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Teramo: Lo scandalo della Chiesa a Pagamento...

3 minuti

Caro Giancarlo Falconi, spettabile redazione,

sono una  guida turistica, regolarmente iscritta all'albo regionale, emetto fattura e ho attiva un'assicurazione (che è obbligatoria per svolgere questa professione). Ti scrivo questa lettera, in forma anonima, per riportare l'attenzione su fatti spiacevoli che ostacolano noi guide abruzzesi, che svolgiamo questo lavoro con molte difficoltà rispetto ad altre regioni d'Italia, ma soprattutto lo sviluppo del territorio. 
Ti riporto lo sfogo che una guida autorizzata ha rivolto ai colleghi italiani; in sostanza le è stato negato l'accesso all'abbazia di Santa Maria di Propezzano.

 "Santa Maria in Propezzano: che vergogna!  Chiude le porte alle guide a ai turisti.   Domani dovrei portare un gruppo. Ed il parroco mi obbliga a prendere la sua guida e a pagarla perché altrimenti non mi apre la chiesa. Gli dico che io sono una guida abilitata e che mai mi hanno chiuso una chiesa in Abruzzo. Abbiamo bisogno di soldi, mi risponde lui, per aggiustare la chiesa. Abbiamo fatto sempre una bella offerta quando siamo andati, rispondo io. Non basta, dice lui. Dopo molto discutere cede e mi autorizza a fare io la spiegazione. Se prendevo la sua guida, alla fine della visita, mi rilasciava la fattura? Perché io le faccio, le fatture...   Chiamo il custode: se vuoi che ti vengo ad aprire mi devi dare 1 euro a persona altrimenti, siccome ho degli impegni, non vengo... io rispondo: perché? C'è stata qualche volta che non ti ho lasciato la mancia?... Voglio 1 euro a persona.... ho telefonato a Don ------, sapete cosa mi ha detto? Il custode fa quello che vuole.  
Il custode mi rilascerà la ricevuta per la mancia così me la scarico?  Sapete cosa dico io a voi due? Che domani a Santa Maria in Propezzano il gruppo non lo porto più. Ce ne andremo a Roseto a mangiare un bel gelato. Ha vinto il peccato di gola davanti a queste imposizioni religiose..
. "

Ora, alla luce di questa ennesimo avvenimento spiacevole preciso alcune cose :

1 l'ingresso alle chiese, per il concordato tra Stato italiano e Vaticano, deve essere assicurato, previa richiesta fatta in anticipo e a meno che il monumento non sia inagibile.

2 la guida proposta dal don per l'Abbazia di Santa Maria di Propezzano è abusiva, in quanto non iscritta all'albo regionale. Oltre a non emettere ricevuta, per le attuali normative regionali la signorina è suscettibile di denuncia per svolgimento abusivo della professione di guida turistica.

3 non è  vero che il tetto della chiesa è pericolante come più volte ha affermato  il parroco.

4 il parroco impone queste cose in quanto amministratore della parrocchia, senza tener conto delle aperture del vescovo di Teramo al turismo religioso, ne' delle direttive dell'ufficio dei beni culturali.

5 Visto che a suo dire ha necessità il parroco, se volesse, potrebbe far pagare il biglietto d'ingresso all'abbazia, ma denunciando l'introito...

6 Se si chiede un'offerta liberare non si può imporre un prezzo minimo o richiedere una precisa tariffa.

 7 oltre a non aver ricevuto una quasi sicura offerta da parte dei turisti,i fatti sopra descritti hanno provocato un mancato introito alle attività della zona
Visti i problemi creati dalla logica miope ed ottusa sopra illustrata i turisti hanno scelto di non andare più a Santa Maria di Propezzano, ne' quindi si sono fermati in un ristorante della zona per il pranzo, ne' in un bar a prendere un caffè od un gelato.

Lettera Firmata

 

