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Provincia di Teramo: lo scandalo delle indennità

5 minuti

Che la vergogna e il disdoro scendano politicamente su di loro.
Ricordate a memoria questi 12 nomi:

1) Valter Catarra;
2) Mauro Martino;
3) Claudio Posabella;
4) Nicola Di Marco;
5) Emidio Di Matteo;
6) Luca Corona;
7) Rita Ettorre;
8) Massimo Vagnoni;
9) Adriano Di Battista;
10) Enrico Mazzarelli;
11) Diego Di Bonaventura;
12) Raimondo Micheli.

Cosa hanno fatto? Si sono coperti politicamente di ignominia per aver respinto l’unica possibilità di dimostrare le loro buone intenzioni con riferimento all’ipotesi di tagliare i costi della politica (cioè i propri emolumenti).

Il 31 dicembre scorso la minoranza consiliare della Provincia decise meritoriamente di presentare un ordine del giorno avente lo scopo di:
- ridurre le indennità di funzione spettanti ai componenti della Giunta provinciale;
- azzerare le indennità di presenza spettanti ai Consiglieri provinciali;
- azzerare i fondi assegnati ai Gruppi consiliari per lo svolgimento delle loro attività.
Tale proposta veniva motivata come “eticamente doverosa” e capace di “dare un segnale forte e straordinario sul versante dei costi della politica e del funzionamento degli organi istituzionali”.
In maniera squallidamente dilatoria tale OdG venne rinviato per un paio di sedute, per essere finalmente discusso nella seduta consiliare del 28 febbraio scorso, quando i risultati delle elezioni politiche nazionali erano caldi caldi.
Perfino il più azzimato bookmaker avrebbe scommesso nell’approvazione dell’OdG, dopo aver assistito allo tsunami del Movimento 5 Stelle.
Ma il Consiglio provinciale di Teramo si è distinto ancora una volta (ricordate lo slogan di Paolo Tancredi alle elezioni? “L’Abruzzo si distingue”) per menefreghismo e tornaconto economico-personale.

I 12 eroi sopra elencati hanno avuto la faccia tosta di votare contro l’azzeramento dei propri gettoni di presenza e contro la riduzione delle indennità dei componenti della Giunta provinciale, dando prova palese dello scopo per il quale sono seduti su una poltrona.

Ma il marchio di infamia politica, a meno di giustificazioni più che motivate, andrà esteso pure ai consiglieri strategicamente assenti, i quali hanno forse presentito che non ce l’avrebbero fatta a votare contro i propri soldi: Robert Verrocchio; Ernino D’Agostino; Enzo Frattari e Rosanna Di Liberatore. Tutti rigorosamente del PD, il primo addirittura segretario provinciale del partito (il buon esempio viene sempre dall’alto).

Il disdoro politico deve maggiormente coprire altri 4 consiglieri, fors’anch’essi timorosi di essere annoverati fra coloro che hanno votato per salvare i propri soldi, per cui sono sveltamente usciti dall’aula durante la discussione dell’OdG (si suppone al fine di risultare assenti all’atto della votazione): Flaviano Montebello (Capogruppo del PDL); Carlo Di Cesare; Mauro Sacco e Pierangelo Pulcini.

Menzione speciale merita il consigliere provinciale del fu UDC, Aurelio Tracanna, il quale – come insegnava il suo partito venuto improvvisamente a mancare ai suoi iscritti ed affezionati – si è prudentemente collocato al centro astenendosi formalmente dalla votazione, in maniera tale da far comprendere a tutti che fra il tagliarsi i soldi e il continuare a percepirli l’UDC è sempre a favore di una linea moderata, cioè conservatrice oppure ininfluente. Esattamente quello che Casini ha sempre predicato, fino a quando i cittadini non hanno certificato l’inutilità dell’UDC nella politica nazionale.

Per finire, si segnalano al pubblico apprezzamento gli unici 4 consiglieri che hanno votato a favore dei tagli, iniziando a predicare la quaresima per se stessi prima che per gli altri: Renzo Di Sabatino; Giuseppe Di Febo; Ugo Nori e Giuseppe Zunica.

A loro un grazie da parte della cittadinanza e della Redazione de “I Due Punti”.

