La Asl non controlla i propri parcheggi.
Tutto è lasciato all'educazione dei cittadini. E l'educazione sembra cosa rara di questi tempi. Se montano le proteste davanti al secondo lotto dell'ospedale Mazzini per i posti riservati ai pazienti in dialisi poco cambia nella struttura di Casalena.
I parcheggi riservati ai disabili sono sempre occupati. Sono quelli più vicini all'ingresso degli uffici del servizio veterinario, di medicina dello sport e sono quindi i più comodi per utenti normodotati, dipendenti della Asl e addirittura macchine di servizio della Asl.
Poco importa se poi arriva un disabile e non trova posto. E si trova costretto a parcheggiare a cento metri di distanza, nel parcheggio dove dovrebbero stare le macchine che occupano i posti dei disabili.
Così ieri un atleta in carrozzina che doveva fare i controlli è stato costretto, come tanti altri, a non parcheggiare dove avrebbe potuto causa mancanza di posto libero. Ha chiamato i carabinieri, che però fino a tarda mattinata non si sono visti. Nel frattempo qualcuno ha chiesto ai dipendenti di spostare le proprie auto. Tra mugugni e proteste qualcuno lo ha fatto, altri no.
Questione di educazione. Torneremo a vedere quei parcheggi, forse lo farà anche qualche pattuglia di polizia municipale che lì non si è mai vista.
Nel frattempo non resta che sperare che le pessime abitudini inizino a scomparire.
Fabio Capolla
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