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Giulianova: Sono abusivi i tabelloni luminosi?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Art 23 del codice della strada.
"Lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti della pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l'efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l'attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione; in ogni caso, detti impianti non devono costituire ostacolo o, comunque, impedimento alla circolazione delle persone invalide. Sono, altresì, vietati i cartelli e gli altri mezzi pubblicitari rifrangenti, nonchè le sorgenti e le pubblicità luminose che possono produrre abbagliamento. Sulle isole di traffico delle intersezioni canalizzate è vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica".
A Teramo la battaglia è stata condotta in un recente passato dal presidente di Vivicittà, Marcello Olivieri, mentre a Giulianova insiste in prossimità del passaggio a livello, alla fine della statale, un tabellone pubblicitario luminoso.
Che ci rispondono gli illuminati amministratori di Giulianova?

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Non mi sembra che a Teramo gli illuminati amministratori abbiano mai risposto!
Cercherò di chiarire i personali dubbi del sig. Falconi circa la regolarità dei tabelloni luminosi installati a Giulianova in via annunziata ed in via Turati in prossimità dell'intersezione con la statale per Teramo. è ovvio che codesti impianti pubblicitari sono stati installati a seguito di regolare autorizzazione ed è altrettanto ovvio che l'ente che ha rilasciato l'autorizzazione l'abbia fatto conformemente alle norme del codice della strada e conformemente al Piano generale degli impianti del comune di Giulianova… se qualcuno è interessato mi contatti personalmente e fornirò tutti gli estremi delle leggi e dei regolamenti di riferimento, illustrando con cordialità tutte le procedure e le istanze che hanno portato alla regolare e legittima autorizzazione. Sig. Falconi è altrettanto ovvio che lei non è un tecnico, tantomeno un addetto ai lavori altrimenti non avrebbe sollevato il dubbio, quindi probabilmente lei non ha neanche la preparazione necessaria per poter parlare di codice della strada. infatti l'art. 23 che lei ha citato è costituito da ben 13 commi, oltre alle norme di attuazione. Lei ha citato solo il primo comma e probabilmente non ha mai letto gli altri fino al 13°, che completano e puntualizzano quanto espresso nel primo comma, altrimenti non avrebbe potuto scrivere quello che ha scritto. Purtroppo troppo spesso in Italia l'opinione pubblica viene fuorviata da articoli tipo il suo, pubblicati con pressappochismo giusto per dire qualcosa, anzi giusto per sollevare polemiche inutili, creando falsi problemi. Io comunque ho stima, e apprezzo lei e tutte le persone che come lei si dimostrano attente alle problematiche del nostro paese, e si impegnano ponendosi quesiti e dubbi personali o di interesse collettivo. Però secondo il mio parere sarebbe più costruttivo essere propositivi, proporre iniziative , e non limitarsi a polemizzare mettendo anche in discussione la buona fede delle amministrazioni o mettendo in dubbio che l'attività svolta da volenterosi imprenditori sia legale . Parta dal presupposto che sia legale e si sforzi di vedere se le cose si possono migliorare. Non metta subito in dubbio la legittimità dell'iniziativa di imprenditori che ogni giorno, visti anche i tempi difficili che stiamo vivendo, si sforzano per cercare i far quadrare i bilanci , creano occupazione e sviluppo. Impieghi e sue energie per proporre qualcosa e non per criticare quello che altri hanno fatto con grandi sforzi, sacrifici e investimenti. Comunque sarei curioso di sapere per quale motivo lei solleva questo problema, ha forse avuto qualche problema legato a questi tabelloni luminosi? oppure conosce qualcuno che ne ha avuti? le chiedo: a chi porta nocumento un tabellone luminoso? Per quanto attiene al Comune di Teramo mi corre l'obbligo di informarla che il presidente dell'associazione Vivi Città sig. Marcello Olivieri, che si è battuto per cercare di far togliere i tabelloni luminosi è anche Titolare di una azienda che si occupa di pubblicità. La mia opinione, ripeto la mia opinione che potrebbe quindi anche essere sbagliata, è che lui ha visto nei tabelloni luminosi una grande concorrenza per la sua attività. Infatti gli spazi del tabellone luminoso possono essere noleggiati contemporaneamente a più clienti, anche 10/20 contemporaneamente; quindi… 20 operatori economici che scelgono per la loro comunicazione di investire con l’affissione digitale.. sono clienti potenziali in meno per l’affissione cartacea classica, o il camion vela. Il dubbio sulle vere motivazioni della Battaglia del sig. Olivieri sorge spontaneo. Posso capire che ognuno ha la sua opinione e che a, per la pubblicità lungo le strade possa non piacere il tabellone luminoso. Magari preferisce la cartellonistica classica. Lo posso capire, ma non si può pretendere di bandire quello che non ci piace. Un cordiale saluto Domenico D’Addazio Amministratore Domo Group srl (proprietaria del tabellone luminoso citato che insiste in prossimità del passaggio a livello, alla fine della statale)

