Mentre il lento cibo, slow food, perdeva un'occasione per il silenzio e una sterile polemica gastronomica, mentre Schillaci e gli altri ristoratori teramani, giravano l'ultimo aneto della Virtù, mentre le anziane casalinghe riempivano i pentoloni dei vicini, mentre le nuore dalle chiome pettinate e gonfiate, giocavano a specchiarsi nelle vetrine chiuse, gli aprutini correvano per le strade bucate della Teramo centro.
La coppia Almonti & D'Ignazio... di fatto è stata eletta reginetta della maratonina.
Paranormali. Durante il tragitto dei 5 chilometri, Almonti ha sorpassato tre volte l'Assessore al sociale del comune di Teramo.
Un fenomeno di taglio alla bilancia, spending rewiew da vice sindaco.
La realtà?
Le conoscenze del buon D'Ignazio dei vicoli all'ombra e l'aver evitato la salita dei Cappuccini.
Una preghiera sarebbe stata gradita.
Intimità.
Frate scalzo.
Resta di stucco e un Giorgiotrucco.
Il sociale ha il fiato corto.
Il no alla mafia scritto di corsa su delle meravigliose magliette, ci ricorda di un mondo che non è lontano, basta guardare verso l'Aquila e quelle imprese da finto cemento.
Il resto è un sorriso, amicizia, semplicità e in fondo...corri che ti passa.
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