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Tercas: Pronti allo sciopero dei dipendenti

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Con un comunicato interno, inviato alle iscritte e agli iscritti del sindaco, la Fisac Cgil ha espresso una forte preoccupazione per il futuro lavorativo dei dipendenti Tercas.

"Si torna a ribadire l’assoluta necessità di un intervento immediato ed incisivo per la salvaguardia occupazionale e per l’economia dell’intero territorio abruzzese da parte della Banca d’Italia, del Presidente della regione Abruzzo, Giovanni Chiodi, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Giovanni Legnini e del Ministro alle Riforme Costituzionali, On. Gaetano Quagliariello.
Il gruppo Tercas sta vivendo una fase di grande criticità le cui responsabilità sono anche dovute dall’attuazione di scelte organizzative che stanno causando un continuo svilimento della forza lavoro e un depauperamento della clientela.
Il gruppo Tercas è un patrimonio irrinunciabile per lo sviluppo regionale, con un fortissimo impatto sociale ed il perdurare di assenza di soluzioni per la ricapitalizzazione, porterà inevitabilmente alla proclamazione di azioni di lotta".

Che succederà?
La Creval che ha annunciato il proprio sottile meno interesse per l'operazione a Borse aperte, sta aspettando le mosse delle Fondazioni o è una chiusura totale?
Il Governatore Chiodi ha criticato la " Tossicità Tercas " per imprudenza o per strategia?
Chi sta tramando alle spalle del colosso di argilla teramano?

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Commenti

Per quello che ho capito il Creval - che risponde ai propri azionisti, anche piccoli, e quelli di Sondrio sono piuttosto attenti - ha interesse a salvaguardare il proprio attuale investimento in Tercas. Credo nulla di più. (Non so se l'esame dei conti, da parte della società di revisione, abbia provocato particolari allarmi). Forse però si teme (esattamente come per la Banca Marche, che versa nelle note condizioni) che un primo rafforzamento di capitale, di 200/300 mln, sia sufficiente a dare respiro alla banca ma non sia sufficiente a rimettere la banca in condizioni concorrenziali, dati i tempi. Ricordo la prima volta che entrai in Tercas, a parlare col mitico Grue, accompagnato da mia madre che lo conosceva bene. Ebbi l'impressione di una persona assai solida, anche se forse non comodissima per l'establishment della Cassa. Vennero dei direttori capaci, e poi altri spiritosi (con biglietti da visita recanti espressioni sagaci ed un WC - si, esatto - disegnato a rilievo), e poi altri molto intraprendenti (a quale buontempone venne l'idea di aprire dei fondi di investimento Tercas con Sicav in Lussemburgo?) e poi altri molto audaci, e infine altri piuttosto disinvolti.

Ogni riferimeto a fatti e porsone reali è puramente casuale. A Paperopoli la grandebank paper subisce notevoli pressioni per acquisire la EX-ADMBank oggi in difficoltà patrimoniali. La due diligence ha tratto conclusioni alquanto allarmanti circa la qualità del portafoglio crediti della EX-ADMBank e circa la capacità dell'attuale management di porre in essere soluzioni concrete per una redditività sostenibile nell'ambito di un piano strategico quantomeno credibile. A tutto questo va sommata la assoluta immobilità in ordine alla gestione delle risorse umane, in quanto tutti coloro che hanno consentito al prode ADM Papero DG di fare e disfare a proprio piacimento sono tuttora comodi comodi sulle loro poltrone. Qualche esempio? I paperi Valerio e Maurizio dei crediti, quasi un mld di euro di deteriorato ed eccoli ancora a pontificare sulla bontà o meno delle posizioni...papero Franco della finanza, dopo le stranote operazioni fantasiose ancora in sella, paperetto Paolo delle risorse umane, con più di 200 assunzioni a dir poco improbabili, una escalation incredibile come inquadramento ed ancora a cavallo...paperino Vincenzo il controllore (lo proporrei per la Staur), paperuccio Robertino, il mago dei bilanci......ah ah ah. Infine gli amici, compari e comari di ADM Papero DG, papero Edmondo da BdA a capo della sede più importante, sempre pronto ad appoggiare tutte le operazioni propinate da ADM Papero DG,  Papero DG ieri come fido di paperotto innamorato Dario oggi, ed infine la bella paperella Rossella, coniugata con l'amministratore e socio della papero società gruppo 3 srl, partecipata tramite la paperofiduciaria nett... dalla sammarinese di cui sopra (non ci posso credere, ancora oggi la paperella delibera fidi...noooo).....del buon papero Nico non parlo neppure in quanto ha già scritto la banca delle banche a suo tempo e nulla ad oggi è stato fatto......meditate gente, meditate, e soprattutto Paperi Riccardo e Dario, agite, agite, a colpi di ramazza e presto, prima che sia troppo tardi....