Caro D'Addazio prima di tutto grazie per il suo nutrito e interessante intervento:

Ho imparato molto.
Ho sollevato il dubbio solamente perchè c'era una pattuglia della Polizia Municipale che fotografava il tabellone pubblicitario.
Ho sollevato il dubbio perchè è mio dovere fare cronaca e fare domande.
Ho sollevato il dubbio perchè anche se non sono un tecnico, so leggere  e comprendere un testo.
http://www.piemmenews.it/index.php?Itemid=7&link_id=2156&option=com_mtr…
Ho solevato un dubbio perchè ora dopo aver letto il suo intervento ho ancora molti più dubbi.
Ho sollevato il dubbio perchè con i dubbi si hanno meno sicurezze ed arroganze.
Le auguro buon lavoro.

G.F.

Signor Falconi, condivido le sue considerazioni e concordo sul sacrosanto diritto di fare domande. La ringrazio per il link che ha segnalato, è molto interessante; in qualità di operatore del settore già conoscevo questo parere ministeriale del 2011 che conferma a pieno la regolarità e la legittimità delle autorizzazioni rilasciate per gli impianti pubblicitari luminosi di Giulianova. un saluto cordiale Domenico D'Addazio
Rispondo a Domenico D’Addazio solo per rispetto del lavoro svolto dal collega editore Giancarlo Falconi. Negli anni 80, mentre io gestivo pannelli luminosi assieme ad altre agenzie, il sig Domenico D’Addazio forse era troppo impegnato a vendere ombrelloni per il mare, sul bordo della via Nazionale a Tortoreto e forse per questo gli sono sfuggite molte cose. Sig. D’Addario svendere un ombrellone è cosa ben diversa dal vendere un prodotto di immagine, però visto che lei brancola nel buio è d’obbligo illuminarla. Io a 15 anni, nel tempo libero, già vendevo contratti pubblicitari per il gruppo editoriale Radio Amica e ancor prima avevo prodotto contratti per l’emittente Radio Luna che faceva parte di un network nazionale. Il primo contratto pubblicitario su Teleponte, dell’ex editore Fernando Scarpelli, fu fatto da me, la ditta era Center Bac’s dei fratelli Balducci. Nel marzo 1988 diventai editore e aprii l’emittente Radio Lady, e subito dopo creai il gruppo editoriale che oggi gestisce 5 rami di azienda tra cui l’agenzia Pubblicità Studio 5. Tranne le affissioni, che la mia ditta non fa per scelta, l’agenzia Pubblicità Studio 5 gestisce su tutto il territorio nazionale pacchetti pubblicitari per aziende sia locali che nazionali. La mia impresa cura la pubblicità nel settore stampa, radio, tv, web e in altre forme di comunicazione audiovisiva. Oltre questo, Pubblicità Studio 5, su tutto il territorio nazionale amministra un nutrito parco di veicoli pubblicitari tra cui le vele, più comunemente conosciute come trotter. In più, dopo anni di esperienza maturata nel settore del giornalismo radiofonico e televisivo, decisi di diventare giornalista e così riuscii ad ottenere il tesserino da pubblicista e ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti. Nella quotidianità non mi piace decantarmi ma in questo caso è stato necessario puntualizzare che i miei interessi imprenditoriali spaziano in molti settori a differenza di qualcuno, che non riuscendo a vedere oltre l’ombra del suo ombrellone, vuole mistificare la realtà Sig. Domenico D’Addazio, torni con i piedi per terra e guardi in faccia la realtà, lei non è riuscito a fare concorrenza neanche ad altri venditori di ombrelloni figuriamoci se può essere considerato un concorrente nel settore della comunicazione, sinceramente io non riesco proprio a considerarla. Ad maiora! Io sottoscritto Marcello Olivieri chiedo cortesemente all’editore Giancarlo Falconi di pubblicare interamente questa mia replica, sollevandolo da qualsiasi responsabilità in merito al contenuto.
Caro collega Giancarlo Falconi, in merito a cartelli e carrelli pubblicitari abusivi, mi permetto di invitarti a fare una intervista al Sig. Zaina Comandante della Polizia Cittadina di Teramo. Così potrai constatare di persona che qualche "sedicente guru della pubblicità", è stato multato ripetutamente per un carrello abusivo che ha a Teramo. Oltre questo ci sono state ripetute ordinanze di sgombero ancora non eseguite perché ogni volta "il piagnone" fa ricorso e cerca di allungare i tempi. Fare l'imprenditore è una cosa ben diversa da chi è abituato a vivere di espedienti.