Carta intestata de "Il Presidente della Regione"...e poi di getto Carissimo/a (sarebbe stato più gentile iniziare al femminile) dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, il Commissario di Banca D'Italia e aver interlocuito approfonditamente con le eprsone fisiche della nuova proprieta bancaria, avverto una incontenibile esigenza di incontrare Te, congiuntamente a Tutti i tuoi colleghi, in quanto espressione di quella " risorsa umana lavoro", che costituisce grande parte del successo o dell'insuccesso di una situazione storica, che ha saputo fare credito e che noi dobbiamo trovare il modo di concorrere a riabilitare.
L'incontro è stato fissato per il giorno 27 Agosto alle ore 18,30 presso l'Hotel Villa Fiorita di Giulianova.
Alla luce di questo pensiero introduttivo ti prego di accettare questa convocazione rispettosa per farmi conoscere il Tuo punto di vista con l'intento di riuscire a supportare nel miglior modo possibile questa stagione difficile della tradizione bancaria teramana e pescarese e, in quanto tale, ancora potenzialmente abruzzese.
Il Governatore D'Alfonso chiude la missiva accorata con molta vicinanza.
Un bel gesto che sembrerebbe non apprezzato dai sindacati.
Noi che conosciamo alcune sfaccettature del mondo Tercas-Caripe, noi che consociamo l'alta qualità dei dipendenti Tercas Caripe, noi con i fazzoletti in mano...no scusate con le azioni in mano come un cerino.
Noi ci saremmo aspettati la stessa lettera a tutti gli azionisti Tercas-Caripe e a tutti coloro che hanno acquistato i pronto contro termine e a tutti coloro che non hanno avuto accesso al credito e a tutti i responsabili.
Sarebbe stato bello leggere di un Governatore che attacca i poteri forti che hanno Governato la prima banca abruzzese.
Sarebbe stato bello...per
...poi svegliarci tutti sudati.
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