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Quell'interminabile fila al reparto di Ortopedia di Giulianova

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una premessa.
Non è una critica ai medici o agli infermieri del reparto di Ortopedia di Giulianova, sono pochi e compiono giornalmente dei miracoli, ma a tutta l'organizzazione asl di Teramo.
Un pettegolezzo ma non raccontatelo a nessuno. 
Giulianova ha un ospedale che serve una città di mare.
Tante città di mare.
Quindi non solo i residenti ma decine di migliaia di turisti della stagione estiva.
Si raddoppia il personale?
No, si pensa di chiudere ortopedia.
Quindi è normale entrare al pronto soccorso verso le 18 del pomeriggio con una forte lombosciatalgia (diagnosi finale) e dover tornare la mattina dopo per l'esame radiologico ed essere visitati alle 14.
Una fila interminabile senza avere neanche la possibilità di una comoda seduta.
Posti solo in piedi per la grande e costante affluenza.
Vi sembra civile?
No, solo sanitario. 

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Commenti

problemi di 10 anni putroppo mai affrontati
Non è solo il reparto di ortopedia che è al collasso, il pronto soccorso fa una fatica immane a gestire la grande affluenza di cittadini e turisti che con i primi caldi accusano malori. Il personale sanitario fa quello che può, medici e infermieri non riescono comunque a smaltire l'affluenza nella struttura. Sottolineo comunque che la colpa non è solo della sanità ma anche della Politica che dovrebbe essere preposta a tutelare i cittadini.
L'accorpamento dei reparti riguarda anche l'ospedale di Sant'Omero anche qui chirurgia e ortopedia nello stesso reparto. Disagio per pazienti ed operatori. Anche qui infermieri "sbarcati" in altri reparti non per la fruizione delle ferie ma per la carenza di personale alla quale la direzione generale della Asl insieme alla coordinatrice del personale infermieristico e di supporto (in pedine dal 1 luglio) non hanno saputo rispondere. Infermieri posizionati in postazioni non idonee con assenza di centralina di chiamata. L'accorpamento tutto a carico del personale infermieristico e di supporto, con primari assenti, medici a guardare, commentare e a sperare che si facesse presto per poi iniziare di nuovo con gli interventi "programmati".... ma non dovevano esserci solo interventi in urgenza? I pazienti a chiedere agli infermieri il perché è subendo oltre alla patologia anche questo disagio. Io mo chiedo come infermiere come persona il perché di tutto questo ma soprattutto non accetto il silenzio di tutti, direttori di Unità Operative, capi dipartimento, direzione infermieristica, sindacati ecc. Tutto a discapito di pazienti e operatori sanitari che sono in prima linea.