Ma questi sono solo i soci palesi di paperone DMA. Ne hai dimenticato uno, il talent scout di ADMbank, il papero Peppe,Il Morgan di ADMbank. Braccio destro occulto di paperone e scopritore di talenti del calibro del papero Gianni, quello delle energie pulite, del papero Nico e del papero Dario. No ,non quel Dario che dovrebbe comandare quel Dario che dopo aver approvato i bilanci di papero Roberto, ha rifilato alla ADM bank anni di consulenze milionarie e ora vorrebbe comandare. Tutti i fatti e i nomi sono di pura fantasia.
SCIOPERARE, MOSTRARE I MUSCOLI in questo momento in cui più che la forza sarebbero necessari equilibrio e saggezza non mi pare plausibile, perché oggi se non si sciopera, non si perde il consenso della base! il momento è veramente difficile e in troppi si preoccupano della sorte della nostra banca solo a parole. ho la sensazione che il " salvataggio " proceda con pressapochismo, per ipotesi e tentativi; lo dimostra la marcia indietro della " banca della provvidenza" . timidamente penso che da questo precipizio ci possiamo allontanar remando tutti nello stesso verso, consapevoli di essere tutti sulla stessa barca . la resa dei conti può essere rimandata ma i conti devono tornare prima possibile. non è con lo sciopero che si aiuta la tercas a uscire dalla difficile situazione in cui si trova, nè lo sciopero favorisce la definizione di nuovi assetti e politiche di alleanze. oggi lo sciopero mi sembra incompatibile con l'attuale situazione. oggi il vertice della banca dovrebbe essere stimolato ad assumere un ruolo più incisivo e determinato nella realizzazione del piano di salvataggio dopo aver bonificato, strigliato, rassettato, mondato, diserbato quella " linea decisionale " compromessa, screditata e da tempo messa all'indice dall'intera città. ...............e la fondazione? metta un po.......' di coraggio, senza scuotere la testa sconfortata. coraggio!
Alla luce del comunicato Creval mi sorge spontanea una domanda: Che fine hanno fatto gli sbandierati risultati economici garantiti dal rag.Pilla e dal suo staff quale frutto della "potente" riorganizzazione della rete commerciale operata? Forse che , Pilla regnante, la Tercas non ha accelerato la sua corsa versi il precipizio? Laddove il senso di responsabilità garantisce il senso della umana dignità , uomini diversi per moralità e capacità, avrebbero già compiuto l'unico gesto consentito:RASSEGNARE IMMEDIATAMENTE LE DIMISSIONI!!!!!!!!
Mi dicono che gli intermediari bancari vendono fiducia. La fiducia dei clienti, dei dipendenti verso il management e viceversa, la fiducia degli azionisti. La fiducia si basa sulla trasparenza ed onesta'. Credo che senza questi semplici ingredienti non si va da nessuna parte. Vuol dire bonificare laddove ci sono chiare prove di condotte illecite o irregolari. Eliminare il management inetto. Altrimenti sarebbe come versare soldi nel pozzo di San Patrizio. Soldi dei Teramani.

Ma vogliamo parlare un po' della quotidiana operatività delle filiali di paper bank? Il papero Dario nelle riunioni continua a Minacciare la chiusura di filiali prendendo l'esempio dei negozi: "Terreste aperto un negozio che non vende?" Caro papero Dario, anche uno sciocco come me, umile paperoga, capisce che paper bank ha tante filiali dislocate in diverse ragioni, quindi non si può paragonare ad un negozio, semmai ad una catena di negozi, tipo Benetton, calzeeonia ecc... In queste catene, se in tutta Italia si vende poco, il problema è il direttore della catena, non i singoli negozianti. Evidentemente non è in grado di far girare la giostra. Sarà per la carenza e la scarsa appetibilità dei prodotti? Sarà per la totale mancanza di organizzazione aziendale? Sarà l'immagine danneggiata del marchio che nessuno fa nulla per tentare di risollevare? Sarà per la fatiscenza delle filiali? Sarà per le condizioni fuori mercato? Sarà un management impreparato che non paga mai lo scotto delle proprie inefficienze? Noooooo, niente di tutto questo, l'unica responsabilità, caro papero Dario, è l'incapacità dei paperi di filiale di vendere prodotti, vero? Proviamo a fare due conti. Aiutami tu caro papero Dario che sei sicuramente più bravo di me con i numeri. Abbiamo una squadra di responsabili e referenti di mercato, tutti quadri di alto livello molto costosi per la paper bank, che fanno riunioni, mandano tabulati, pungolano, monitorano che si venda, che si raggiungano i risultati. Quante maggiori vendite, quanti ricavi fa la Tercas grazie al lavoro di questi signori? Sull'altro piatto della bilancia, quanto costano alla Tercas questi signori? Il costo dei "mercati" è ripagato dai maggiori ricavi che le filiali conseguono grazie al loro lavoro? Ma se fossero occupati diversamente, ad esempio se si occupassero direttamente di vendere, non ripagherebbero meglio la cassa del loro pingue stipendio?

La tercas, basta vedere le assunzioni casuali di dipendenti con lauree di per certo legate alla banca come ad esempio MEDICINA bancaria, oppure Diplomati tecnici profondi conoscitori del sistema azienda e banca, diplomati come Perito Industriale Bancario, Liceo Scientifico Aziendale, liceo classico tecnico - bancario :) Vi domandante come sia arrivato a questo livello? Solo il fallimento può salvare la Tercas
La poca lungimiranza del management tercas ė in questo gesto. Oggi alle due in Banca Tercas è stato bloccato il sito internet www.iduepunti.it. Ora che i dipendenti sono stufi, ora che fanno i nomi, il management cosa fa....blocca il sito sino ad oggi libero. Dipendenti Tercas prendete il vostro cellulare e fatevi sentire. Questa è censura. Forse il problema è stato che finalmente qualcuno ha cominciato a scrivere il vero.
Problema è che chi queste cose le diceva da tempo.....oggi...sappiamo bene contro cosa sta combattendo
chissà a cosa servono e dove portano tutti questi commenti, tutte queste parole!! I fatti ci vogliono fatti e per il problema Tercas i fatti sono solo I SOLDI. Chi li ha li metta. Chi investe i propri soldi, ed i questo momento storico non può essere altrimenti perchè il denaro politico facile è finito, non li regala. In poche parole prima vedere cammello e poi comprare. Credo che il cammello di corso san giorgio sia di scarsa appetibilità e quindi costa poco. se costa poco poco vale e quindi il motore " dipendenti" di cui è dotato è troppo potente....ergo.