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L' Abruzzo o l'Abruzza? Terra del lavoro al femminile

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Personalmente sono contrario alle quote rosa o agli incentivi per il lavoro femminile. La mia è un'analisi superficiale dettata da una linea di principio fondata sulla naturale uguaglianza tra i sessi. Stessi diritti, stesse possibilità sul mercato del lavoro. Una corrente filosofica che rimane teorica di fronte alla realtà dei fatti. In Italia quasi un milione di donne, dopo aver avuto un figlio, sono state costrette a dare le dimissioni.
L'Istat ha registrato un buon 15% di donne che lascia il lavoro dopo la prima gravidanza. Ho sbagliato la mia precedente linea di principio. Ci sono le donne e poi le mamme. Due sessi diversi. Il dato Istat si lancia verso il 27% per quanto riguarda gli abbandoni delle carriere al femminile. Le mamme che tornano al lavoro subiscono una sorte di mobbing al naturale. Un pò come il tonno. Carriere dirigenziali con tanto di medaglia al merito, terminate davanti a una macchina per le fotocopie e altro. Eppure l'economia italiana sarebbe diversa. Il vice direttore della Banca d'Italia, Anna Maria Tarantola, in una recente intervista, riportava i dati al femminile e l'importanza di Lisbona 2000.
La regola d'oro del consiglio europeo straordinario "L'Europa potrà diventare l’economia più competitiva e dinamica al mondo basata sulla conoscenza, capace di una crescita economica sostenibile con più posti di lavoro e più qualificati e con una maggiore coesione sociale”.Come? Rispettando le fasi di sviluppo. "La strategia di Lisbona ha fissato l'obiettivo di raggiungere un tasso medio di crescita economica del 3% circa, di portare il tasso di occupazione al 70% e quello dell'occupazione femminile al 60%, entro il 2010". In italia solo L'Emilia Romagna è riuscita a raggiungere il 60% del lavoro al femminile. Pensate che potrebbe valere il 7% di crescita del PIl. Ecco spiegata la strategia della Regione Abruzzo. Nulla si inventa, ma tutto si programma. "La crescita è donna " è un altro dei progetto rosa, dell'Ufficio al Lavoro dell'Ass. Paolo Gatti. Tre milioni di euro di incentivi suddivisi in tre linee progettuali. La prima per le imprese che intendono attivare le consulenze verso giovani professioniste, la seconda linea per la creazione di nuove imprese da parte di donne residenti in Abruzzo da almeno 6 mesi, inoccupate o disoccupate ovvero occupate con contratto di lavoro atipico. La terza possibilità di finanziamento per le donne con carichi famigliari (minore 12 anni, figlio disabile, anziano) per il reinserimento nel mondo lavorativo.
Le informazione su questo link rosa www.te.camcom.it/show.jsp

