Con un comunicato interno, inviato alle iscritte e agli iscritti del sindaco, la Fisac Cgil ha espresso una forte preoccupazione per il futuro lavorativo dei dipendenti Tercas.
"Si torna a ribadire l’assoluta necessità di un intervento immediato ed incisivo per la salvaguardia occupazionale e per l’economia dell’intero territorio abruzzese da parte della Banca d’Italia, del Presidente della regione Abruzzo, Giovanni Chiodi, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Giovanni Legnini e del Ministro alle Riforme Costituzionali, On. Gaetano Quagliariello.
Il gruppo Tercas sta vivendo una fase di grande criticità le cui responsabilità sono anche dovute dall’attuazione di scelte organizzative che stanno causando un continuo svilimento della forza lavoro e un depauperamento della clientela.
Il gruppo Tercas è un patrimonio irrinunciabile per lo sviluppo regionale, con un fortissimo impatto sociale ed il perdurare di assenza di soluzioni per la ricapitalizzazione, porterà inevitabilmente alla proclamazione di azioni di lotta".
Che succederà?
La Creval che ha annunciato il proprio sottile meno interesse per l'operazione a Borse aperte, sta aspettando le mosse delle Fondazioni o è una chiusura totale?
Il Governatore Chiodi ha criticato la " Tossicità Tercas " per imprudenza o per strategia?
Chi sta tramando alle spalle del colosso di argilla teramano?
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Ogni riferimeto a fatti e porsone reali è puramente casuale. A Paperopoli la grandebank paper subisce notevoli pressioni per acquisire la EX-ADMBank oggi in difficoltà patrimoniali. La due diligence ha tratto conclusioni alquanto allarmanti circa la qualità del portafoglio crediti della EX-ADMBank e circa la capacità dell'attuale management di porre in essere soluzioni concrete per una redditività sostenibile nell'ambito di un piano strategico quantomeno credibile. A tutto questo va sommata la assoluta immobilità in ordine alla gestione delle risorse umane, in quanto tutti coloro che hanno consentito al prode ADM Papero DG di fare e disfare a proprio piacimento sono tuttora comodi comodi sulle loro poltrone. Qualche esempio? I paperi Valerio e Maurizio dei crediti, quasi un mld di euro di deteriorato ed eccoli ancora a pontificare sulla bontà o meno delle posizioni...papero Franco della finanza, dopo le stranote operazioni fantasiose ancora in sella, paperetto Paolo delle risorse umane, con più di 200 assunzioni a dir poco improbabili, una escalation incredibile come inquadramento ed ancora a cavallo...paperino Vincenzo il controllore (lo proporrei per la Staur), paperuccio Robertino, il mago dei bilanci......ah ah ah. Infine gli amici, compari e comari di ADM Papero DG, papero Edmondo da BdA a capo della sede più importante, sempre pronto ad appoggiare tutte le operazioni propinate da ADM Papero DG, Papero DG ieri come fido di paperotto innamorato Dario oggi, ed infine la bella paperella Rossella, coniugata con l'amministratore e socio della papero società gruppo 3 srl, partecipata tramite la paperofiduciaria nett... dalla sammarinese di cui sopra (non ci posso credere, ancora oggi la paperella delibera fidi...noooo).....del buon papero Nico non parlo neppure in quanto ha già scritto la banca delle banche a suo tempo e nulla ad oggi è stato fatto......meditate gente, meditate, e soprattutto Paperi Riccardo e Dario, agite, agite, a colpi di ramazza e presto, prima che sia troppo tardi....
Ma vogliamo parlare un po' della quotidiana operatività delle filiali di paper bank? Il papero Dario nelle riunioni continua a Minacciare la chiusura di filiali prendendo l'esempio dei negozi: "Terreste aperto un negozio che non vende?" Caro papero Dario, anche uno sciocco come me, umile paperoga, capisce che paper bank ha tante filiali dislocate in diverse ragioni, quindi non si può paragonare ad un negozio, semmai ad una catena di negozi, tipo Benetton, calzeeonia ecc... In queste catene, se in tutta Italia si vende poco, il problema è il direttore della catena, non i singoli negozianti. Evidentemente non è in grado di far girare la giostra. Sarà per la carenza e la scarsa appetibilità dei prodotti? Sarà per la totale mancanza di organizzazione aziendale? Sarà l'immagine danneggiata del marchio che nessuno fa nulla per tentare di risollevare? Sarà per la fatiscenza delle filiali? Sarà per le condizioni fuori mercato? Sarà un management impreparato che non paga mai lo scotto delle proprie inefficienze? Noooooo, niente di tutto questo, l'unica responsabilità, caro papero Dario, è l'incapacità dei paperi di filiale di vendere prodotti, vero? Proviamo a fare due conti. Aiutami tu caro papero Dario che sei sicuramente più bravo di me con i numeri. Abbiamo una squadra di responsabili e referenti di mercato, tutti quadri di alto livello molto costosi per la paper bank, che fanno riunioni, mandano tabulati, pungolano, monitorano che si venda, che si raggiungano i risultati. Quante maggiori vendite, quanti ricavi fa la Tercas grazie al lavoro di questi signori? Sull'altro piatto della bilancia, quanto costano alla Tercas questi signori? Il costo dei "mercati" è ripagato dai maggiori ricavi che le filiali conseguono grazie al loro lavoro? Ma se fossero occupati diversamente, ad esempio se si occupassero direttamente di vendere, non ripagherebbero meglio la cassa del loro pingue stipendio?