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Le famiglie dei disabili pronte alla protesta contro la Regione Abruzzo

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il motivo della protesta è l'introduzione della quota di compartecipazione a carica dell'utente o del Comune di residenza per le prestazioni riabilitative in regime semiresidenziale.
Avete presente il centro iperbarico e la fondazione Anffas?
Ecco è uno dei tanti esempi.
Tanti in Abruzzo.
Tutti con lo stesso problema.
Ecco le famiglie dei ragazzi che ogni giorno lottano per avere dalla vita un sorriso, un miglioramento, un altro sorriso, un passo in avanti e un'altra luce, dovranno dal 1 Ottobre versare una quota per il diritto alla salute e alle cure dei loro figli o assistiti.

Il decreto n. 92/2014 è stato firmato dal Commissario alla Sanità della Regione Abruzzo e Governatore, Luciano D'Alfonso.
Le famiglie sono state avvisate da una lettera.
"Il tutto è apparso improvvisato per la ristrettezza dei tempi intercossi tra la data di pubblicazione del decreto 12/09/2014 e la sua introduzione 1/10/2014....
Non vi è stata neanche l'auspicabile condivisione con le parti interessate (strutture riabilitative e associazioni di categoria)".
Si legge nella missiva.

Che succederà?
Dal 1 Ottobre se le famiglie non potranno versare le quote di compartecipazione, se i comuni non potranno garantire le quote di compartecipazione, i disabili dovranno rinunciare a sperare?
Non potranno lottare per la propria vita?
Nascerà un comitato formato dai genitori dei ragazzi e comunque tutori degli utenti.
I due Punti e il suo mondo saranno a fianco dei pazienti...in una nuova lotta per proteggere il diritto alla salute.

Art 32
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

...questa Costituzione pettegola....

...fino in fondo...con voi. 