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Commenti

Leggendo la cronaca di questo grottesco episodio mi stavo chiedendo quanto di cristiano ci sia in questi comportamenti...
Questa"mafia" ecclesiale esiste da sempre non solo per funzioni e cerimonie ma anche per i certificati .....c'è un tariffario! Per i più bravi fai un'offerta x i più esigenti ti adegui.
Domanda: È un episodio isolato ? 1) Se si il parrocco e la sua guida vanno rimproverati 2) Se no Il Vescovo deve stare più a contatto con le periferie e queste situazioni vanno controllate
Mi dispiace molto per la Signora, si legge e si percepisce la sua frustrazione. Purtroppo, non basta un papa che parla come Pertini, a cambiare quello che la chiesa cattolica è e rappresenta. Un grosso, grasso e sporco giro di affari. La fede, non c'entra nulla. Io proporrei di denunciare il don alla Guardia di Finanza, magari si spaventa un pò. Poi sti preti...sempre a chiedere soldi....ma checcazzo. Non pagano tasse, non pagano i servizi non pagano l'affitto, non pagano niente....ed hanno sempre bisogno di soldi.... Che tristezza Saluti
mi sono sposata a santa maria di Propezzano nel 1976........e gia' allora "si pagava" PROFUMATAMENTE " e,solo,per avere una decina di sedie;perche' il prete me lo portavo da Teramo...... che dire??
Questo è l'esempio classico del problema dell'accoglienza turistica. E' un problema molto complesso che merita un discorso lungo. In Abruzzo mancano infrastrutture? O posti incantevoli da visitare? O il problema è legato ai vari soggetti istituzionali (chiesa compresa) che non sanno far funzionare l'impresa turistica? A questo si aggiunge il silenzio degli operatori econ0mici e non solo. Avete mai sentito una protesta "di qualità" di albergatori o ristoratori? Avete mai visto o letto un serio piano marketing nelle nostre zone? Tanto ci sono gli assurdi fondi regionali o comunitari distribuiti a pioggia per ristrutturare alberghi ecc. Oppure i fondi in caso di calamità naturale (se non nevica (!) o se piove troppo(!) o se fa troppo caldo (!) ecc. A patto che gli operatori non facciano casino. Infatti tutti "zitti e magna". Alzano la voce solo per ottenere sempre più soldi (che a volte non spettano). Comunque noto che le cose migliorano. Nella fattispecie dell'articolo, anni fa, prima si pagava la vecchietta e solo dopo si aveva le chiavi della chiesa. Oggi c'è a disposizione un giuda! Scusate, una guida! Comunque solidarietà alla guida che ha segnalato. Solo chi opera in questo settore sa quante figuracce o mortificazioni raccoglie davanti alle facce attonite dei turisti che probabilmente non vedremo più. In questo caso di Eccellenza c'è solo il Vescovo. Esiste? Interverrà?
Io li porterei in un bel Sexy Shop e poi manderei le foto al Vescovo chiedendogli cosa ne pensa di queste sue brave pecorelle...............
[...]Quando venne "Sia Lodato Gesù Cristo".... il pollo non si è più visto" [...]
QUESTO NON È UNO SCANDALO ! Le nostre chiese, compresa quella di Santa Maria di Propezzan,sono dei veri gioielli d'arte.. Timidamente ritengo giusto che venga richiesto un ticket d'ingresso per una visita turistica, anche perché le spese legate alla conservazione, al restauro e alla custodia sono ingenti. Forse il problema si potrebbe risolvere consegnando ai visitatori strumenti audio per illustrare la storia,le opere d'arte e magari dispensando anche un po di catechismo, con l'aiuto di volenterosi volontari della comunità, forniti di media cultura e......previo appuntamento! Tuttavia non mi sembra scandalosa "l'offerta" di un euro a persona per aprire la chiesa, per accendere le luci e mantenerla pulita per la prossima visita. "Offerta" che la pregiata guida autorizzata,che fattura regolarmente, dovrebbe elargire di buon grado, senza troppo scandalizzarsi atteso che il sottoscritto qualche tempo fa, per visitare il duomo di San Geminiano ha " offerto" € 3,50 per persona....Sans souci
@Aznavour, al punto 5 della lettera-denuncia, la guida prende in considerazione la soluzione Ticket, però giustamente gradirebbe maggiore trasparenza amministrativa. Il quadro delineato, in particolare relativamente alla "libertà contrattuale" che il Parroco riconoscerebbe alla custode-pseudoguidaabusiva è triste e sconfortante, sotto tutti i punti di vista.
Ricordo il monito di papa Francesco ai pastori d’anime: “preti e suore siano liberi da idolatria e denaro“. Ma don… di Santa Maria in Propezzano tira dritto: nessun timore, della sua iniziativa. Ne è al corrente anche il vescovo di Teramo. E da lui non è arrivata nessuna parola di rimprovero. Quanta magnanimità ..quanta generosità...a finire la protesta e mandare al Papa una lettera lesta, lesta. Che Papa Francesco porga le sue scuse con la promessa...che mai permetterà che ciò si ripeta.. usando la forza più indefessa.