Ma date le circostanze, l’operazione merita una conclusione con smacco per i più attaccati ai soldi. I 4 consiglieri di buona volontà da ultimo citati farebbero un bel gesto se rinunciassero formalmente ai propri gettoni di presenza devolvendoli ad un fondo con il quale pagare – a titolo di esempio – le bollette alle famiglie in difficoltà, se non in condizione di indigenza (prima fra queste la famiglia della signora invalida, disoccupata, con due figli e anche il marito senza lavoro, che ha dichiarato di voler andare in Romania a vendersi un rene).
Sarebbe economicamente un piccolo gesto per 4 amministratori di provincia, ma di fatto un grande gesto per l’alto livello etico e lo scorno inflitto agli altri 21 consiglieri (oltre agli 8 membri della Giunta) abbarbicati alla miseria morale dei loro emolumenti (pochi o tanti che siano).

La Redazione de “I Due Punti”














 

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Commenti

A questi si dovrebbe dare il pane al contrario...

Non credo che sia il gettone di presenza a risollevare le sorti della provincia, c'è gente lì che è in aspettativa dal lavoro,magari quel gettone davvero gli serve. Gli sprechi sono ben altri,vogliamo parlare degli stipendi dei super dirigenti che non servono a niente? Il populismo grillino va di moda, questo blog è superiore...

