L'aveva detto Manola Di Pasquale.
L'aveva detto Giovanni Cavallari.
L'aveva detto Gianguido D'Alberto.
L'aveva negato Maurizio Brucchi.
La situazione di oggi è clamorosa.
Sette milioni di euro che il comune di Teramo dovrebbe restituire ai cittadini.
La sentenza del Giudice di Pace è stata perentoria.
Il comune di Teramo dovrà rimborsare il 10% versato dai contribuenti sulla Tia.
Basta un semplice ricorso.
Le associazioni di consumatori sono pronte a sostenere gratuitamente lo sforzo organizzativo.
Che accadrà?
Rischio default visto che il Comune di Teramo ha versato quella cifra nelle casse dello Stato.
Pronto l'appello dell'avvocatura che spenderà i nostri soldi per cercare di non restituire i nostri soldi.
Nel frattempo la neo Segretaria Comunale, la d.ssa Patrizia Scaramazza è stata rinviata a giudizio per abuso di ufficio nell'inchiesta per le autorizzazioni di un centro commerciale nel suo precedente incarico marchigiano.
Si legge " ... il giudice Marcello Caporale ha disposto il rinvio a giudizio per abuso in atti d'ufficio di due dipendenti comunali di Sant'Elpidio a Mare, il tecnico Massimo Granatelli e l'ex segretario comunale Patrizia Scaramazza, e fissato l'avvio del processo all'8 aprile 2015, una data sulla quale incombe la prescrizione del reato visto che il permesso a costruire per Il Castagno era stato rilasciato nel 2007.
Dopo la sentenza della Cassazione con ricorso dell'ex procuratore capo, Andrea Vardaro, il giudice ha ritenuto di accogliere la richiesta di rinvio a giudizio per entrambi i dipendenti comunali, difesi dall'avvocato Massimo Ortenzi.
La querelle giudiziaria era iniziata poco dopo la serie di ricorsi che il Gruppo Tod's (oggi rappresentato dall'avvocato Francesco De Minicis) aveva presentato davanti al Tar per chiedere l'annullamento di tutti gli atti relativi alla costruzione del Castagno.
Brucchi ha scelto il migliore tra i curriculum.
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