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La Regione Abruzzo e gli Intoccabili del Cirsu....

di Giancarlo Falconi
11 minuti

Noi non ci possiamo arrendere.
Di fronte alla Regione Abruzzo che copre di proroghe su proroghe la gestione del Cirsu del Consorzio Stabile Ambiente....non ci possiamo arrendere.
Di fronte al Consorzio Stabile Ambiente de L'Aquila che gestisce la discarica con soli con soli 10 mila euro di capitale sociale ....non ci possiamo arrendere.
Di fronte al silenzio dei sindaci Cirsu dopo un'interrogazione regionale da parte del consigliere del Movimento Cinque Stelle, Riccardo Mercante....non ci possiamo arrendere.
Di fronte a una discarica che opera senza le garanzie finanziarie richieste per legge.....non ci possiamo arrendere.
Di fronte a una discarica che opera dopo gli sversamenti di percolato e liquami di vario genere......non ci possiamo arrendere.
Di fronte a una discarica che opera senza un certificato di prevenzione incendi e senza la dovuta sicurezza dopo ben due incendi......non ci possiamo arrendere.
Di Fronte alla discarica Cirsu che si comprime, che cresce, che sta per scoppiare come la cittadina La Torre....non ci possiamo arrendere.
Di fronte al mistero della  Protezione Civile di Mosciano che dovrebbe per legge eseguire gli ordini della Regione Abruzzo o della Prefettura........non ci possiamo arrendere....siamo sicuri?
Nessuno risponde e al Cirsu continuano a fare entrare rifiuti.....senza controllo.

La storia passata.

Il  Cirsu è una storia di sversamenti di percolato, ( ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2014/04/09/news/inquinamento-indagato-l-ambientalista-di-matteo-1.9017264 ) di fideiussioni impossibili, di violazioni di norme e prescrizioni.

Il risultato?

Tutto immobile come se ci fosse una cupola di potere al di sopra della tutela dell’ambiente, della sicurezza dei lavoratori, della salute pubblica.
Perché?
Chi tesse il filo della matassa?
Chi è il regista che permette di essere al di sopra di una normativa rigida ed esecutiva?

La storia recente.

Era il 31 Dicembre del 2013 quando attraverso una nota protocollata, il comune di Giulianova, indicava come nuovi impianti di destinazione delle frazioni di rifiuto urbano, alla Rieco spa, anche l'impianto del Cirsu per la cura dell'indifferenziato.

Sempre il 31 Dicembre del 2013 il comune di Giulianova, onorava la data di scadenza del contratto con la Deco spa, comunicando di non voler continuare a usufruire dei servizi di trattamento dell'indifferenziato e della pulizia strada.
Nella stessa data, sempre tutto protocollato e registrato, la Rieco avvertiva il comune di Giulianova che mancavano i necessari atti abilitativi per il conferimento presso il polo tecnologico del Cirsu.

Il 2 Gennaio del 2014, il Comune di Giulianova, trasmetteva una nota di chiarimenti al Consorzio Stabile Ambiente ( solo diecimila euro di capitale sociale...forse e dico forse, interamente versato).


La risposta del Consorzio stabile Ambiente si rivelò, piena di forzature e prive di autorizzazioni.
Non c'erano gli atti a corredo.

La Rieco spa il 2 Gennaio 2014 chiedeva all'autorità competente, Regione Abruzzo - Servizio di Gestione Rifiuti, di fornire opportuni chiarimenti, richiedendo anche la trasmissione dei necessari documenti autorizzativi per il conferimento dei rifiuti presso il polo tecnologico del Cirsu.

Il Comune di Giulianova sentiva il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo, dr. Franco Gerardini, dal quale apprendeva dell'esistenza di diverse criticità.

Il comune di Giulianova provvedeva a rinnovare attraverso una nuova disponibilità di Deco spa, in via temporanea, il servizio di pulizia strada e il trattamento dei rifiuti indifferenziati presso l'impianto TMB di Casoni di Chieti.