Abolizione della provincia. Ora. Subito.
Mi pongo una questione però: se la politica la si intedesse con la P maiuscola, probabilmente ad una/un consigliere provinciale non rimarrebbe molto tempo per svolgere un lavoro diverso da quello di consigliere stesso. Pertanto, se si azzerassero gli emolumenti alle/ai componenti il consiglio provinciale, inevitabilmente verrebbe meno la possibilità di essere eletti e "lavorare" per quella carica a tutte/i coloro non hanno entrate diverse o ricchezze già accumulate. La retribuzione per chi ricopre incarichi politici per me, continua ad essere un alto principio democratico. Che poi di questo principio si sia spesso fatto un abuso è fuori discussione, ma cancellare completamente gli emolumenti alle elette ed agli elette, nel tempo, rischia di produrre più danni che benefici.
Un po' di chiarezza... 1) molti di questi "signori" hanno anche un altro lavoro (vero), quindi potrebbero rinunciare tranquillamente a questo denaro che non guadagnano dignitosamente visto il disastro che hanno fatto in Provincia 2) Catarra dimettendosi, come dovrebbe fare, avrebbe ancora un lavoro essendo sindaco di Notaresco, ma dovendosi dimettere anche lì (secondo me e non solo), avrebbe ancora un altro lavoro: potrebbe tornare a fare il bidello, visto che la Provincia (noi) continua a pagargli per quest'ultimo lavoro contributi e quant'altro... Anche se io i miei figli non li manderei volentieri nella scuola dove lui è assegnato! 3) la maggior parte dei 110 mandati a casa senza nemmeno volergli far prendere la cassa integrazione, non hanno tutti i lavori che ha a disposizione il nostro (P)residente... anzi molti di loro avevano solo questo introito per mantenere la famiglia e ora non sanno come vivere 4) gli emolumenti che percepiscono questi amministratori vengono erogati regolarmente? se sì, perchè diversi stipendi (oltre ai TFR) di più della metà dei disoccupati della Teramo Lavoro S.r.l. ad oggi ancora non sono ancora stati percepiti? perchè per voi ci sono e per precari mandati a casa dalla Provincia non ci sono? 5) perchè voi prendete anche i rimborsi per le spese di viaggio per svolgere il vostro "lavoro provinciale" e chi è stato mandato a casa da voi, non solo ha speso denaro per venire a lavorare ma poi ancora non viene pagato almeno per il lavoro svolto? 6) perchè i disoccupati della Teramo Lavoro di cui il (P)residente CATARRA è rappresentante devono rivolgersi agli avvocati per fare le ingiunzioni per gli stipendi non pagati, spendendo denaro che non hanno? 7) perchè far fare le ingiunzioni ai lavoratori il cui costo poi verrà posto dal giudice a carico della Provincia (quindi della collettività) con uno sperpero di denaro pubblico? 8) perchè non rinunciate ai vostri compensi devovendoli ai disoccupati che non solo sono stati mandati a casa ma che ancora non sono stati pagati? 9) PERCHE' NON VI VERGOGNATE E ANDATE A LAVORARE VERAMENTE?
Spett.le Redazione, l'odg a mia firma era stato presentato prima delle elezioni e poi rinviato a data successiva, perché ero stato "accusato" di averlo proposto a fini di propaganda elettorale, essendo candidato alle elezioni politiche. Ripeto qui, sommariamente quanto esposto in consiglio provinciale a sostegno dell'ordine del giorno. 1. Le indennità che percepiscono Presidente e assessori provinciali (credo rispettivamente circa €. 3.000,00 e €. 2.000,00) per la funzione non sono spropositati ma giusti, mentre i gettoni di presenza ai consiglieri (€. 90,00 circa) davvero esigui; aggiungo che sul punto la Provincia di Teramo è la più virtuosa delle 4. 2. La mia proposta non era nè elettorale nè demagogiga (tant'è che ho evitato di parlarne in campagna elettorale) ma siccome il bilancio 2013 - per quanto ripetutamente e pubblicamente detto dalla maggioranza - sarà di gravi tagli e sacrifici (si pensi alla cultura, al sociale, alla scuola, alle manutenzioni, ai precari) era necessario tagliare anche gli emolumenti per dare l'esempio e per far accettare a tutti i suddetti tagli. 3. La riduzione e/o l'eliminazione degli emolumenti a mio avviso era ancor più necessaria per la negativa percezione circa l'inutilità dell'ente da parte dell'opinione pubblica. 4. Nel corso della discussione ho anche pubblicamente detto che se la maggioranza non avesse accolto l'odg (come non ha poi accolto) non avrei autonomamente rinunciato ai gettoni (davvero modesti) perchè questo sì avrebbe comportato un astrumentalizzazione a mio vantaggio della proposta, mentre al sottoscritto non interessava farsi "bello" agli occhi dell'opinione pubblica a danno degli altri amministratori provinciali, bensì restituire un po' di prestigio e credito alla fin troppo bistrattata Provincia. 5. Non avrei personalmente alcuna difficoltà, dunque, ad accogliere la proposta della Redazione di rinunciare ai gettoni; da Sindaco ho prima tagliato per due volte la mia indennità portandola ad €. 1.000,00 mensili senza alcun rimborso, e quindi nell'ultimo anno e mezzo l'ho tolta del tutto, mentre l'anno scorso il mio gruppo provinciale ha devoluto le somme assegnate ad una associazione benefica. Non lo faccio perché fino a che sono un rappresentante dell'Istituzione è l'Istituzione che deve dare l'esempio, se lo fa il singolo diventa un uso strumentale di natura personale e politica di parte. 6. Raccolgo tuttavia l'invito della Redazione e senza rinunciare ai gettoni, assicuro che quanto percepirò avrà una privata destinazione benefica. Renzo Di Sabatino
Infatti, nulla di nuovo. Ancora una volta, fatte le pochissime ma significative distinzioni, vale l'equazione pdl=pdmenoelle. Tutto qui.
Ma si, continuate pure a ragionare di pancia anziché di cervello: perchè il problema ora sono i gettoni di presenza dei democraticamente eletti e non quelli dell'elefantiaco apparato burocratico che non produce nulla se non il suo autosostentamento??? Azzeriamo pure tutto, gettoni di presenza, ogni forma di rimborso spese, così la politica rimarrà finalmente ed esclusivamente appannaggio di ricchi, affermati professionisti e figli di papà!!! e l'ascensore sociale potrà andare solo a -1 e la decrescita felice, con gaudio comune...Anzi già che ci siamo azzeriamo pure la democrazia, la dittatura costa sicuramente meno! Fa davvero rabbrividire la mentalità che si sta insinuando in questo Paese.

