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La fine del Basket teramano

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il basket a Teramo non finirà mai. La palla a spicchi è come le virtù di Schillaci, fatta di raccolta, di storia, di orti e campetti, di materie prima e umane, di racconti e di giovani, di passione e tradizione. Non si può estirpare ciò che è infestante, ciò che cresce all'angolo di una strada, che supera l'asfalto del nuovo o di una ciclica crisi economica. Schillaci è rimasto bambino con le mani nella marmellata, nelle essenze della vita. Ha i mille odori dello "Zinnale" di una nonna che cucina, di quella massaia che diventa fuoco, acqua e farina. Marcello conserva il segreto della strada. Umori. Il basket a Teramo è finito, lo sapete il motivo? Carlo Antonetti ha spiegato della necessità di un milione e trecentomila euro; del bisogno immediato di uno sponsor generoso e con un progetto a lungo termine: di una Banca Tercas perchè no, come la Montepaschi di Siena; ha narrato di un miracolo durato undici anni; ha stretto il pugno per una fede incrollabile; la tenacia e la convinzione per una salvezza che arriverà con sofferenza ma arriverà...questione di sentimento. Il Teramo Basket sta finendo perchè il basket a Teramo non esiste. Non esiste la cultura della città sportiva orientata verso i giovani. Quando una città non ha spazi per i propri ragazzi è una città morta, senza speranza. Caro Antonetti, Caro Sindaco Brucchi, Caro Ass. Campana, siamo tornati dopo venti giorni dall'articolo sulle vergogne teramane a fare un giro nei playground teramani. Due nella zona della Gammarana. Uno all'interno esterno della scuola D'Alessandro e uno nella struttura comunale dell'Acquaviva. Ci hanno accompagnato i ragazzi di strada. Quelli che eravamo noi. Quelli che stanno crescendo senza nulla in una società che ha tutto. Quelli che come noi facciamo da soli tanto la politica non esiste. Quelli che come noi giocano anche d'inverno e con queste giornate non possono sentire il contatto fisico di una spalla contro una spalla, di una spinta e di una gomitata, del sudore, di una stretta di mano. Due campi. Quattro canestri. Uno solo funzionante. Nessun atto vandalico. Mi fanno vedere le saldature che cedono dopo il terzo tiro da centrocampo, con i canestri che si arrendono alla prima terrena schiacciata. Senza riflessi e senz'anima. Una vergogna. Il basket a Teramo è diventato televisivo, virtuale e si è persa la magia del rumore di una palla che rimbalza e rimbalza e rimbalza...silenzio...la retina che si gonfia...flop...il fallimento della politica.

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Commenti

la parola FINE a Teramo è ricorrente
Il basket è uno sport nato PERDENTE in Italia nonstante la passione di molti perchè non appartiene al nostro immaginario collettivo. certo ci sono le ISOPLE del Basket, ma anche Bologna ha visto finire una sua squadra.!!!!!!!!!!!! La pallacanestro di tutto il mondo insegue scimmiottandolo lo spettacolo dell' N B A, ma appunto quello è spettacolo tessuto secondo un modello tipicamente americano dove non ci sono retrocessioni e dove, quindi, si possono allestire Franchige senza timori per l'immediato inteso come risultato sportivo e con dei meccanismi compensatiri che danno garanzie a tutti di stare sul mercato. Così sono riusciti a vendere un prodotto in tutto il mondo. Ma lo sport è altro. Lo stesso è da noi per il Rugby ( sempre con le isole felici ) idem la pallanuoto, il Volley, ecc. L'unico sport che si sottrae completamente a qs. logica è il ciclismo perchè ha un fascino ineguagliabile per l'essere umano osservare un suo simile che fatica sul serio ( ma qui ci sta pensando il doping sistematico anche a livello giovanile a sfasciare tutto ). Se il basket è perdente in Italia figuriamoci a teramo dove non siamo riusciti mai avincere nulla a livello nazionale se non nel TORBALL. L'unica possibilità per una realtà come la nostra è concentrare gli sforzi su una disciplina e puntarci forte facendone un fatto identificativo per la città. Ma se non ci siamo riusciti nella Pallamano figuriamoci nel Basket.!!!!!!!!!!!
Gentile sig.Falconi mi permetto di commentare con due semplici parole il suo articolo: OGNI CICLO HA UN SUO INIZIO E UNA SUA FINE.Il basket ha vissuto momenti gloriosi e x carita' pur nn essendo assolutamente appassionato di questo sport e nn avendo neanche mai assistito ad una partita del Teramo Basket comunque hanno portato in alto in tutta Italia il nome della nostra citta'(PERO' C'E' UN PERO',MENTRE LA NOSTRA GLORIOSA TERAMO CALCIO SCOMPARIVA ED ERANO SE NN RICORDO MALE GLI ULTIMI GIORNI DI GIUGNO O I PRIMI DI LUGLIO CERTI SIGNORI DI QUESTO SPORT(IL BASKET OVVIAMENTE), TERAMANI E FACENTI PARTE DI QUESTA SOCIETA' E ANCHE SEMPLICI SPORTIVI TERAMANI X CUI IL FALLIMENTO DELLA TERAMO CALCIO RAPPRESENTAVA UNA LIBERAZIONE BE' BRINDAVANO A MOET ET CHANDON PRESSO LA SEDE SOCIALE DELLA TERAMO BASKET.MEDITIAMO BENE ALLORA PRIMA DI PARLARE E DI PIAGNUCOLARE ADESSO.Io nn brinderei mai x una disgrazia sportiva di una societa' della mia citta' CERTA GENTE VILE IN QUESTO CASO MI PASSI IL TERMINE, E C'E' CHI NE SA MOLTO PIU' DI ME,BE' IN QUELLA TORRIDA ESTATE DEL 2008 LO FECE.IL BUON NISII CHE PASSO' DA UNA SPONDA AD UNALTRA DOPO UN QUARANTENNIO VISSUTO SUGLI SPALTI DEL COMUNALE,ANCHE LUI LASCIANDO CROLLARE LA BARACCA CALCISTICA COME NULLA FOSSE....X ME UN UNICO E SOLO AMORE SEMPRE FORZA MAGICO TERAMO 1913

