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Video: Lungo Fiume. Degrado di un dopo festa tra balordi

di Giancarlo Falconi
1 minuto

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Telecamere (funzionanti) e il problema sarebbe risolto ! Ma al lungofiume non fa incassare Amm. Com. (spero di sbagliarmi)
E' vergognoso dover ritrovarsi a filmare o fotografare queste immagini che non dovrebbero essere , ma sono lo specchio della ns città !
una volta in quei luoghi erano frequentati da vecchietti e no, che usavano i campetti di bocce per lunghe ed interminabili partite... poi l'abbandono più totale, stessa sorte per un altro campetto su dietro al dispensario, è rimasta solo l'inciviltà.
Che visi avranno questi "balordi"? Che età? Quale grado di scolarizzazione? Il problema non è tanto non potere vedere i loro volti perché non ci sono telecamere funzionanti (sull'efficacia della videosorveglianza nel contrastare questo tipo di comportamenti, bisogna che si faccia un discorso serio ed esaustivo, prima o poi..) Il brutto è non riuscire neanche ad "immaginarli", quei volti. Il brutto è che non possiamo escludere che si tratti di ragazzini come non possiamo escludere si tratti di adulti. Sono dei disperati arrivati da lontano o sono invece gli studenti della porta accanto? Il dato di fatto è che, come scrive @Indignato, percepiamo queste immagini come specchio della nostra città. Comunque ci parlano di noi e dei nostri figli, delle nostre scuole, dei nostri luoghi di lavoro e di aggregazione. Queste immagini, insieme a tante altre cui siamo ormai abituati (ma non rassegnati!) , ci parlano sempre e comunque di noi e del nostro fallimento come cittadini, come genitori e come figli. E' un fallimento che non si riscatta mettendo qualche telecamera in più e sanzionando qualche "balordo". Si riscatta procedendo ad una lenta, paziente e faticosa RIcostruzione (o forse costruzione di ciò che, in realtà, non abbiamo ancora mai costruito).
Vergogna, il lungo fiume teramano dovrebbe servire da stimolo dei buoni valori dello sport, della salute, del rispetto e della valorizzazione dell'ambiente; ed invece è sempre di più lo specchio di una società che conosce i propri diritti e solo i doveri degli altri. Quando la spazzatura viene lasciata a terra, tanto qualcuno la raccoglierà; quando i cani vengono lasciati liberi di scorrazzare e defecare, tanto "vogliono solo giocare", quando chi rompe scappa, ed i cocci non sono di nessuno; quando ognuno di noi ha solo diritti e non doveri: in quel momento siamo come gli alberi del lungofiume avvolti dai rampicanti, asfissiati dall'egoismo dei nostri simili ed abbandonati da chi potrebbe e non interviene...continua...