Una storia paradossale.
Una storia pericolosa.
Una storia che per mancanza di un punto nascita ad Atri poteva avere un altro finale.
Una storia che i numeri della Lorenzin, Paolucci, D'Alfonso e compagnia tagliando non potevano prevedere.
Quando si parla di territorio, orografia, statistica, casualità, fato, la politica è spiazzata.
Una donna di Atri che vive a Pineto.
Una donna di Atri che vive a Pineto, ricoverata a Pescara, perchè le contrazioni seppur deboli, annunciavano una bella bambina in arrivo.
Una donna di Atri che vive a Pineto, ricoverata a Pescara perchè le contrazioni seppur deboli, annunciavano una bella bambina in arrivo, dimessa subito dopo, perchè non c'era posto e poi, in fondo, non era così imminente la nascita.
La stessa donna ricoverata poche ore dopo, il giorno successivo verso le 14, all'ospedale di Atri.
Un reparto riaperto per urgenza con l'immediato arrivo di due ginecologi, i dott. Malvezzi e Pensieri.
Ecco l'Abruzzo dei punti nascita chiusi.
Benvenuta Noemi.
Nata alle 16 e 55 in un reparto chiuso.
Perdonaci.
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Commenti
FRanco nessuna smentita.
Evito provvedimenti a carico di operatori sanitari.
Una questione di stile.
Fa il bravo, vai a giocare con qualcun altro.