Gentile Di Sabatino, i lavoratori della Teramo Lavoro S.r.l. della Provincia di Teramo non vogliono la beneficienza: VOGLIONO QUANTO DOVUTO LORO. Le faccio uno schemino: Presidente € 3.000 Assessori € 2.000 Consiglieri gettone presenza € 90,00 Disoccupati Teramo Lavoro € 0,00 Diversi stipendi + TFR di decine di disoccupati Teramo Lavoro € 0,00 SONO BASSI I VOSTRI COMPENSI? E SECONDO LEI COSA C'E' DI MENO DI ZERO? P.S.: se lo stipendio del Presidente è basso, tornasse a fare il suo lavoro... lui ha il posto fisso, i precari no e i disoccupati non hanno nemmeno più la precarietà... si può mangiare pane e olio, ma il pane costa € 2,60 e non ZERO

I bei tempi per certa gentaccia stanno per finire, tra breve dovranno rendere conto al popolo e giustificare le pance sempre riepite con il frutto del lavoro e dei sacrifici della gente che a differenza dei parassiti vive tutta la crisi (causata sempre dagli stessi parassiti). Il MoVimento li spazzerà via il marciume per sempre
Purtroppo solo i DUE PUNTI scrive, mentre queste notizie avrebbero dovuto far parte della recentemente passata campagna elettorale. E' uno schifo vero e proprio ed ancora più schifoso è l'attacamento (masochistico) dei teramani per il centrodestra
Quando capiremo che vanno mandati a casa insieme all'apparato burocratico? In quanti all'interno degli enti piangono miseria ma poi si vengono a scoprire doppi incarichi, gettoni di presenza, commissioni...?
@ Vera Concordo con Lei, ma da una parte bisognerà pur cominciare. Da dove proviene l'elefantiaco apparato burocratico? Chi ha consentito che si autosostentasse? Chi ha consentito che non producesse? Tolta la copertura e fissati i paletti, scommettiamo che la burocrazia non sarà più elefantiaca ed improduttiva? Forse quel giorno ai burocrati converrà più non esser tali. Quando arriverà "quel giorno"? Dipende da Lei, da me, da chi ci legge, da noi tutti cittadini.
Solo per precisare che la mia assenza nella seduta consiliare è dovuta ad impegni di lavoro e che l'Odg presentato dal Capogruppo, e condiviso dall'intero gruppo, è stato da me materialmente redatto.
Sarei curioso di sapere il lavoro di tutti i componenti e giunta pronvinciale, il loro reddito passato e presente, poi giusto per sapere cosa fanno i famigliari, parenti ed affini... Grazie
Dopo la precisazione di D'Agostino mi sento di dirgli che e' una persona squisita e soprattutto onesta dalla quale mi farei rappresentare ad occhi chiusi al senato. Rileggo invece la dichiarazione di Di Sabatino che rivendica un'esclusiva NON vera e non ha interesse a farsi bello....(sic!!!!) e una risatina mi scappa. Se questo e' il nuovo?
Mi piacerebbe sapere: 1) se è stato nominato l'amministratore di teramolavoro; 2) l'esito della selezione degli esperti svoltasi lo scorso 13 marzo. Sul sito della provincia tutto tace e l'albo pretorio - putacaso - non funziona. grazie
Ernino, proprio perché hai un altro lavoro era necessario che tu fossi presente per la votazione! Anche perché quando si tratta di sistemare chi sta già molto bene sei molto presente... Invece di stabilizzare i precari, durante la tua amministrazione, tu sei sbrigato di stabilizzare i dirigenti prima delle elezioni: vuoi mettere aiutare meno di una decina di funzionari e responsabili con posto fisso, piuttosto che decine di precari che con la nuova amministrazione sono stati massacrati e ora stanno in mezzo ad una strada senza nemmeno gli ammortizzatori sociali che spettano ad altri lavoratori! Il costo di quei dirigenti quanti precari avrebbe salvato? Lo sai quanti disoccupati oggi non sanno come fare la spesa, mentre i dirigenti non sanno come spendere i soldi: è difficile scegliere case al mare, scarpe da centinaia di euro, vestiti firmati e viaggi extracontinentali!!! Non ti senti un po' in colpa? Ancora parli?
