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L'Asl di Teramo nasconde i dirigenti sospesi

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Vorrei scrivere con il linguaggio dei segni. In silenzio. Per non disturbare il manovratore.
Per ripsettare la politica dell'Asl di Teramo.
Un semplice atto dovuto da far risalire agli avvisi di garanzia e al sequestro del reparto di Procreazione medicalmente assistita del dott. Ciarrocchi. Eppure nelle tre ordinanze di sospensione, numero 474, 475, 476, un comun denominatore...la pecetta nera. La mancanza di trasparenza.
Per una storia che ha inizio un'estate fa. Ricostruiamola. Era l'otto Agosto....poi Ottobre....

Scrivemmo " Questa mattina un pool  formato da Guardia di Finanza e Carabinieri, su richiesta del PM Davide Rosati firmata dal Gip Giovanni De Renzis, ha posto sotto sequestro il reparto di Procreazione medicalmente assistita diretta dal Dott. Ciarrocchi. Cinque avvisi di Garanzia. Oltre al dott. Ciarrocchi, tre dirigenti Asl, Gabriella Palmeri, Camillo Antelli, Goffredo Magnanimi e il Manager, Giustino Varrassi".

La Legge del 19 Febbraio del 2004 numero 40, parla chiaro "....
Gli interventi di procreazione medicalmente assistita sono realizzati nelle strutture pubbliche e private autorizzate dalle regioni e iscritte al registro di cui all'articolo 11. (È istituito, con decreto del Ministro della salute, presso l'Istituto superiore di sanità, il registro nazionale delle strutture autorizzate all'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, degli embrioni formati e dei nati a seguito dell'applicazione delle tecniche medesime. L'iscrizione al registro di cui al comma 1 è obbligatoria).
Chiunque a qualsiasi titolo utilizza a fini procreativi gameti di soggetti estranei alla coppia richiedente, in violazione di quanto previsto dall'articolo 4, comma 3, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300.000 a 600.000 euro.
Chiunque a qualsiasi titolo applica tecniche di procreazione medicalmente assistita in strutture diverse da quelle di cui all'articolo 10 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100.000 a 300.000 euro.
È disposta la sospensione da uno a tre anni dall'esercizio professionale nei confronti dell'esercente una professione sanitaria condannato per uno degli illeciti di cui al presente articolo, salvo quanto previsto dal comma 7.
L'autorizzazione concessa ai sensi dell'articolo 10 alla struttura al cui interno è eseguita una delle pratiche vietate ai sensi del presente articolo è sospesa per un anno. Nell'ipotesi di più violazioni dei divieti di cui al presente articolo o di recidiva l'autorizzazione può essere revocata".

Facciamo un gioco?
Se dovessimo trasformare i cinque avvisi di garanzia, nelle tre sospensioni dovute....
i tre giornisarebbero della Direttrice dell'ospedale di Teramo, Gabriella Palmeri, cinque giorni del Direttore del Dipartimento materno Infantile, Goffredo Magnanimi e i tre mesi, dal 14 Marzo, del Primario del reparto, Francesco Ciarrocchi.
Mancano all'appello il duo di Direttori, Varrassi e Antelli. Perchè?
Perchè nascondere i nomi?
Il segreto di Pulcinella. In fondo era una maschera con il camicione bianco. 

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Commenti

Mi sembra che ci sia una netta sproporzione nel comminare le pene...qualcuno o qualcuna avrebbe dovuto pagare un po' più duramente...e che dire del progetto delle mammografie mobili affidato a qualcuno senza gara di appalto??? Si parla di centinaia di migliaia di Euro o mi sbaglio????!!!
Ora vediamo chi riporterà la notizia citando la fonte del solito blogger.
Sono perfettamente d'accordo con Giancarlo ( e questo succede spesso) quando insiste ,nei suoi preziosi interventi,sulla trasparenza,una buona abitudine che e' andata scemando ma che deve essere ripresa come obbligo civile oltre che morale nei confronti dei cittadini e della collettività . Ma di chi stiamo parlando?smettiamo di innervosirci e andiamo avanti. Forza Giancarlo

Bravo Giancarlo hai detto bene .come mai 3 giorni alla direttrice Palmeri 5 giorni a Magnanimi e 90 aCiarrocchi e cioe' l ' ultimo anello della catena colui che ha solo eseguito gli ordini fai chiarezza

Al solito due pesi e due misure!!! Le sanzioni sembrano essere inversamente proporzionali alla gravità dei fatti.......una responsabilità generica pesa più di una responsabilità diretta ! Fino a prova contraria la richiesta di autorizzazione è compito preciso del Direttore Sanitario del presidio ospedaliero ,ma a giudicare dalle sanzioni la direttrice sembrerebbe la meno colpita! Nella Asl di Teramo la legge non è uguale per tutti, lo abbiamo già imparato, quanto accaduto è solo la ennesima dimostrazione della vergognosa arroganza di questa direzione di cui la direttrice è parte molto attiva!!!!!!
Non se ne puo' piu' dell' arroganza di questa classe dirigente ,e' ora di farla finita con i vari direttori generali ( Varrassi) che per motivi personali ha riempito gli ospedali teramani di sedicenti Professori universitari che vengono 3 volte a settimana a fare marchette Se ne deve andare ma come si fa' se neanche la magistratura ce l'ha fatta con tutti gli avvisi di garanzia .Chi e' che lo protegge?