Vi ricordiamo che il Cirsu è inattivo da alcuni anni in quanto la società di gestione, la Sogesa, è stata dichiarata fallita ( fallimento n 64/2012 Tribunale di Teramo).
Vi ricordiamo che gli operai di Sogesa lottano ogni giorno per il loro posto di lavoro.
Ci chiediamo...
Nonostante la mancanza dei requisiti e delle capacità tecniche e finanziarie previste per l'esercizio della gestione dei rifiuti, perchè la Regione Abruzzo concesse la proroga al Cirsu?


Si giustificò la proroga per permettere al commissario ad acta di adeguare l'impianto del Cirsu.
Ma lo stesso funzionario era dimissionario da tempo e non sono state rispettate le norme imposte.
Nonostante tutto, nonostante che il sito sia risultato inidoneo all'esercizio di qualsiasi attività di gestione dei rifiuti per non aver ottemperato alle numerose prescrizioni dell'Arta, come faceva Cirsu a comunicare alla Regione Abruzzo, che la società Corsorzio Stabile Ambiente ( diecimila euro di capitale sociale), avrebbe gestito un impianto mobile per il trattamento dei rifiuti urbani all'interno del polo tecnologico.

Il cerchio si stringe.



In un documento a firma Provincia di Teramo, datato al 12/02/2014, si rivela che non risultavano pervenute le comunicazioni in merito all'effettuazione dei lavori di adeguamento delle altre linee impiantistiche, in particolare l'impianto di riciclaggio e compostaggio, secondo le prescrizioni dell'Aia.
Nello stesso documento si certificava richiamando d.lgs attenti e puntuali, l'impossibilità di qualsivoglia attività nella gestione dei rifiuti.
Come può esssere possibile che non ci sia stato l'immediato sequestro del Polo Tecnologico?

Nel frattempo si continua a lavorare nella discarica.
Sui bordi della stessa...come dimostrano le foto...si autorizzano dei quotidiani lavori che mettono in serio pericolo la sicurezza dei lavoratori.
In bilico e in equilibrio.
Fino a quando?
Fino al primo incidente?

Fino alla frana?

Frigoriferi, per esempio, riposti alla rinfusa, l'uno sopra l'altro e al sole, senza l'attenzione dovuta per i gasrefrigeranti e i presumibili fluorocarburi.
www.legambiente.it/sites/default/files/docs/gasrefrigeranti_opuscolo.pdf

La stessa discarica si presenta al limite del collasso.
La possibilità di un crollo non è da escludere ma ancora una volta tutto appare come se fosse una vera emergenza lontana due universi...più a sud.
Una questione che non ci appartiene come l'inquinamento del Tordino di pochi mesi fa.
Chi paga il danno all'economia turistica?
Chi paga il danno all'ambiente e alla salute pubblica?
Chi continua a evitare di affrontare una simile responsabilità ?
Chi decide il nostro presente?
Chi ipoteca il nostro futuro?

La storia continua...
Un'intervista economica dei primi giorni del 2014.
Si trattava della società Lombard Merchant S.P.A.
www.bluerating.com/banche-e-reti/179-promotori/31132-promotori-lombard-merchant-bank-mediolanum.html
" Cesare Tenconi è un banchiere svizzero che l'estate scorsa ha comprato Lombard Merchant Bank, una società di investimento, con lo scopo di farne "una nuova Mediolanum". "Il prossimo anno arriverà la licenza 107 e da quel momento potremmo iniziare a creare una vera e propria banca online", ha detto a BLUERATING il banchiere che vive tra Spagna, Italia e Svizzera. Il gruppo, di cui Tenconi è socio di maggioranza, ha molti progetti in cantiere. "Una volta ottenuta la licenza a operare "vogliamo reclutare diversi nuovi professionisti della finanza per fare una nuova Mediolanum, una banca online senza il peso dello sportello".