Alekhine, mi fa piacere che Lei si diverta con così poco. Se legge bene, io non ho redatto, ma ho presentato l'odg dopo averlo firmato in qualità di capogruppo ed illustrato in consiglio provinciale. Anzi, ora che ricordo, la bozza redatta da Ernino fu da me considerata troppo perentoria (si proponeva il taglio per Presidente e Giunta del 50%). La modificai d'intesa con Ernino, togliendo ogni riferimento alla percentuale dell'indennità da ridurre, con l'auspicio che si potesse aprire un confronto con la maggioranza. Concordo con Lei, anche io mi farei rappresentare da Ernino in Senato; per il momento ci teniamo Razzi, di certo non grazie a me
Caro Di Sabatino la politica ci ha prosciugato le lacrime, percio mi e' scappatina la risatina e me ne scuso sinceramente se l'ha turbata. Riscriva il suo comunicato togliendo A MIA FIRMA ed assumera un altro valore. Non capisco la sua necessita della sottolineatura, peraltro a quanto pare non vera, perche l odg era firmato anche dagli altri gruppi. Gratuita, ma anche grave perche infondata. Se riesce a spiegarlo perche non ci arrivo. Senza ironia. PS. preferisco lei a Razzi. PS2. complimenti al redattore per l'articolo
La mia era una semplice precisazione, ma come sempre c'è un GRANDE POPULISTA (coperto da anonimato) che pensa di poter sparare l'imbecillità di turno senza alcun confronto sui fatti. Sono pertanto costretto a rubare un po' di spazio. Renzo Di Sabatino ha ben chiarito la nostra posizione sulle indennità e sulla genesi dell'ordine del giorno votato dal Consiglio. L'intento del gruppo del PD non era quello di fare propaganda ma quello di dare un segnale di sensibilità in un momento di drammatica crisi sociale e di sostanziale default nei conti della Provincia, partendo dal dato inconfutabile che le indennità e i gettoni di presenza (grazie anche alla mia "famigerata" Giunta) sono i più bassi d'Italia . Il "populista" dice che dovevo esserci proprio perchè "ho un lavoro" : lo informo che il mio lavoro (mi si costringe a mettere in rete i fatti privati), che consiste nella direzione di importanti organizzazioni quali il Sunia e la Federconsumatori, è attualmente a "rimborso spese" e che da venti mesi non percepisco alcun reddito. Al "populista", infine, voglio ricordare che sulla vicenda dei precari la Giunta da me presieduta aveva avviato il processo di stabilizzazione previsto dalle leggi vigenti, partendo dalla trasformazione dei contratti di co.co.co. in contratti a tempo determinato (40 lavoratori avevano diritto alla stabilizzazione, mentre per gli altri bisognava agire con le proroghe). IL PRIMO ATTO DELLA GIUNTA DI CENTRODESTRA E' STATA LA REVOCA DI QUEI PROVVEDIMENTI E, A SEGUIRE, LA DECISIONE DI "ESTERNALIZZARE" I SERVIZI PER DAR VITA ALLA "STRAORDINARIA AVVENTURA" DI TERAMO LAVORO. La nostra opposizione è stata netta, fino all'esposto alla Procura della Repubblica, e però ci ha visti e ci vedrà sempre responsabili sul tema del destino delle lavoratrici e dei lavoratori e della gestione dei servizi. IL "POPULISTA" QUESTE COSE LE SA O NO ? Si vada a leggere gli atti. Infine : ha scritto "ANCORA PARLI ?". SIA CHIARO : IO IL MIO DIRITTO DI PAROLA NON ME LO FACCIO TOGLIERE DA NESSUNO, tanto meno da un "fascistello del web" (non mi riferisco all'orientamento politico ma ad un atteggiamento e ad un linguaggio ormai insopportabili !).
Belle comiche. Non cambierete mai :)
SIAMO TUTTI PADRI DI FAMMIGLIA ! ! ! ! è mai possibile rinunciare all'INDENNITA' ? senza l'INDENNITA' come si fa a mandare avanti il lavoro nel pubblico servizio molto impegnativo e con enormi responsabilità !,,,lor signori forse non ricordano che la benemerita lex n.214 del 2011 ha svuotato la p0rovincia delle proprie funzioni e reciso il legame tra il loro organo politico e il corpo elettorale. di fatto la provincia di teramo è stata abolita ,si a b o l i t a . il beau gest, che vi fa onore, è solo uno: DIMISSIONI. dimissione per tutti, ma proprio tutti, con onore e senza sfruttare la situazione ,usque ad sanguimem. SIAMO TUTTI PADRI DI FAMIGLIA, ma con la bombetta in testa!.....allons enfants.
Perché non si riesce ad abolire le province? Togliamogli le poltrone da sotto il culo!