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GIULIANOVA: CHI RISPONDE SUL TRASPORTO SCOLASTICO E SUL SERVIZIO NAVETTA?

9 minuti

Dopo le proteste di alcune mamme di Villa Pozzoni contro alcuni disservizi del trasporto scolastico gestito a Giulianova da una ditta privata,
http://giuliaviva.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=19&Itemid=138
 ci siamo presi la briga di andare a guardare il filmato della seduta del Consiglio Comunale del 29 novembre dello scorso anno.
In quell’occasione il Consiglio si riunì per deliberare, tra le altre cose, anche sull’assestamento di bilancio 2012.
 
Uno degli interventi più attesi fu quello dell’Assessore al Bilancio, Loris Vanni,  
http://www.ilcittadinogovernante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2310:consiglio-29-novembre-2012-punti-1-2-3-riequilibrio-di-bilancio-intervento-vanni&catid=231:consiglio-comunale-29-novembre-2012&Itemid=151
che nell’illustrare i "numeri" di alcune spese, rivisti rispetto a quelli indicati nel bilancio di previsione, dedicò qualche minuto anche al servizio di trasporto scolastico (time 15:45):
Nella stima della previsione in sede di bilancio poiché si è trattato di un contratto in corso sono state fatte alcune valutazioni di merito e invece poi ad una più puntuale verifica si sono accertate che erano capitoli insufficienti. Anche qui la cifra è non significativa rapportata ai 150.000 euro cioè 213.000 euro”.

In che senso “non significativa”? Una previsione di spesa che sballa per 152.000 euro (così preciserà meglio nel prosieguo dei lavori l’Assessora Cameli) non può essere definita poco significativa per un Comune che, come quel dibattito consiliare ha ampiamente dimostrato, attraversa una fase di gravissima crisi finanziaria, e che aveva fondato la scelta di esternalizzare il servizio di trasporto scolastico facendo propria la tesi, già debole in partenza, della maggiore economicità della nuova gestione in appalto del servizio rispetto a quella diretta.
E già, perché nessuno è pregiudizialmente contro le esternalizzazioni di taluni servizi pubblici locali purché, come ogni cosa, le cose vengano fatte per bene. Tradotto in termini di opzione tra le diverse forme di gestione consentite dalla legge ciò significa che occorre soddisfare tre condizioni: economicità, efficienza e buon andamento della P.A.
 
Tralasciando le due ultime due, ci soffermeremo sulla prima e per farlo esamineremo i fatti fin dal principio.
 Il dato iniziale da cui partire è quello del costo globale del servizio del trasposto scolastico al tempo in cui era gestito direttamente dal Comune. Maggioranza e minoranza consiliare concordano sulla cifra di 695.000 euro l’anno.
 
Prima domanda: quali voci concorrevano al raggiungimento di 695.000 euro di spesa? Per quanto è dato sapere, contribuivano a raggiungere quella soglia anche il servizio pre e post-scuola per quasi 84.000 euro, le rate del mutuo che il Comune deve ancora finire di pagare per l’acquisto di alcuni mezzi ed il costo di 5 autisti dedicati esclusivamente alla conduzione degli scuolabus.
 Il piano analitico delle spese e delle entrate del servizio, con indicazione delle voci di spesa e dei relativi importi però non è stato mai stato reso noto. Per analitico intendiamo “dettagliato”, come quello predisposto dal Comune di Montecatini Terme e che servì, nel caso del Comune toscano, per decidere se esternalizzare o meno il servizio di trasporto scolastico (info: Dott.ssa Rossella Bonciolini, Servizio Pianificazione e Controlli -  tel. 0572-9181).
 
Secondo passaggio: la gara d’appalto per l’affidamento del servizio per la durata di 7 anni.
Apprendiamo dal bando che l’importo stimato dell’appalto era di € 630.000,00 annui, oltre IVA.
Curiosità: nel capitolato di gara qualcuno di era dimenticato di inserire nei servizi messi a gara il servizio pre e post-scuola, “recuperato” con un’integrazione postuma al capitolato datata 16 agosto 2011.
Il servizio venne aggiudicato alla Ditta Gaspari a fronte di un corrispettivo di 482.000 euro l’anno, fisso per il primo anno ed indicizzato, a decorrere dal secondo, sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo (FOI).
 
