Lo sportello magico delle visure camerali.
Cinque anni di faldoni studiati dagli investigatori della Guardia di Finanza di Teramo.
2011/2016.
Ottantaseimila euro di soldi pubblici derivati dagli annulli delle visure camerali.
L'accusa è di peculato aggravato dal danno patrimoniale di rilevante gravità.
Il dipendente era addetto allo sportello anagrafico della Camera di Commercio.
Le operazioni annullate garantivano una costante somma che l'impiegato avrebbe sottratto all'ente pubblico.
Chi doveva controllare?
Chi non si è insospettito del numero di risme di carte consumato e delle operazioni non andate a buon fine?
Le indagini della Guardia di Finanza di Teramo, coordinate dal pm Andrea De Feis, dimostrerebbero la sottrazione di soldi pubblici e potrebbero aver avviato anche una informativa interna all'ente, per chiarire le oggettive responsabilità dirigenziali.
Il Tribunale avrà l'ultima parola.
Elisa Leuzzo per il Tgsei.
Commenta
Commenti