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Commenti

Se il numero uno. Comunicazione perfetta con tanto di articolo che anticipa la notizia.
Due gemelli. Una carriera. FDue gemelli, nessuna carriera. Li adoro, li amo, li odio. Depressione post parto. Il mio capo, che era un padre per me, mi ha dato il ben servito. I miei figli si ammalavano spesso e mi cercavano. Che fare. Ora hanno dieci anni. Parlo tre lingue laureata con tre master. Che faccio? Va do a Teramo Lavoro? Giancà apriamo un'impresa. Ho bisogno di un comunicatore. Ho solo 38 anni, cazzo.
Questa è classe.
Perfetto, ma è da decenni che esistono incentivi all'imprenditoria femminile, molto spesso, anzi troppo, utilizzati da maschietti in difficoltà intestando le attività alle mogli, figlie, sorelle ecc. come comode prestanomi. Ho mia figlia nella fattispecie al secondo posto, la inviterò a percorrere quella via, vedremo gli sviluppi. Sai Giancà, ho seri dubbi sulla trasparenza delle valutazioni e delle assegnazioni di fondi. Il vero problema della parità di opportunità tra uomini e donne non sta nell'obbligo di riservare quote percentuali a questo o quel genere, la semplice appartenenza ad un genere non crea merito, i meriti sono patrimonio soggettivo delle persone, quello che crea disparità, e Giancarlo lo evidenzia molto bene, è la carenza di servizi alle famiglie al cui interno la parte più debole, per mancanza di sostegno, è quellqa femminile.
e per tutte quelle donne che, occupate, si ritrovano la carriera bloccata da qualche maschio stronzo? nessun incentivo? o bisogna semplicemente far parte della cricca? Che mi dice, Dott. Gatti?
Condivido pienamente il pensiero di Giancarlo sulle donne&quote rosa. Anzi il mio, da donna, è ancora più "estremo"!!
Eppure, per l'esperienza che ho maturato nella gestine del personale, posso affermare che le donne sono generalmente molto più affidabili degli uomini in campo lavorativo, ovviamente per tipologie di lavoro dove non è necessaria solo la forza fisica. Purtroppo l'economia è in mano agli uomini, che anche in questo campo dimostrano di non riuscire a guardare aldilà del proprio naso.
Caro Direttore, a questo punto devo però iniziare a condividere che i suoi articoli hanno sempre la stessa matrice ovvero adulare l'Assessore Gatti e la sua politica regionale. Sarebbe GIUSTO ed anche BELLO che qualche volta si facessero degli approfondimenti anche sul lavoro che svolgono gli altri Assessori Regionali teramani. Nel caso non li ricordi o li ignori, l'aiuto io a ricordarli: 1) ASS. Di Dalmazio 2)ASS. Morra a questi obbligatoriamente dobbiamo, anzi abbiamo il dovere di aggiungerci anche Venturoni (Capogruppo della PDL) e Assessore ombra alla Sanità, e poi Mazzarelli (Segretario Generale), Dalessandro (non so), De Dominicis (addetto stampa), etc. etc. Perchè mai una parola sull'estenuante lavoro profuso anche da questi ? Perchè loro non meritano la sua attenzione ? Perchè mai una parola ? Allora devo desumere che a voi è simpatico solo Gatti ? Mi aspetto da parte sua o dal sig. Francia la giusta attenzione anche per gli altri autorevoli componenti della Giunta e diligenza teramana. Cordialmente.
ma se le donne stesse, che comandano, ti insultano quando hai dei figli!!! e sono anche mamme... pessime donne ma anche pessime mamme!
CARO DIRETTORE ESPERIENZE PERSONALI-IL MIO EX UFFICIO GPN DUE GIUDICI DONNE UN DIRIGENTE DONNA, INPDAP TERAMO DIRETTORE DONNA, ECC ECC DONNA, BANCA UNICREDIT VICE DIRETTORE DONNA ECC ECC, AGENZIA ENTRATE DIRETTORE DONNA ECC ECC DONNA, INPS DIRETTORE DONNA , TRIBUNALE MOLTI GIUDICI DONNA, PUBBLICI MINISTERI TANTE DONNE. LA POSTA VICE DIRETTRICE DONNA LE IMPIEGATE 7 0 OTTO TUTTE DONNE , COMUNE DI TERAMO UFF .TRIBUTI RESPONSABILE DONNA QUASI TUTTE LE IMPIEGATE DONNE, VIGLI URBANI TERAMO ACCETTAZIONE 5 0 6 DONNE, COMUNE DI NOTARESCO VARI RESPONSABILI TUTTE DONNE- ESPERIENZE PERSONALI- BATESTA ANTONIO ---I MARITI DI QUESTE DONNE FANNO I DOMESTICI A CASA PER CASO ?
Il solito gran bel pezzo
Caro Direttore, da unpo di tempo che rifiuta il confronto visto che non risponde alle domande. Non stia a perdere tempo dietro gli scritti dei falliti che cercano di riconquistare una verginità che non hanno mai avuto. Con stima e amicizia.
"L'appartenenza a un che, ma senza perche'", il male dei nostri giorni!!!! Riguardo donne che odiano le altre donne, Ciao ciao hai proprio ragione................ E sulla difficoltà delle donne "senza sponsor" di trovare un lavoro in un mondo di ciechi e sordi (nonostante incentivi, aiuti e altri blablabla), pubblico questa stupenda poesia, ringraziando Giancarlo di avermi fatto conoscere la sua splendida autrice: Scrivere un curriculum da "Vista con granello di sabbia" Che cos'e' necessario? E' necessario scrivere una domanda, e alla domanda allegare il curriculum. A prescindere da quanto si e' vissuto e' bene che il curriculum sia breve. E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e malcerti ricordi in date fisse. Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini solo quelli nati. Conta di piu' chi ti conosce di chi conosci tu. I viaggi solo se all'estero. L'appartenenza a un che, ma senza perche'. Onorificenze senza motivazione. Scrivi come se non parlassi mai con te stesso e ti evitassi. Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni. Meglio il prezzo che il valore e il titolo che il contenuto. Meglio il numero di scarpa, che non dove va colui per cui ti scambiano. Aggiungi una foto con l'orecchio in vista. E' la sua forma che conta, non cio' che sente. Cosa si sente? Il fragore delle macchine che tritano la carta. (Wislawa Szymborska)
Non so quali siano le donne che odiano le donne...forse è vero che ce ne sono, a mio parere abbiamo scarso fair play fra noi... Le Donne, per me, hanno un enorme potenziale: pertanto, visto che per Natura posssiediamo un gran dono, bisogna che impariamo a tutelarci da sole...