@ aznavour Per fare la professione di guida turistica bisogna essere iscritti all'albo regionale delle guide turistiche .... non ci si può improvvisare, anche perché si pagano tasse e bisogna avere un'assicurazione. La lettera lo dice chiaramente. Quindi lasciamo stare il volontariato che può e deve essere usato per fare altro. QUESTO È UN VERO SCANDALO ! Va benissimo un ticket d'ingresso per una visita turistica, ma deve essere regolarizzato!!! SE UNO CHIEDE UN'OFFERTA LIBERALE NON PUO' DIRTI DI QUANTO FARE L'OFFERTA. E poi qui è un ricatto bello e buono si dice proprio 'o mi dai un tot a persona o non ti apro'. Ma dove siamo??? I monumenti possono e devono essere fruiti da tutti.
Salve sono un parrocchiano di Morro D'Oro e vorrei dire alla guida "autorizzata" che prima di sparare a zero su Parroco guida e comunità, avrebbe fatto bene ad informarsi sulla reale situazione della piccola parrocchia. non sto qui ad elencarle le spese e le entrate"documentate" che vengono regolarmente affisse e comunicate alla curia, anche perché non è un mio compito, ma le garantisco che sbaglia nei suoi commenti e nel giudizio. Il mio commento vale anche per le altre persone che hanno scritto, non si possono emetter sentenze senza conoscere i fatti. P.S. vorrei tanto sapere dalla Signora Paola quanto spese al Suo matrimonio per i fiori!! Con rammarico
@ mariobici e Bertrand. non amo le difese d'ufficio, tuttavia non posso non tralasciare di dire che la nostra guida turistica, autorizzata,iscritti, accreditata, fatturata e assicurata a fine giornata aspetta dai suoi turisti anche la lauta MANCIA ( esentasse), che rappresenta il mondo più concreto per sentirsi apprezzata per il buon servizio fornito. In fin dei conti la MARCIA ( in completo grigio ) rappresenta, per tutte le guide turistiche di questo mondo, la componente essenziale della paga e può essere quindi certamente paragonata alla modestissima "offerta" di un euro, dico un euro pro capite " consigliato" per visitare la chiesa ! Non ho mai visto e conosciuto la così detta custode, tuttavia la qualifica di "pseudo guida abusiva " mi sembra iniqua. In realtà potrebbe essere una semplice credente devota che si dedica spontaneamente e gratuitamente a quel ben prezioso e luogo di preghiera. Vi assicuro che di questa gente è pieno l'Abruzzo . Non senza aggiungere che il tutte le nostre città d'arte si pagano fior di biglietti....... d'ingresso!
@ aznavour e Gaetano Se si va sulle ipotesi (di mancia, della parrocchiana devota) si discute di nulla. Atteniamoci ai fatti. Qui viene richiesta un'offerta liberale e viene detto di quanto l'offerta debba essere..... questo è il termine sine qua non perché la chiesa sia aperta. Altrimenti ....nada. Ma se facessero un biglietto di ingresso?!? E ognuno poi di porta la guida che vuole? Il fatto è che poi bisogna rendicontare tutto..... forse fa più comodo un entrata 'in nero' che una domma dichiarata.
Non voglio alimentare polemiche: la mia definizione di pseudoguidaabusiva (scritto volutamente tutto attaccato) era solo un modo per distinguere le due guide coinvolte nella vicenda. In generale, senza voler offendere parroci e comunità, mi sembra che si narri una delle tante tristi storie italiche, fatte di mance che facilmente diventano "pizzi" (o che facilmente possono diventarlo o che come tali facilmente rischiano di essere percepite). La gestione dei nostri tesori archeologici e culturali è quella che è. Moltissimo (quasi tutto) deve ancora essere costruito, in termini di promozione, di gestione, di ottimizzazione, di "cultura turistica". La vicenda di Propezzano (certo non unica né eccezionale) si inserisce in un contesto di vuoto, di assenza, di rarefazione laddove c'è invece bisogno di strutturare, organizzare, connettere. Il vuoto, in generale, si può riempire con qualsiasi cosa: con una figura di buona volontà che viene ad aprirvi, su richiesta e in cambio di una mancia, la chiesa o il museo o lo scavo archeologico o il castello (se però non aveva già preso un appuntamento col parrucchiere proprio per quell'ora) o con una organizzazione funzionale, razionale, efficiente, trasparente, economicamente sostenibile. La vicenda narrata mi sembra che proponga una riflessione su questi due modi di intendere la gestione dei nostri tesori d'arte e di come questi due modi possano eventualmente integrarsi, compenetrarsi e vicendevolmente completarsi o di come invece possano essere tra loro contrastanti o addirittura incompatibili.