Bravo Rosario, mediatiamo su questo! Ora però mi viene da chiedere. E tutti i soldi incassati per Poeta, Amoroso, Tucker, Wheeler, Moss e tanti altri: che fine hanno fatto? ! VI PREGO: DIGNITA'!

Sono d'accordo con Luca. Mi sembra indecoroso chiedere il sostegno delle istituzioni pubbliche quando la Regione è in ginocchio per il terremoto, le alluvioni, la sanità, la disoccupazione e l'istruzione. La Teramo Basket sta fagocitando tutti gli sport minori. Le società dilettantistiche (senza fine di lucro) oltre a non avere più contributi dagli enti pubblici e privati devono pagare 18 euro l'ora al Comune per avere una palestra spesso priva di attrezzature e che in caso di pioggia si trasforma in una piscina. I campetti di basket all'aperto sono in stato di abbandono ed i pochi agibili lo sono grazie all'interesse di pochi volenterosi. Il Teramo Basket è una srl, cioè una società di capitali. In caso si perdita si rischia solo il capitale sociale versato senza rischi per il patrimonio personale dei soci. Non vorrei sembrare sarcastico ma la vicenda mi ricorda quella della più importante casa automobilistica italiana nella quale quando vi sono utili ci guadagnano Agnelli e soci e quando si perde, perde la Fiat. Meditate gente...meditate.......
Sentire ieri sera Antonetti in tv che faceva l'elemosina mi ha quasi commosso.... Così come in passato mi sono commosso per il calcio (tra un pò arriverà anche il piagnisteo di campitelli)... Ma quando la faranno finita questi signori? Ci vuole proprio un bel coraggio! Se non si può fare il basket (o calcio che sia) a certi livelli perchè costa troppo o perchè forse non sono capaci di gestire una società sportiva non vedo perchè bisogna lanciare velate accuse contro le istituzioni pubbliche locali per cercare di spillare qualcosa... Anche a me piacerebbe avere una fuori serie in garage e invece mi devo accontentare della mia utilitaria. Ma mica vado a piangere da brucchi o da chiodi per farmela comprare?
In merito alla conferenza stampa del Presidente della Teramo Basket, Avv. Carlo Antonetti, ed ai successivi commenti giornalistici, la Banca Tercas ritiene utile e doveroso porre alcune precisazioni in ordine ad aspetti assolutamente importanti che, nell’enfasi del momento, si tende a dimenticare. La Banca Tercas, ancor prima di diventare il primo sponsor, ha negli anni offerto alla Società un aiuto assai rilevante nella convinzione che una grande realtà sportiva e sociale dovesse seguitare a svolgere la propria attività. Tale aiuto, sia pure nell’ambito di un’importante azione di marketing delineata anche nell’interesse della Banca, è diventato di assoluta importanza economica con l’assunzione del ruolo di primo sponsor. L’azione della Tercas, inoltre, è stata tesa a coinvolgere soggetti che istituzionalmente hanno rapporti con la stessa Banca e che potevano apprezzarne anch’essi un ritorno di immagine. Il Presidente Antonetti ha dato atto del fondamentale apporto dello sponsor, lamentando che istituzioni pubbliche, per ragioni legate anche alle situazioni economiche delle stesse, hanno fatto venire meno flussi finanziari assolutamente significativi. La Banca Tercas deve necessariamente tenere distinto il proprio ruolo di sponsor rispetto a fatti gestionali della società ai quali era ed è assolutamente estranea e tale intende rimanere anche perché tecnicamente non è possibile fare altrimenti. Come Società per azioni la Banca risponde della sua attività ai soci e deve rispettare le regole che disciplinano il settore nel quale opera. Si auspica che le iniziative degli Enti pubblici tese a creare una nuova situazione possano avere successo. E’ impossibile, però che la Banca si ingerisca nella gestione della Società o si faccia carico di oneri impropri estranei alla sua attività di impresa. Qualunque altro ruolo che dovesse essere individuato nell’ambito di un concreto progetto sarà valutato dall’Istituto con la massima attenzione. BANCA TERCAS