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3.32

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quinta fiaccolata.
Ha smesso di piovere a L'Aquila.
Fa freddo dentro.
C'è chi non è venuto.
Stanco di ricordare figli, mogli, mariti, amici, vicini.
Per un giorno si desidera altro nel proprio inquieto.
Non serve perchè il 6 aprile è in ogni gesto della nostra vita.
In ogni ansia, in ogni sorriso, in ogni desiderio, in ogni paura.
Siamo andati lo stesso perchè mortificati dalla politica, dalla classe imprenditoriale, dalla classe sociale.
L'Aquila e gli abruzzesi hanno subito derisioni, volgari inaugurazioni, sterili dichiarazioni, sciacalle campagne elettorali.
Ci siamo staccati dal gruppo fino al nostro palazzo crollato.
Non c' è nulla.
Lo sapevamo.
Quel nulla il sei aprile ha un altro valore.
Li c'era il nostro campo.
Li abbiamo lavato piatti e parlato....molto.
Li tanto...ancora...

Ecco...perchè siamo qui...
per trovare la forza di andare avanti.
Per noi il sei aprile è un tentativo di ripartire.
3.32...l'ora sospesa tra la morte e la vita.



 

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Commenti

Basta assistere stamattina a Montorio alla presentazione del Pd sullo stato della ricostruzione per capire la squallida speculazione politica, etica e morale che traspare dal rispettoso articolo.
La nostra vicinanza e solidarietà ai nostri fratelli aquilani... sempre nei nostri cuori...
5 anni fa Madre Natura ha dato prova della sua grande forza, come fa nell'Aquilano ogni 100 anni con un Terremoto di intensità medio-elevata ed ogni 300 anni con un terremoto di intensità elevata-molto elevata. E' noto. Lo sanno gli esperti, ma gli esperti hanno venduto la loro dignità professionale 5 anni fa (lo dice il tribunale dell'Aquila in un sentenza di condanna di primo grado, non lo dico io), la sanno gli Aquilani, per memoria trasmessa dai padri e dai nonni. Non lo sanno i politici. Ai politici non importa di sapere. Ai politici interessa solo di arrivare al potere e non per governare.... L'ultimo grande terremoto a L'Aquila prima di 5 anni fa ci fù nel 1743, se non ricordo male. Nel 1743 i Governati, illuminati, misero una tassa di scopo e L'Aquila fu ricostruita. Nel 1915 forte terremoto nella marsica e nella ciociaria, morirono decine e decine di migliaia di persone. L'Italia era in guerra, la prima guerra mondiali contro gli imperi centrali (Germania ed impero Austroungarico), eppure arrivarono nella Marsica, in Ciociaria, a L'Aquila molti soldati a soccorrere le popolazioni. 06/04/2009 alle 3.32 Madre Natura ci ha ricordato la sua forza, la sua grande forza. Poche decine di minuti dopo gli sciacalli già contavano i soldi della ricostruzione. Lo Stato italiano amministrato da politicanti che puntano al potere per se stessi e basta se mai lo fosse stato ha smesso di essere Padre per gli Aquilani ed è diventato il peggiore dei patrigni. Gli Aquilani sono morti sotto le macerie Gli Aquilani sono morti quando gli sciacalli dopo pochi minuti dal terremoto già contavano i soldi Gli Aquilani sono morti quando lo Stato non ha saputo punire quegli sciacalli Gli Aquilani sono morti quando sono stati picchiati con i manganelli a Roma e di nuovo il sangue di onesti cittadini è sgorgato dalle vene rosso, rosso vivo: tempo mezz'ora e quello che fino ad un attimo prima era impossibilie (pena il fallimento dell'Italia), subito, quasi per incanto, è legittimo è giusto...pochi milioni di euro...da restituire poi Gli Aquilani sono morti quando lo Stato fa proclami ma fa arrivare pochi soldi per la ricosatruzione Gli Aquilani sono morti quando oggi dopo cinque anni lo stato paga ancora l'affitto dei ponteggi per puntellare il centro storico, un tot a tubo, un tot a raccordo, un tot a bullone Gli Aquilani sono morti percè i governanti dopo 5 anni ancora non hanno idea di come ricostruitìre una città morta Gli Aquilani sono morti perchè L'Aquila è una città ancora presidiata dall'esercito. L'Esercito va in aiuto delle forze dell'ordine quando lo Stato non c'è Madre Natura ha ucciso 316 Italiani, la maggior parte Aquilani Lo Stato Italiano sta uccidendo tutti gli Aquilani che non sono morti 5 anni fa alle 3.32, un pò alla volta
Guardate il film "Colpa Nostra" su you tube.
Grazie Giancarlo!purtroppo è una ferita enorme al cuore. Molti teramani non hanno visto come è ridotta l'Aquila sarebbe bello che si rendessero partecipi della tragedia, è tanto vicina quanto lontana.... è un vero peccato! Una preghiera sempre.
Gli Aquilani non sono morti, non moriranno mai !!! Sono forti e amano immensamente la loro terra. E' morto invece lo Stato. Seppellito da politicanti e affaristi privi di cuore...