La situazione che si è venuta a creare in merito alla gestione degli impianti di risalita dei Prati di Tivo è assolutamente grottesca.
A fronte di un impegno poderoso di Regione e Provincia, già in maniera bipartisan a partire dalle precedenti legislature, si deve tragicamente registrare un disinteresse, se non addirittura un inspiegabile ostruzionismo, da parte dei Comuni interessati.
E' bene ricordare a tutti che Regione e Provincia hanno creato le condizioni per un investimento di ben tredici milioni di euro nel Comune di Pietracamela.
Il finanziamento per mezzo dei FAS si sta perfezionando in questi giorni, ma il precedente Consiglio Provinciale dovette, a suo rischio e pericolo, adottare una delibera a garanzia del prestito, successivamente asseverata dall'attuale Giunta provinciale.
Altrettanto poderoso è stato l'impegno degli amministratori, presenti e passati, della Gran Sasso Teramano S.p.A. che sono riusciti, in questi anni, a garantire la gestione degli impianti, assumendosi oneri finanziari assai gravosi a causa del ritardo dei FAS.
Da ultimo la Sangritana - quindi la Regione - ha assicurato una gestione efficiente degli impianti, riportando perdite negli ultimi tre anni - che ammontano a circa seicentomila euro - e investendo per ulteriori quattrocentomila euro in macchinari, attrezzature e strutture per ampliare l'offerta di intrattenimento e promuovere tutta l'area del Gran Sasso.
A fronte di tutto ciò, il Comune di Pietracamela non ha mai collaborato alla soluzione delle numerose difficoltà incontrate in questo problematico percorso, anzi, sembra quasi, addirittura, che i cavilli burocratici sollevati dal Comune di Isola del Gran Sasso siano stati suggeriti paradossalmente proprio dal Comune di Pietracamela che, al contrario, dovrebbe essere la prima parte attiva impegnata a risolvere le criticità, visto che gli atti autorizzativi e concessori, eventualmente irregolari, sono stati da esso rilasciati.
A questo punto è doveroso porre una domanda: il Comune di Pietracamela è realmente interessato al funzionamento degli impianti dei Prati di Tivo? Se la risposta, deducibile dai comportamenti, è negativa, è necessario che anche le altre istituzioni riflettano sull'opportunità di interrompere questo percorso e di chiudere, per la prossima stagione invernale, il funzionamento della nuova funivia e di tutti gli impianti di risalita.
Sarebbe una decisione severa, che vanificherebbe gli impegni, le fatiche e gli investimenti finora fatti, ma sarà inevitabile per far sì che il Comune esca allo scoperto e si assuma le responsabilità sulle scelte che riguardano il suo territorio.
Sen. Paolo Tancredi
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Condivido il pensiero del Senatore Tancredi non per appartenenza politica ma per la preoccupazione sociale. E' arrivato il momento della chiarezza e delle assunzioni di responsabilità. Il turismo e' una possibilità di sviluppo e condivisione futura. La montagna ha trovato sana progettualità in ogni regione e in gran parte dell'Abruzzo, mentre dalle nostre parti non si è riusciti a costruire un valido sistema pubblico privato. Ora basta. Aiutiamo i nostri ragazzi a non abbandonare questi meravigliosi posti. La Montagna non deve essere intesa come un posto da cui fuggire, ma come luogo di ospitalità e lavoro.