Dopo diversi giorni passati a spalare neve, nella speranza che l’intervento dell’Amministrazione del Comune di Mosciano Sant’Angelo facesse sentire la sua presenza in tutte le aree del paese con l’arrivo di trattori spalaneve, finalmente verso le ore 20.00 del giorno 13 febbraio riesco a tirar via la mia auto da circa 80 cm di neve. Come?
Con olio di gomito, risponderebbe mia nonna, e grazie a quei privati che in questi giorni sono stati pagati dalla gente del mio quartiere per fare in modo che le strade venissero liberate, che la gente potesse aprire almeno le porte delle abitazioni.
Ma l’unico gesto fattibile è stato quello di mettere le mani al portafoglio, il proprio, non quello delle casse comunali.
La mia preoccupazione? Cercare di rendermi operativa di nuovo e rendere “viva” la mia auto per tornare al lavoro il giorno seguente.
Finalmente, tra cumuli di neve che superano i 2 metri e 20 centimetri di ghiaccio che si presentano sulla strada come unico tracciato percorribile, mi avvio verso il centro storico.
Dal quartiere San Giovanni, dove risiedo, proseguo per via Milano, tutta bianca e candida, una pista di pattinaggio ideale, il cui perimetro è definito da neve, metri e metri di neve. Uno scenario rallegrato da pupazzi di neve, qualche timido anziano che azzarda ad uscire per avviarsi in paese, forse per scambiare “due chiacchiere” con l’amico di sempre, dopo giorni di obbligato isolamento.
Intanto la mia auto avanza, prosegue a fatica per evitare buche, fossi, restringimenti di corsia dovuti alle montagne innevate schiacciate davanti le case, lungo i marciapiedi, sugli ingressi degli esercizi commerciali. Un’indecenza, una Notte Bianca triste, vergognosa, mai ricordata, dove non ci sono eventi e neppure sponsor da applaudire.
Nel centro storico la viabilità è disastrata: deturpata, abbandonata, testimone della noncuranza, della superficialità delle azioni amministrative, della mancata assistenza all’emergenza attraverso un PIANO NEVE d’intervento che potesse prevenire, limitare, e soprattutto agire con immediatezza per liberare le strade, ove ora dorme il ghiaccio, pigro e testardo a salutarci.
Intanto Piazza Aurelio Saliceti è scomparsa, sotterrata da mucchi enormi di neve, Via Pompizii è quasi impraticabile con vie d’accesso ostruite davanti ai negozi; via F. Antonio Rossi è inagibile, via Marconi si percorre come fosse uno slalom; l’ufficio Poste è sommerso e le Scuole sono ancora bloccate.
I parcheggi? Inesistenti: per scendere al centro storico bisogna lasciare le auto a uno – due chilometri di distanza. Se sei fortunato.
Ma dei posti auto liberi ci sono, in realtà. Sono quelli davanti al Municipio. L’unica area del paese dove la neve sembra essersi scolta in un batter d’occhio. Alle ore 20.00 le luci degli Uffici sono ancora accese: forse gli Assessori e il Sindaco Orazio Di Marcello hanno finalmente trovato matita, squadra e righello...forse lo disegneranno...UN PIANO NEVE!
Forse daranno un colore diverso a questa indecente NOTTE BIANCA.
Alessandra Angelucci
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