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Chieti-Ater: Sfratto esecutivo per un cardiopatico e la sua famiglia...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Professionalità e sensibilità.
Il messaggio dell'avvocato Luigi Licursi questa mattina è stato sintetico e perentorio nella sua urgenza.
Chieti.
Zona di via Amiterno, palazzi ater, al sesto piano, abita la famiglia di Giuseppe Falcone.
Cardiopatico e disoccupato.
Sua moglie non lavora, anzi, lavora saltuariamente come signora delle pulizie.
Giuseppe è un cardiopatico.
Ha come compagno di vita e per la vita un cardioverter o defibrillatore.
Giuseppe ha una pensione più bassa del minimo.
Sono 250 euro al mese, più o meno, forse meno e deve far fronte all'esigenze dei figli minori, del nipotino e di sua moglie.
Deve pagare l'affitto di casa e il condominio.
Deve pagare le bollette e il cibo.
Deve pagare il vestiario e il futuro della sua famiglia.
In totale un debito con l'Ater di Chieti di 3700 euro.
Sfratto esecutivo.
Oggi è stato salvato da una parente che gli ha prestato 500 euro ma domani il problema tornerà a bussare alla porta.
Non può lavorare ma continua a cercare un lavoro che non lo condanni a morire.
Il battito del suo cuore è il suo unico stile di vita.
L'Avvocato Licursi si sta occupando di tutto ma questa famiglia come molte altre del nostro Abruzzo non può essere lasciata sola.
 

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Commenti

Non riesco a capacitarmi di come possano accadere queste cose in un paese civile. Una pubblica amministrazione alla stregua di uno strozzino, di un usuraio, di un esattore della criminalità, alla pari di un privato che come unico obiettivo ha il profitto e l'interesse personale? Se l'Ater di Chieti, che in ogni caso rappresenta lo Stato, fosse in possesso delle informazioni riportate nell'articolo, non potrebbe a mio parere mandare sulla strada una famiglia che ha il diritto di essere aiutata dallo stesso Stato. La nostra Costituzione lo impedirebbe, se la politica e i suoi amministratori pubblici tenessero ancora conto della Costituzione. I sindacati degli inquilini senza tessera esistono?... Renzi e il suo governo hanno fatto un regalo agli inquilini delle case popolari, centinaia di euro a ogni nucleo famigliare. Sono stati esclusi dal contributo i redditi più alti, ma anche gli inquilini senza reddito che non ne avevano evidentemente bisogno. Come gli 80 euro al mese a chi uno stipendio ce l'ha, e manco un euro per chi un euro non lo ha. La Costituzione indica la progressività della tassazione e chi più possiede, di più dovrebbe dare. Il governo toglie le tasse anche ai proprietari milionari delle prime ville, e con le "sue" Ater pretende di fare cassa sfrattando nullatenenti e cardiopatici? D'istinto mi verrebbe di chiamare il 112 o il 113. In un paese civile sarebbe sufficiente per risolvere il problema.
Cosa dire, la legge è la legge, gli immigranti irregolari sono la legge, lui povero italiano ......
@OPA, leggendo il tuo commento mi torna in mente che i cani umanoidi moccicano gli stracciati e non i loro zezzi padroni.