La Licenza 107 sarà quindi ufficiale nel 2015.
Intermediari finanziari art. 107 TUB.
"Società finanziarie iscritte, in base ai criteri fissati dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, nell'elenco speciale previsto dall'art. 107 del Testo Unico Bancario, e sottoposti ai controlli della Banca d'Italia".
Franco Gerardini, dirigente della Regione Abruzzo per il settore rifiuti,  il 5/5/2014 scrive al servizio supervisione intermediari specializzati della Banca d'Italia e al Cirsu, per avere informazioni urgenti su di una fideiussione che riporta alla Lombard Merchant S.P.A. a favore del Cirsu s.p.a. del buon presidente Di Matteo.
Una fideiussione riferita ad un complesso impiantistico per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.

Il Presidente del Cirsu Di Matteo il 6 Maggio avrebbe inviato le Garanzie finanziarie stipulate dalla Lombard Marchant Bank di Roma.
Il 20 Maggio il dirigente Gerardini avrebbe risposto al Cirsu e alla Lombard Merachant Bank, accettando con riserva la fideiussione. 
Una fideiussione con capitale massimo garantito di 1.545.500 euro?

Perchè in attesa della risposta della Banca d'Italia si accetterebbe con riserva una simile fideiussione?
Perchè il Cirsu nel frattempo non ha scelto un'altra società di intermediazione finanziaria?
Nel frattempo se qualcosa dovese andar male chi pagherebbe gli eventuali danni?

ATTENZIONE A QUESTO PASSAGGIO.

Si chiedono garanzie  per oltre  1 MILIONE E MEZZO DI EURO...quando in realtà secondo la tabella di calcolo, giustificata dal dgr 79/07, sulla base dell'impianto mobile, di riciclaggio, della piattaforma, dell'impianto beni durevoli, il totale dovrebbe essere di quasi 5 milioni di euro.
In caso di incidente ambientale chi pagherà una simile cifra alla comunità teramana?
La società che gestisce il Cirsu è una srl con capitale sociale di diecimila euro ( interamente versato o sversato?)

PERCHÈ IN ATTESA DELLA RISPOSTA DELLA BANCA D'ITALIA SI ACCETTEREBBE CON RISERVA UNA SIMILE FIDEIUSSIONE?


Indovinate cosa ha risposto Banca D’Italia?
Ecco il documento dormiente... risvegliato dagli uffici della regione Abruzzo che abbiamo rinvenuto tra l'indifferenziato vicino al Cirsu.
Leggiamo insieme” Al riguardo si premette, in via generale, che questo Istituto non esprime valutazioni  in merito alla validità di atti conclusivi tra privati…..si rappresenta che la Lombard Merchant spa è iscritta  con il n. 41258 nell’elenco generale ex art 108 tub per l’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ma non nella forma tecnica del rilascio di fideiussioni, attività per la quale non risulta abilitata ai sensi della vigente normativa.”.

Gerardini ora comunicherà al Cirsu la lieta novella...e forse convincerà anche a se stesso.
Altri quindici giorni di tempo e poi altri dieci per applicare i provvedimenti di competenza ai sensi di legge.

Il Cirsu intanto ha altri pagamenti da onorare in prossima scadenza e dovrà cercare entro la fine del mese di Luglio le garanzie bancarie per un’apposita polizza fideiussoria. ( Art. 3 provvedimento a.i.a n 19 del 11 Febbraio 2014)
Quali banche se il presidente Di Matteo, ex Legambiente, si è rivolto immediatamente a una finanziaria?

Il Presente.

Alla fine degli accessi atti le garanzie coprirebbero un quinto di quelle dovute....

Perchè si continua a stare in un simile stallo legale?
Chi favorisce questo pericoloso equilibrio sul precipizio?

...la storia continua....

nel silenzio più assoluto.
A breve ci sarà un'interrogazione parlamentare e denunce ad autorità superiori.
Noi continueremo....fino alla fine........non ci possiamo arrendere.
 

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Commenti

la" repubblica autonoma"che opera nel comune di Notaresco non risponde a nessuna legge,ma solo a quelle interne! e a quelle di chi dovrebbe controllare!
Ma chi ha cosi tanto interesse che questo cirsu non funzioni???????????Come mai una unica volpe alla finestra quando in vece e stata fatta uscire dalla porta??????????MISTERO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!