La premessa è una forma di educazione. Massimo rispetto per il senatore Franco Marini e la sua storia di sindacalista e politico.
Le parole sono importanti. I suoi 80anni sono un' enciclopedia.
Ho seguito il PD per cinque anni. Congressi, pochi, riunioni e interviste tante.
Ho ascoltato i giovani che presenteranno due nomi nelle primarie. Raffaella D'Elpidio, consigliera di Roseto e un uomo che potrebbe sparigliare i giochi di Ginoble e Verticelli. Fuori dalle primarie per le nuove regole, Mastromauro, Di Marco, Ruffini, Di Luca.
Intanto Marini e Fioroni vi rappresenteranno al Parlamento. Anche Rosy Bindi.
Il nuovo che avanza sa di naftalina politica. Di credenza immobile. Di un tabù ancestrale.
Paolucci e Verrocchio sono due ritratti di Dorian Gray. In realtà hanno la stessa età del senatore Marini e sono lontani dalle forze nuove del partito Democratico.
Immobili tra i mobili... in un finto trasloco di idee.
Sono due funzionari di partito. Due meri esecutori. Due stipendiati.
Io voterò i giovani perdenti perchè hanno l'amore, la fantasia, il disinteresse, la fame, la forza, la precarietà e il coraggio. Ne saremo tanti.
Il resto non fa la differenza perchè è omologato a un apparato che sa di antico regime.
La politica delle dentiere.
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