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Commenti

ecco, anche qua avrei molto da dire... Ma non voglio apparire la solita rompiscatole o la sfigata della situazione, il punto è che ci diventi per forza, quando i meccanismi si inceppano e diventano mal funzionanti chi ne paga le conseguenze è il povero cittadino... E se sei obbligato per forza di cose a frequentare ospedali o centri o tutto quello che ruota intorno alla sanità pubblica abruzzese.. Bhe... Si potrebbe scrivere un libro di denunce.
Enzo D'ignazio 17 settembre alle ore 17.50 · . Vorrei chiedere al Governatore D'Alfonso perché, nella sua qualità di commissario alla sanita regionale, ha emanato un decreto che dal 1 ottobre p.v. costringerà di fatto, molti malati cronici abruzzesi a non poter accedere alle cure riabilitative per via del 30% di aumento del ticket sulle prestazioni riabilitative? Mi piaceMi piace · · Condividi Enzo D'ignazio Scrivi un commento... .. Enzo D'ignazio 17 settembre alle ore 7.48 · . Credo che proporre il pagamento del ticket per la riabilitazione ai malati cronici sia una stoltezza! Questa è una scelta di chi non ha familiari malati e di chi gode di tranquillità economica personale come è il caso del Governatore d'Abruzzo. Non mi piace piùNon mi piace più · · Condividi Ti piace. . Enzo D'ignazio da oggi inizia il mio impegno personale per sconfiggere questo decreto della Giunta D'Alfonsiana e, inoltre, per evitare che questa mentalità retrograda, che preferisce colpire le classi più indifese della nostra società, si affermi in Abruzzo! 17 settembre alle ore 7.56 · Mi piace
Caro Presidente della Regione Luciano D'Alfonso, lei che è persona sensibile, ma perché non pensa ad abbassare gli stipendi ai dirigenti? È più giusto limare dove c'è sostanza o dove ormai nn è rimasto più nulla, neanche lo stretto necessario per la sopravvivenza? Adesso basta, noi cittadini siamo stanchi, e mi permetto di dire anche fortemente adirati, che i tagli e le penalizzazioni siano tutti a nostro carico, che ormai abbiamo anche difficoltà di accesso alle cure, garantite invece per Costituzione. Propongo di scendere in piazza e Codice Civile alla mano farne un grande falò: emulare cioè ciò che le Istituzioni stanno facendo dei principi cui la Costituzione è ispirata. Le leggi che dovevano essere a tutela del cittadino, soprattutto di quello più bisognoso, ormai sono solo a tutela della casta ed atte a preservare i suoi privilegi. E mi permetto di proporre anche una nuova norma: che gli esponenti della casta, ovvero tutti quelli che ricoprano ruoli dirigenziali e soprattutto i nostri amministratori e governanti, in caso di loro cura debbano recarsi obbligatoriamente ed unicamente presso le strutture pubbliche della propria provincia, oggigiorno bersaglio di tagli indiscriminati. Vietato cure a pagamento nei migliori Centri a livello nazionale ed oltre. Grata di un cenno di riscontro, la saluto cordialmente.
Chiodi e D'Alfonso per me pari sono: i democristiani di oggi hanno ereditato il peggio dei democristiani di ieri.
ovviamente, l'attuazione della norma sarà procrastinata con un colpo di sorpresa, in veritá pronto da mesi.. paolucci &co sanno che per trasformare un diritto in un favore politico devono prima renderlo fuori lea. ma il presidente commissario non é così ingenuo... chi sará mai il consigliere-suggeritore occulto dell'assessore che lo induce a vessare i poveri e gli indifesi per fare cassa? queste risorse a chi/cosa servono? chi impone/consiglia/decide la politica economia nella sanitá abruzzese?
Sono d'accordo con lei signor Enzo D'Ignazio. E' una vergogna penalizzare i deboli e i poveri per non disturbare i potenti e i ricchi. D'Alfonso lo dovrà capire. Purtroppo non lo comprese Chiodi quando da Sindaco di Teramo tolse le agevolazioni sulle tasse comunali alle onlus e alle cooperative sociali per raccattare sangue dalle rape. Una sensibilità sociale che non fu riconquistata successivamente quando la sua Giunta regionale decise di appioppare agli abruzzesi un bel tiket sanitario di 10 euro, non esentando i redditi bassi che in molti casi hanno rinunciato alle cure. Non ho notato manco con Brucchi una particolare attenzione alle fasce deboli quando recentemente ha deciso di spostare il 30% della tassa sulle seconde case dai proprietari agli inquilini. Quando è sembrato che non fosse lui il sindaco degli inquilini teramani disabili che hanno lungamente protestato da prigionieri in casa per la mancanza di un ascensore. "Questa mentalità retrograda" è già da tempo fortemente radicata fra i politicanti abruzzesi dai nomi "altitonanti". Bisognerebbe solo estirparla insieme alla politica asservita. Insieme alle larghe intese di lor signori che si intendono solo per metterla nel deretano ai soliti fessi. Dico bene o dico sbaglio? PS La quota di compartecipazione è a carico dell'utente o del comune. Se D'Alfonso rimanesse sordo ai sacrosanti richiami all'equità, potrebbe essere l'amministrazione comunale a dimostrare una diversa sensibilità. Vale a dire... campa cavallo che l'erba cresce.
Petizione contro il decreto 92 2014 Abruzzo a sfavore dei disabili: https://www.facebook.com/disabiliabruzzo Iscrivetevi e invitate tutti i vostri amici. Solo l'unione di tante persone potrà mettere a tacere questo ASSURDO PROVVEDIMENTO.
CUOR DI PIETRA, anzi SENZA CUORE, ovvero PAOLUCCI, giovane, di sinistra e assessore regionale alla programmazione sanitaria e alle politiche del " benessere..." che sembra proprio che nulla abbia detto e nulla abbia fatto per contrastare il famigerato e tristissimo decreto 92/14, emesso a bruciapelo! Eppure la SINISTRA dovrebbe essere, caro assessore, il bunker, l'edificio in cemento armato dei diritti; il faro alogeno puntato sulla solitudine degli invisibili disabili, delle invisibili loro famiglie, che a tutto hanno rinunziato. Chi lo conosce bene mi assicura, tuttavia, che il giovane assessore di sinistra è reputato e lui stesso si reputa persona generosa..........forse perché le sue mete e le sue "deleghe" sono confuse ! ......com'è triste Venezia
@aznavour...la sinistra e' morta da tempo immemore. Ora chi si prendera' cura dei piu' deboli ? Chi di immolera' per i diritti degli "ultimi" ? La politica e' sopratutto questo. Fatevi eleggere con questo "ideale". Altrimenti trovatevi un hobby che vi appaga...