A esternalizzazione compiuta, quanto costa dunque l’intero servizio al Comune di Giulianova? Per saperlo occorre sommare ai 482.000 euro dell’appalto, il costo annuo dei 5 autisti che sono rimasti a totale carico del Comune (circa 170.000 euro annui) e le rate del mutuo che il Comune deve pagare per l’acquisto di alcuni mezzi, più i 152.000 euro dell’assestamento di bilancio approvato dal Consiglio Comunale il 29 novembre 2011. In tutto fanno 834.000 euro ogni anno, ben oltre la fatidica soglia dei 695.000 euro di costo sostenuto in regime di gestione diretta. Il che significa che, stando così le cose, il servizio oggi esternalizzato è carente del requisito della economicità.
Attenzione: si tratta di una quantificazione che dobbiamo ritenere per forza di cose  PROVVISORIA almeno fin quando l’Amministrazione non renderà pubblico il prospetto ANALITICO, voce per voce, delle voci di costo del servizio.
 
Seconda domanda: se tra gli obiettivi dell’affidamento all’esterno c’èra anche un alleggerimento dei costi del servizio, perché l’Amministrazione non ha previsto da subito, prevedendolo in capitolato, il passaggio PROVVISORIO, mediante distacco, di una parte o di tutti e 5 gli autisti scuolabus, dal Comune alla ditta privata, salvo poi riassorbirli negli organici alla fine dei sette anni dell’appalto?
Questa è una possibilità prevista dai contratti di lavoro ma che non è mai stata presa in considerazione dall’Amministrazione.
 
Si dirà: in realtà il Comune ha preferito occupare gli ex autisti scuolabus nel nuovo “servizio” bus navetta gratuito -non per l’Amministrazione, è chiaro- che assicura il collegamento tra il Lido ed il Paese:
http://www.comune.giulianova.te.it/default.aspx?tabid=802.

In fatto di mobilità sostenibile sarebbe stato doveroso ed opportuno fare di più e meglio ma questo è un altro discorso.
 Ciò che è importante sottolineare è che l’istituzione di un qualsiai nuovo “Servizio” comunale richiede passaggi amministrativi previsti dalla legge e che vanno sotto il nome di “Atti Programmatici ed Organizzativi”.
 
Terza domanda: dove sono questi atti programmatici ed amministrativi? Quali sono questi atti
programmatici ed organizzativi del Comune di Giulianova con cui è stato istituito un vero e proprio “Servizio” navetta e con cui sono stati assegnati allo stesso “Servizio” mezzi, strutture, risorse ed obiettivi?
 Di certo c'è che esistono numerose determinazioni del Dirigente dell’"Area Individuo, Famiglia e Cittadino” che riguardano le spese di manutenzione in officina, l'acquisto di carburante, ecc., di due mezzi acquistati molto prima dell'indizione della gara d'appalto del servizio di trasporto scolastico senza che il Comune avesse istituito il Servizio navetta (inteso come unità organizzativa) e senza sapere che si sarebbero "liberati" gli autisti del servizio scuolabus.

Quarta domanda: quanto è costato al Comune acquistare i due mezzi? E' stata indetta una regolare gara?
 
Quinta domanda: tra costo del personale, ratei per l'acquisto delle navete, manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi, combustibile, assicurazioni, tasse regionali ed altro ancora, quanto costa il servizio di navetta tra la Spiaggia e il Paese? E soprattutto, quali sono i costi di gestione del servizio per ogni km percorso e per ogni utente trasportato?
Dal dibattito consiliare è emerso un dato di costo che è di 180.000-200.000 euro ogni anno.
 
Sesta domanda: facendo nostra la logica dell’Amministrazione che per il trasporto scolastico ha seguito la strada dell’esternalizzazione in quanto convinta -a torto- di ottenere per questa via maggiori economie, perché invece nel caso del “servizio” navetta si è rimasti ancorati alla gestione diretta? Perché si è disatteso l’obbligo di valutare le diverse forme di gestione del servizio e tra queste anche quella dell’esternalizzazione? Scendere sotto la soglia di spesa attuale di 180.000-200.000 euro l’anno, in tempi di crisi, non interessa proprio a nessuno?  

Chi risponde per il Comune senza polemizzare e senza esprimere giudizi di parte, conti ANALITICI e DETTAGLIATI alla mano?

La Redazione de I Due Punti
 

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Commenti

Ma chi volete che risponda? Non lo hanno fatto su tante altre cose ... certe favole le possono dire solo in Consiglio Comunale.