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Giulianova: Il Gualandi bussò e nessuno parlò...

6 minuti

Il paese è piccolo, la gente mormora.
Ancora alle prese con la figuraccia rimediata con le cartelle pazze TARSU 2011, dovuta ad “un mero errore materiale determinatosi durante l’elaborazione del ruolo suppletivo” ed alla “distrazione” del dirigente che lo ha firmato, a Palazzo di Città ci si chiede come sistemare la “faccenda Gualandi” visto che, a seguito della decisione del Rettore D’Amico di portare Scienze del Turismo a Teramo, non v’è più necessità di pagare l’affitto per l’occupazione di parte dell’imponente edificio di Via Gramsci.

Lo scorso anno, quando nessuno sapeva della chiusura di Scienze del Turismo, con delibera di Giunta n. 109 del 27/06/2012 deliberò di esercitare il recesso dal contratto di affitto reso con scrittura privata sottoscritta in data 29 gennaio 2002, avente ad oggetto concessione in locazione al comune di Giulianova di parte del compendio immobiliare sito in Giulianova alla via Gramsci nn. 58-60 e di delegare il dirigente della III Area ad assumere ogni iniziativa volta alla formalizzazione del recesso, nel contempo abilitandolo a proporre la possibilità di assicurare nuova stipula a condizioni economiche più vantaggiose possibili per l’Ente tali da garantire, la permanenza, nei locali del complesso immobiliare sito in Giulianova alla via Gramsci nn. 58-60, dell’Università degli Studi di Teramo al fine di poter assicurare lo svolgimento del corso di laurea in Scienze del Turismo.

Non sappiamo se il Dirigente dell’Area III abbia assolto al mandato ricevuto.
All’Albo Pretorio Telematico del Comune di Giulianova non risulta nulla relativo al recesso ed alla stipula di un nuovo contratto di affitto meno esoso del precedente (300.000 euro l’anno x 12 anni). Così esoso che non si comprende la ragione per cui il Comune non abbia deciso nel 2002 di costruire un immobile ad hoc che oggi sarebbe rimasto di proprietà.
Ma questa è un’altra storia. Torniamo alla rescissione che non c’è.
Il contratto di affitto sottoscritto il 29 gennaio 2002 tra l’Amministrazione ed il Gualandi, regolarmente registrato, parla chiaro: dopo il terzo anno di affitto il Comune può dare disdetta, con lettera raccomandata a.r., con sei mesi di anticipo, senza alcuna penalità.

Operata la disdetta nei modi e nelle forme contrattuali, la Fondazione Gualandi, a quel punto, non potrebbe accampare alcuna pretesa.
Perché quella raccomandata non è mai partita? Qualcuno potrà obiettare che l’Amministrazione ha inteso essere più prudente a tutela della permanenza della Facoltà di Scienze del Turismo a Giulianova. Apprezzabile. Ma ora che il dado è tratto, ora che il Magnifico Rettore ha assunto una decisione irrevocabile, cosa trattiene il Comune dallo scrivere alla Fondazione Gualandi? Se il Dirigente del III Settore lo avesse fatto appena avuta ufficialità del trasloco di Scienze del Turismo - a fine maggio 2013- la questione si sarebbe chiusa lì.  

Fa notare un nostro lettore, rimasto nell’anonimato, che La vicenda Gualandi andrebbe inquadrata anche in relazione ad una presa di posizione chiara e netta dell’Università. Non sarebbe anche utile chiedersi qual è la posizione del nuovo Magnifico Rettore nei confronti di Giulianova? Non mi risulta sia mai stata chiaramente esplicitata: diverse aperture, a parole disponibilità a trovare soluzioni utili a mantenere una continuità formativa sul territorio, percorsi avviati di alta formazione... ma nella sostanza?”.
Legittimo interrogarsi sul futuro, sulla possibilità di avere master a Giulianova e sulla necessità di individuare una sede per i corsi di Modellazione, Animazione 3D, Visual Effects e Architettura 3D. Però …

Così l’Assessore Forcellese tre mesi fa:Nelle prossime settimane affronteremo gli aspetti riguardanti la sede. L’idea, piaciuta al nuovo Rettore è quella di utilizzare per i Master la Sala Buozzi, il Sottobelvedere e il Kursaal, che così verrebbero ulteriormente valorizzati”.
http://www.cityrumors.it/teramo/cronaca/giulianova-corso-di-laurea-scienze-del-turismo-60622.html#.UgXXfdKSKuI
Dopo quella dichiarazione il buio. Sono state individuate tutte queste sedi alternative? E’ stata fatta una scelta definitiva?
Non vorremmo che, come già accaduto per il Tribunale soppresso, anche per l’Università si iniziasse a giocare a ping-pong tra Sindaco e Rettore, e a perdere il bandolo della matassa tra una conferenza stampa e l’altra.

Il Gualandi continua a bussare a denari: i 3,6 milioni di euro finora incassati ed i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento della struttura (sala mensa, ascensore, sale varie), pagati per intero dal Comune e, quindi, dalla collettività, e di cui beneficerà, chiusa l’Università, solo il Gualandi, non sono già abbastanza?
Con 3,6 milioni di euro e con tutte le somme spese per opere e lavori oggi il Comune Giulianova avrebbe avuto un immobile tutto proprio. Invece …
Perché il Comune non stacca la spina? Cos’è tutta questa prudenza?

Dobbiamo forse temere per l’esito di una vecchia vertenza relativa ad un “esproprio” milionario -l’ennesimo- che risale a poco meno di 20 anni fa, che sembrava essere stata definita con un accordo bonario di cui lo stesso Sindaco, allora Capogruppo dei DS nel Consiglio Comunale (secondo mandato Cameli), è perfettamente a conoscenza e per il quale il Gualandi non si ritiene soddisfatto?

Inutile chiedere che qualcuno risponda perché non lo farà nessuno. I rapporti tra Comune e Gualandi attraversano quattro consiliature di diverso colore: due di centrodestra, una di centrosinistra ed una, quella attuale, indefinita ed indefinibile. Inoltre gli avversari di ieri (Mastromauro, Cameli e Di Carlo) sono gli alleati di oggi.
E gli altri? Gli altri stanno a guardare e non parlano.

La Redazione de I Due Punti
 
 
 

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Commenti

Come al solito nessuno commento da parte di alcuno........a Giulianova la polvere va sotto il tappeto.....
Dagli amici del quartierino (mastromauro & cameli) nessuna notizia??