Ieri sera mi chiama al telefono un caro amico e mi racconta di una famiglia nella frazione di Castrogno senza luce.
Siamo all'inizio dell'ottavo giorno.
Due bimbi piccoli.
Ci sono altre cento utenze senza luce e siamo all'ottavo giorno.
Noi gli ottavi nani all'ottavo giorno.
Una gentile dama che lavora all'Enel ha definito questo sciopero della fame ridicolo, definizione che sarà il testo di una mia personale lettera ai vertici di Enel Italia per sottolineare l'educazione e lo stile dei propri impiegati.
L'Enel non si può permettee di trattare in questo modo i teramani e gli abruzzesi.
Noi diciamo no alla politica dell'Enel.
Nel frattempo la politica teramana tace.
Pd e Pdl nelle sue varie versioni.
Maria Cristina Marroni, Fabio Bernardini e Gianluca Pomante appaiono come corpi estranei in un'intesa di Governo trasversale.
L'unico nostro rappresentante di Governo che ha chiesto una risposta a Terna e Enel è stato l'onorevole Tancredi.
Ginoble & Sottanelli?
Luciano D'Alfonso?
I nostri consiglieri regionali?
Vi ricordate la famosa e imminente visita del Premier Renzi in Abruzzo?
Ecco il nostro valore a Roma.
Terzo giorno.
Lo sciopero della fame continua mentre la politica teramana non si distrae dalla torta finale.
La Teramo Ambiente e varie ed eventuali.
La Te.Am dopo aver mandato a casa gli interinali a cui erano state fatte molte promesse sotto elezione, dopo che il comune di Teramo non risponde sulla cifra che dovrebbe licenziare alla Teramo Ambiente, si parla di molti milioni di euro;
dopo gli affidamenti diretti illegittimi;
dopo che il comune di Teramo incontra i genitori del servizio Scuolabus per annunciare i tagli futuri;
dopo la mancata gestione del piano neve e il rischio del crollo alberi;
dopo questa politica amministrativa fatta solo di tagli di servizi...nessun cittadino teramano ha sentito il bisogno di protestare in nome di un diritto civico.
Noi continueremo lo sciopero della fame fino all'ultima utenza allacciata..ma Teramo e i teramani sono senza luce... da molto ma da molto tempo.
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