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Regione Abruzzo: Come perdere un lavoro in 30 minuti.....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Ero appena tornato dal solito incontro tra antifascisti e fascisti, scusate tra simpatizzanti della cultura di sinistra e simpatizzanti della cultura di destra, scusate per la parola cultura ma tanto viene inserita in ogni buona ricetta.
Nel frattempo avevo acquistato un libro.
L'ultimo sulla massoneria e mi sarei rinchiuso per tutto il fine settimana senza altro ascolto.
Poi quella lettera.

Quel messaggio che non ha voce nella cultura di destra, nella cultura di sinistra ma che parla del quotidiano, di quel freddo attimo lontano da ogni ideologia perchè tremendamente vero.
Ecco questa è la nostra politica. 
"....sono la madre di un ragazzo che dopo una decina di anni di lavoro alla PICCOLA OPERA CARITAS  si ritrova ,insieme ad altri colleghi in mezzo ad una strada.
Sono stati convocati dalla direzione e dicendo che ,obbligati dalla Regione,hanno dovuto assumere una decina di infermieri ma siccome sono in sovrannumero molti di loro drovanno uscire.
Questi ragazzi hanno dato l'anima per assistere chi ha bisogno chiamati quando servivano ,dove servivano  notti ,turni di tre ore come appoggio, in qualsiasi reparto non rinunciando mai perchè i tempi sono duri e loro hanno bisogno per tirare  avanti, per loro e le loro famiglie.
Poi  una telefonata che ti convoca ad una riunione e quando esci  SEI SENZA LAVORO  con mille pensieri per la testa ...il mutuo, i figli , la tua famiglia con un genitore venuto a  mancare da poco, tu che sei l'unico a portare a casa uno stipendio. LA TUA VITA DISTRUTTA IN TRENTA MINUTI."


Basta poco...per morire.

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Commenti

Questo è un valido motivo per abbattere il sistema capitalistico ,non possiamo vivere più con le briciole raccolte al banchetto dei potenti , ........... Non si tratta di comunismo ma di giustizia sociale urgente ed indifferibile
TU CHIAMALA SE VUOI CARITAS! Aiutavano senza sosta i bisognosi e, d'incanto, si sono tramutati in bisognosi; disoccupati nei loro anni d'oro. Oggi perdere l'impiego a 30 anni è come perderlo a 50; un disastro letale.......è come se cadessero le stelle! CARITAS, questa parola fatale che forse ha insegnato solo a scrivere la parola DISOCCUPATO in latino, a questi sfortunati giovani........com'è triste Venezia
Eh certo! Falconi mi meraviglio di te... i soldi pubblici vanno spesi per le cose serie... per una quarantina di agenti in assetto antisommossa in un pigro pomeriggio di novembre, per suffragare strampalate idee politiche, che dopo "solo" settant'anni parlano ANCORA di fascismo... Che amarezza.
CANCELLARE LE REGIONI
La P. O. Caritas, quando la regione ha "imposto" le nuove assunzioni ha fatto presente le conseguenze degli "inevitabili" licenziamenti? Se oltre alla crisi economica e agli imprenditori avidi e senza scrupoli che delocalizzano per desiderio di obesità, adesso a licenziare ci si mettono anche le istituzioni e le associazioni religiose, cosa rimane per evitare i forconi nei culi e non solo esposti alla vista come bandiere? A me pare che gli uomini di potere hanno perso il lume della ragione e della convivenza civile. Continuate a regalare miliardi alle banche, alle cliniche e alle scuole private, agli imprenditori... continuate a far finta di niente su chi evade montagne di euri, sui corrotti e sui corruttori, sulle criminalità organizzate... continuate, continuate, prima o poi arriverà il salato conto da pagare.
Vi sembra giusto ritrovarsi in mezzo ad una strada senza un pre-avviso? Umanamente mi sembra impossibile SINDACALMENTE? Non si poteva ridurre a tutti le ore di lavoro ma continuare a farli lavorare? Io sono convinta che PADRE SERAFINO si stia rivoltando nella tomba. Lui adorava questi ragazzi e avrebbe sicuramente trovato una soluzione. Purtroppo lui non c'è piu e tutto cio che LUI ha fatto adesso viene portato alla deriva da persone che pensano di capire tutto ma che invece non sanno che dietro alla Piccola Opera Caritas C'È TANTO AMORE E UMANITA' CHE TUTTO IL PERSONALE DÀ A CHI È PIÙ DEBOLE ED HA BISOGNO.
Il problema è che ai politici odierni viene chiesto (chi lo fa) una cosa che non hanno. L'umanità. Per una persona anaffettiva licenziare in 30 minuti rappresenta una dose di potere che appena si esaurisce ha bisogno di un'ulteriore dose che assumerà alla prossima porcata che necessariamente deve essere più nefasta della precedente. L'unica arma che si ha è quello di non chiedere loro il lavoro. Togliamogli il potere di umiliare le persone. Non conteranno più nulla.
Pino hai ragione ma in Italia questa tua posizione, che è una posizione politica non passerà mai
Caro Fedro ritengo la posizione più che politica, una posizione umana. Dipende da noi e dal nostro coraggio. I politicanti odierni fanno di tutto per non creare lavoro (basta vedere la desertificazione lavorativa dal mare ai monti della provincia di Teramo e non solo, dove non c'è un obiettivo, un piano industriale, nulla). Quel poco che c'è, non di qualità, soprattutto in tempo di crisi, fanno di tutto affinchè passi da loro. Dalle aziende al singolo cittadino. Ripeto, non permettiamolo considerato il fatto che si perde la dignità ad elemosinarlo per poi essere cestinati in questo modo. Io ho fatto la scelta di non chiedere mai. Sono entrato tardi nel mondo del lavoro. Ho sofferto. Potevo ricoprire altre posizioni, ma non mi interessa. La dignità e la libertà sono cose serie. Non i nostri politici. Un caro saluto.
caro Pino, sono la mamma di uno dei ragazzi licenziati , e ci tengo a precisare che loro non sono andati ad ELEMOSINARE niente nè alla politica nè ad altri . Sono solo delle persone assunte tramite agenzia interinale e per piu di dieci anni a disposizione delle P.O.C. La regione prima ha ridotto i fondi per i disabili costringendo i responsabili a chiedere aiuto ai genitori , ed ora ad assumere infermieri.Ora chi paga le conseguenze di queste decisioni? I PIÙ DEBOLI E CHI CON TANTO AMORE SI DEDICAVA A LORO.
Se ancora in vita Padre Serafino questo sarebbe accaduto? Sono certo di no. Per un semplice motivo. Prevaleva l'umanità. Non casualmente come Lei afferma a pagarne le conseguenze saranno I PIÙ DEBOLI E CHI CON TANTO AMORE SI DEDICAVA A LORO, appunto perchè sicuramente persone sensibili. Stendiamo un velo pietoso sulle agenzie interinali. Ci fanno credere che passando da loro c'è meritocrazia. Non è così. Soprattutto quando si tratta di fondi pubblici che prevedono occupazione dietro c'è sempre il politico che muove i fili. Si viene trattati come valigie. Davanti la parola SENSIBILITA' la politica si fa una grassa risata. Mi creda, sono vicino a Lei. Questa crisi lascerà il segno non solo economico. Speriamo solo che spazzi via questa gentaglia. Dipende da noi. Un abbraccio.