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La Tercas è un caso nazionale...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Due comunicati stampa.
Il primo della Cisl, il secondo della Cgil.
Nessuno dei due racconta la verità di una Tercas al centro di un caso di riciclaggio e di Mafia.
Una vera e propria associazione a delinquere di pochi a far da fuoco amico i tanti...
Impiegati e dirigenti contro impiegati e dirigenti.
Vittime i clienti.
Vittime gli impiegati onesti.
Presto con l'apertura del filone San Marino si saprà tanto...
Io ne sono convinto e continuerò ad indagare in questo senso.

La comunicazione della Cisl è incredibile.
Il sapore amaro, lontano parente del senso sindacale, che lascia interdetti, in pausa di riflessione, di studio, di autogestione del proprio se, dell'etica e della morale del lavoratore.
Un paragone fuori luogo, comune, provincia, regione e religione.

L'invettiva della Cisl regionale del settore banca, paragona il licenziamento dell'ex capo del personale, ( la Procura di Roma dovrebbe interrogarlo) per il quale è stato usata la scusa della legge Fornero, mortificata con la condotta del management basata sulle ore di straordinario, promozioni e i famosi ad personam, con i licenziamenti degli impiegati per giusta causa (infedeltà aziendale in questo caso) e collegati all'inchiesta Tercas della Procura di Roma.

Ovviamente i lavoratori  impugneranno il licenziamento davanti al Giudice del Lavoro e avranno la possibilità di dimostrare la loro completa estraneità ai fatti.
Rimane comunque il principio di una valutazionae volutamente parziale.

La Cgil parla di un caso nazionale.
Chiede Trasparenza, legalità ed etica.
Seri quesiti.
Perchè fino a ieri talune siglie sindacali appoggiavano la Governance?
Perchè non si ricordano ai lavoratori e alle lavoratrici chi ha firmato lo scellerato accordo del 14/08/2012?
Che cosa ha portato ai fini aziendali?

Una lotta sindacale?
Intestina come i fermenti lattici dei dirigenti.
Un chiaro scollamento tra chi ha condiviso la Governance aziendale e ha subito un improvviso risveglio dal letargo delle rivendicazioni e chi, la Cgil, ha quasi sempre sottolineato le storture dirigenziali.

In Tercas è mancato tutto.
Presidente, revisori, sindaci, cda, management e sindacati.
Sigle come scatole cinesi.

In Tercas non c'è stato il cuore, la solidarietà, il senso di appartenenza.
Le palle...
Il tutto è insindacabile....

 

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Commenti

È QUASI PRIMAVERA TORNANO LE RONDINI,SI VESTONO GLI ALBERI, tutto si risveglia, anche i sindacati della nostra banca, dopo un lungo letargo danno segni di risveglio! Sembrano indignati contro se stessi ma pronti a recitare tutte le parti in commedia. Forse sarebbe opportuno cominciare ad interagire responsabilmente con la direzione, cominciare a darsi " una mossa"ed a riflettere, anche su i costi della nostra banca, su i costi del personale (art.18 del CCNL) - straordinari, assunzioni, contratti di solidarietà, mobilità; perché l'alternativa potrebbe essere il LICENZIAMENTO di qualcuno!......e poi sig. Sindacato non sei un po incazzato con quei galantuomini che sono stati capaci di distruggere oltre 70 anni di storia della nostra banca? .....sveglia e coraggio please! Nunc coepi (ora incominciamo)....con il sudore di tutti
Caro Falconi, scusa ma sembra un articolo destinato solo al personale della Tercas. Puoi farci capire qualcosa anche a noi "esterni" ma ugualmente interessati?
Penso che per ora possa bastare questo sputare veleno su tutti. Per me lavorare in Tercas significa ancora far parte di una"famiglia" in cui ogni giorno, con tanti bravi colleghi, si cerca di fare quanto possibile per recuperare la fiducia di tutti con la massima disponibilità e serietà possibili. La giustizia farà il suo corso, non ti preoccupare, entro la fine dell'estate torneremo ad essere competitivi, anche se forse questo a qualcuno darà molto fastidio. Basta fare terrorismo, ricominciamo a costruire qualcosa con la massima serenità e trasparenza possibili. Tieni conto inoltre che quello che è accaduto da noi si è verificato in molti altri istituti ben più grandi senza causare la fuga della clientela che si è verificata nella nostra realtà, secondo te perché ? Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro i quali sono rimasti vicini al nostro Istituto ed ogni giorno ci danno la forza per andare avanti.

Asterix, l'articolo era basato su due comunicati per gli impiegati Tercas. La tua impressione era giusta.

"In Tercas non c'è stato il cuore, la solidarietà, il senso di appartenenza. Le palle... " E al Ruzzo invece si? Buona parte dell'articolo potrebbe essere copia e incolla con sostituzione delle parola Tercas con Ruzzo. Pochi tasti da pigiare e il pezzo è bello e pronto. Ma su quel versante non ci sono più approfondimenti, tutto sembra "normalizzato". Per molto tempo Giancarlo ha incalzato i vertici del Ruzzo ponendo una serie di interrogativi su questioni di vitale importanza (vicende riguardanti il personale, manutenzioni, criteri di pagamento alle ditte, equità nel perseguire i condomini morosi, indebitamento della società, vicende transfrontaliere ecc.), che non sembra abbiano avuto alcun seguito concreto. Le ultime tracce riguardano una delibera dell'Autorità che approva gli aumenti delle tariffe del Ruzzo: 5 + 5 %.....! E vissero felici e contenti!
Che delusione!!