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Tercas: Sequestrati dalla Finanza otto milioni di euro

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La magistratura di Roma ha sequestrato 31,6 milioni di euro a tre banche, Banca Italease, Unicredit,  Banca Tercas e la Factorit spa, per l'inchiesta sul crac del gruppo di Raffaele Di Mario. Il sequestro è avvenuto ad opera delle Fiamme Gialle.
Il gip Vilma Passamonti su richiesta dei pm Giuseppe Cascini, Maria Sabina Calabretta e Maria Francesca Loy, sono stati coordinati dal procuratore aggiunto Nello Rossi. I reati attribuiti sono bancarotta preferenziale, bancarotta patrimoniale e omesso versamento dell’Iva. Coinvolti una ventina di dirigenti e funzionari. Maurizio Di Biagio sul suo Blog, Il Senso, scrive " Il meccanismo adottato consisteva nel conferire terreni ed immobili del Gruppo Dimafin in un fondo immobiliare, quindi ad un nuovo soggetto, denominato ”Fondo Diaphora 1” gestito dalla Raetia Sgr, al fine di proseguire la linea di credito che, a fronte dello stato prefallimentare del Gruppo di Di Mario, era interrotta. Tale operazione ha permesso al Gruppo di ottenere nuova liquidita’, finanziata dalle banche alla Raetia Sgr per circa 42 milioni di euro. Tuttavia l’Iva dovuta in seguito alla cessione degli immobili di Dimafin al fondo, invece di arrivare nelle casse dell’erario, e’ stata dirottata (31,6 milioni) verso le banche stesse le quali, grazie a tale espediente, hanno ripianato le precedenti esposizioni debitorie del Gruppo".
Alla Banca Tercas di Teramo sono stati sequestrati circa 8 milioni di euro. Tra gli indagati c'è l'ex direttore generale della Tercas, Antonio Di Matteo, mentre sono cinque gli avvisi di garanzia per bancarotta prefenziale nei confronti di esponenti di Banca Tercas. Sotto indagine in totale nove persone. Compreso l'ex Presidente della Banca Tercas, l' Avv. Nisii.

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Commenti

Come al solito arrivi sempre prima a dare queste notizie che come al solito leggeremo sui quotidini locali tra una settimana.
Complimenti all'ex direttore generale! Che bel lavoretto! Ma Nisii dove lo andò a pescare costui? E' mai possibile che i teramani sono sempre meno preparati dei forestieri?! Ma qualche giovane con nutrito curricula ci sarà pure a Teramo vero? Questi oltre al curricula cosa aveva? Forse le palle squadrate che tiravano dritto al suo tornaconto.
All'anonimo delle 16:04 del 20 giugno 2012: costui nasce professionalmente alla Banca del Fucino, negli anni '80 del 1900 viene assunto dall'allora Banca Popolare Abruzzese e Marchigiana col ruolo di responsabile dell'Ufficio esteri della medesima a Teramo, dopo l'operazione di fusione con la banca Popolare di Pesaro che diede vita alla Banca Popolare dell'Adriatico viene inviato, come tutti i funzionari e dirigenti e parte degli addetti della direzione generale della banca teramana, alla direzione generale della nuova banca a Pesaro (sede legale ed amministrazione restano a Teramo) dove dopo poco tempo passa al ruolo di responsabile del Servizio Finanza della nuova banca, successivamente assume il ruolo di Direttore Generale di Banca Unipol (Unipol Assicurazioni aveva un partecipazione minoritaria originariamente nella banca pesarese mantenuta nella nuova banca e successivamente dismessa con al creazione di Unipol Banca) e lo resta fino a quando abbandona Banca Unipol per Tercas pelo pelo per non essere coinvolto nelle vicende notissime della scalata di Unipol Banca alla Banca Nazionale del Lavoro, vicenda che sappiamo tutti come è finita, molto male per Fiorani e Consorte. Fin qui la sua vita professionale che si dimostra brillante e sicuramente favorita da capacità tecniche di livello. Come ci è finito in Tercas? Questo è un mistero! Come mai Banca Tercas ha abbandonato la valorizzazione del personale interno fino ad allora seguita? Si era forse esaurita la capacità di far crescere professionalmente il proprio personale? I precedenti Direttori Generali, quelli che ho conosciuto: il Dr. Di Mattia, il Dr. Di Sabatino ed il Dr. De Flaviis avevano tutti svolto il loro percorso professionale dal più basso livello gerarchico fino all'apice della direzione generale, oggi questo sembra destinato a non accadere più. Non mi piace la dietrologia ma circolano voci insistenti su presunti rapporti di stretta parentela dell'ormai ex D.G. con un noto, e potente, esponente politico dell'Avezzanese compagno di partito dell'ormai ex presidente della Tercas nella stessa corrente. Sara questa la verità?
i magnifici dieci del consiglio di amm.ne sono indagati, tra l'altro, per il reato di bancarotta preferenziale. e' così ?se è così allora la nostra tercas è fallita. bancarotta non significa fallimento? ma vi rendete conto che hanno combinato questi dieci galantuomini che seguitano a passeggiare placidi e sorridenti come se nulla fosse accaduto. meditate gente meditate. Luigi LUSI per la depredazione della CASSA della margherita (€25 milioni) è finito in carcere. La nostra CASSA di risparmio è stata svuotata di €400 milioni, o no? Direttore Falcone mi piacerebbe conoscere il suo autorevole commento.
Pedro, guarda che la bancarotta non è quella della Tercas, caso mai gli amministratori Tercas (ormai ex) hanno collaborato col D.G. (anche lui ex) al reato di bancarotta preferenziale di alcune società di Di Mario sottraendo mezzi finanziari ai creditori di queste ultime per ripianare le esposizioni di Di Mario verso Tercas, non è stato l'unico sequestro in totale sono stati sequestrati 42 milioni di euro anche a Banca Italease, Unicredit, e Factorit spa. Se banca Tercas fosse in stato fallimentare non ci sarebbe un commissario che la gestisce per ovviare e rimediare all'inadeguatezza degli amministratori ci sarebbe un liquidatore.