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Giulianova: Mimì, politicamente morto, "scaricato" da Mastromauro e dal PD che gli preferiscono Arboretti

4 minuti

Come il Cavaliere, anche Mimì Di Carlo, per gli amici “Micaiò”, si appresta a varcare la porta di uscita. Protagonista di incredibili trasformismi e di giravolte spaziali, come e più di Goldrake, abbandonato praticamente da tutti coloro che lo avevano seguito nell’ultima campagna elettorale nella lista “PDL 2 La Vendetta”; assieme a Cameli Giancarlo, suo sindaco ai tempi del fu centrodestra; fedele stampella della traballante Giunta dei Talenti, Mimì Di Carlo è stato scaricato dal suo nemico-amico di sempre, Francesco Mastromauro, apostrofato dallo stesso Di Carlo con “ … parole poco consoni ad un dibattito politico”:
http://www.giulianova.it/ita/news/cronaca-locale/archiviato-caso-carlo-mastromauro.html

La narrazione dei fatti. Con atto n. 155 dell’8 agosto 2013, la Giunta Comunale delibera di non autorizzare lo svolgimento del mercato rionale nel giorno festivo di giovedì 15 agosto (giovedì) sul lungomare Zara. Dunque, lo spazio antistante l’Hotel Europa NON verrà occupato da bancarelle.

Si legge, in delibera, che “ … la zona ove si svolge normalmente il mercato, Lungomare Zara, si trova la centro del comune di Giulianova ed è interessata dalla presenza di numerosi parcheggi utili e necessari per l'accoglimento dei turisti”.

Il giorno seguente, 9 agosto, si tiene la seduta di consiglio comunale dedicata al fallimento di Sogesa. In una delle sue consuete “filippiche”, Arboretti risparmia l’amico ed ex collega di partito, Loris Vanni, figura di collegamento tra Il Cittadino Governante e quella parte del PD che fa capo al Capogruppo in Consiglio Comunale, Andrenacci. Loris Vanni viene “legittimamente impedito” altrove e la faccia è salva.

Nella stessa seduta Arboretti punta il dito contro certe irregolarità urbanistiche: una interessa il solito Hotel Europa, della famiglia Di Carlo. Tra i due non è mai corso buon sangue. Arboretti non è Mastromauro, almeno a giudicare dagli addominali.

Finita la seduta di Consiglio, la Giunta si riunisce, inaspettatamente, alle ore 23 per deliberare in senso contrario a quanto già deciso il giorno prima ed approva all’unanimità dei presenti l’atto n. 157 del 9 agosto 2013.
In politica le coincidenze non esistono.
Nella nuova delibera, il rovesciamento di fronte viene ovviamente motivato in altro modo.

Riassumendo: Arboretti risparmia Vanni (legittimamente impedito altrove) nella seduta di Consiglio dedicata a Sogesa Cirsu; attacca Mimì Di Carlo per la questione Hotel Europa ma tace sull’assoluzione degli ex vertici Sogesa-Cirsu (processo ad Atri) e sulla vicenda Gualandi, facendo così cosa grata a parte del PD; tace sulle cartelle pazze TARSU 2001, di competenza Vanni; tace sul progetto, approvato da poco in Giunta, riguardante la costruzione di un edificio alto quasi 16 metri e dai confini "debordanti" che verrà realizzato laddove c'era un tempo la scuola Acquaviva, svenduta per poco più di 2 milioni di euro nell'era del duo Ruffini-Olivieri (nessun problema: tanto, se non lo farà lui, ci torneremo presto noi sopra con apposita "dedica" al Lider Maximo di Giulianova).

Subito dopo il Consiglio Comunale di giorno 9 agosto, alle ore 23, la Giunta cambia rotta sull’ubicazione del mercato rionale su Lungomare Zara e “scarica” Di Carlo.

Cos’è accaduto? Che, dovendo scegliere chi tra i due “buttare giù dalla torre”, il PD e Mastromauro hanno scelto di non belligerare con Arboretti. Ora che la consiliatura volge al termine e che, in vista delle elezioni regionali di fine maggio 2014, conteranno soprattutto i “numeri”, quei numeri che Mimì non ha, il PD ed il Sindaco strizzano l’occhiolino a chi ne ha di più. E’ la dura legge dei “numeri”, appunto.

I tempi supplementari di Di Carlo sono finiti; siamo ben oltre i minuti di recupero. Si instaurano nuovi equilibri e nuovi patti di desistenza. La politica è fatta così e Micaiò, che a 75 anni ricorda forse la politica di altri tempi, non lo ha ben compreso. Bisognerà che qualcuno glielo spieghi per benino: è politicamente morto.

Addio Mimì, i tuoi sonnellini e le tue battute in giuliese verace ci mancheranno tanto tanto tanto.
Piuttosto, rendi tutto meno penoso ed abbandona tua sponte le luci della ribalta.

p.s. Caro Mimì, “tua sponte” è parente di quel “melius re perpensa” che Sisino ha scritto nella delibera n. 157.
Se non ti fidi, chiedi a lui per conferma.


La Redazione de I Due Punti
 
 

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Commenti

Fantastico!!
Ancora contro chi fa vera opposizione ...

Plauso, plauso, plauso, e ancora plauso, redazione cara

Di Carlo, Cameli, Di Giacinto, Mastromauro, Arboretti, Francioni, Rota, è inutile che fate finta di litigare: siete tutti uguali. Siete sempre gli stessi: la solita vecchia politica. Andatevene a casa.
ho riletto il vostro articolo, ironico, tagliente, puntuale e .. fantastico, appunto! Spero solo giunga a destinazione, semmai fateglielo leggere o pervenire in qualche modo. Una noticina a margine: osservo che da Teramo si goda di migliore veduta per capire e sintetizzare la situazione di Giulianova. Un sommesso invito, pertanto, a continuare così e ai miei concittadini, di leggere e informarsi altrove, non sulla stampa locale; non dico prezzolata ma sicuramente offuscata da interessi o appiattita su routinarie e superficiali analisi politiche. Micaiò hai fatto il tuo tempo; lontani sono gli anni della verve e del piglio deciso, anche se sperimentato in piccole cose; non hai più nulla da dire, lasciaci solo il ricordo di anni scanditi da battute sarcastiche, boutade e qualche piccola ma significativa iniziativa. Questo verrei raccontare ai nipoti. Come fai ancora a sedere con Cameli, Mastromauro & compagnia bella, suvvia, un pò di pudore, non è da te!!