Quella cultura, quella cultura con la Kappa maiuscola che ci fa ancora sperare in una Teramo non morta, in cui ancora l’arte è possibile, oggi mi ha commosso il cuore.
Questa mattina voglio rendere onore alla mente sopraffina e colta che, votata al titillamento delle Muse, ha voluto la splendida scultura calderiana in piazza Martiri.
Un'opera bellissima dal titolo DISCHI VOTANTI. Una scultura in cui la materia, in un lancio statico, sfida le leggi kepleriane, in una giostra di quinte traslucide che alludono a ben altre opacità in una aspirazione alla libertà pretuziana.
Auspico un movimento cittadino che raccolga firme perché l’opera possa restare in città.
Chiedo, con voce vibrante, che possa essere posta, degnamente, come propileo dei costruendo lungomare teramano, come memento alle generazioni future.
di Nicasio Diogene
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