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La UIL in ansia per gli assessori Febbo e Carpineta

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Alfonso Antonio Di Giammartino, segretario provinciale Uil di Teramo, è preoccupato per i 350 dipendenti regionali degli enti disciolti.
ARSSA, APTR, ABRUZZO LAVORO,
Di Giammartino e Matè si dichiarono pronti a un tavolo di confronto aperto e franco, con la Regione Abruzzo, in modo da evitare confusione e ritardi negli adempimenti amministrativi, se gli stessi non fossero stati espressi dalla volontà degli uffici regionali.
In sintesi e come esempio, l'adempimento di un preciso dovere: la rideterminazione della “Pianta Organica”, nella quale ricomprendere i lavoratori degli enti remoti, ovvero soppressi, che ne hanno diritto.  
E ciò anche per colmare le incertezze operative ed organizzative lamentate, le quali, oltre a rappresentare un effettivo vulnus funzionale di carattere generale, stanno arrecando una serie di disagi ai dipendenti regionali, che si sono visti ledere i diritti soggettivi, a tutto danno dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi istituzionali da erogare a favore della collettività amministrata.

Vi ricordiamo che il fulco della legislazione tutela i diritti dei dipendenti ...
relativi al rapporto di lavoro con le posizione da occuparsi, le funzioni da esercitarsi e le mansioni attribuite, in stretta correlazione allo schema organizzatorio dato dal regolamento dei servizi e degli uffici, con annessa dotazione organica;
-la data di inizio del rapporto di lavoro e la sua eventuale durata;
-la tipologia del rapporto di lavoro se a tempo pieno o a tempo parziale, con  specificazione in quest'ultimo caso dell'articolazione dell'orario di lavoro assegnata;
-la categoria di inquadramento professionale;
-il livello retributivo iniziale;
-l'anzianità di servizio maturata, semmai maturata;
-il profilo professionale, la eventuale posizione lavorativa di assunzione e le corrispondenti funzioni;
-l'unità organizzativa di prima assegnazione;
-la sede dell'attività lavorativa.

"Senza contare-scrive la Uil regionale in concerto con la provinciale di Teramo-che la sottoscrizione di un nuovo contratto individuale di lavoro, in quanto atto dovuto da parte del datore di lavoro, e comunque elemento imprescindibile ai fini dell'accesso al lavoro all'interno della Pubblica Amministrazione, assume i caratteri essenziali e non derogabili ai fini dell'instaurazione del rapporto   lavorativo, e ciò in ossequio all'art. 35, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001, il quale dispone che l'assunzione del dipendente pubblico avviene mediante contratto individuale di lavoro, per la cui stipula è richiesta la forma scritta".

Senza contare, a detta Uil, che vi sono oltre 80 dirigenti della Regione Abruzzo, in forte dubbio di esubero.
 
La normativa in caso di inadempienza prevede una sanzione elevata, che nel caso dei 350 dipendenti, dei 700 giorni, dei 30 euro al giorno, dei 1600 euro a dipendente, potrebbe sfiorare i sei milioni di euro.
Di Giammartino e Matè, avvertono in puro stile collaborativo gli assessori Febbo e Carpineta, prima che la diffida diventi oggetto, soggetto e attore legale.

Si ritroveranno sulla via per Damasco?



 

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Commenti

Articolo chiaro e con la giusta sottile ironia. Non sapevo dei dirigenti e qui si apre un'ottima discussione.
Mentre discutete io sono al collasso, io sono al limite di una vita che non mi piace più. La conoscete al disperazione, ecco sono disperatamente povero e depresso. Divorziato e ora disciolto. Mangio alla Caritas e non aggiungo altro. Aiutateci.