Siete un blog di noiosi.
Così mi ha detto una ragazza di appena 20 anni.
Perchè ci occupiamo sempre degli stessi casi e di gente che soffre e di soprusi, mai una notizia carina.
Sempre a studiare le carte e a prendere le difese di anziani, bambini e disabili.
Lo so.
Ma non mi dispiace.
Ognuno si divide una fetta di spazio.
Questo è il nostro.
Leggete cosa è successo all'Obitorio di Teramo, a una signora con una forte disabilità.
Anche questa è Teramo.
Non la nostra Teramo.
"Oggi è venuta a mancare una mia cara amica.
Vi scrivo con una doppia sofferenza nel cuore.
Il mio stato di disabilità non mi ha fermato per il giusto e doveroso ultimo saluto all'obitorio dell'Ospedale Mazzini di Teramo.
Non mi sento in imbarazzo nel raccontare il fatto che sono costretta a deambulare con due stampelle.
La vità ti pone di fronte ad ogni tipo di sfida.
Basta non arrendersi.
Non avendo trovato un piccolo parcheggio per la mia Smart vicino alla sbarra, si perché c'è una sbarra che delimita l'ingresso della camera mortuaria, e non avendo, la necessaria autonomia per parcheggiare lontano e avvicinarmi a piedi, ho deciso di chiamare il centralino dell'ospedale.
Qui inizia il calvario che mi ricorda che a Teramo si è disabili due volte.
Il centralinista non sapendo che rispondere mi ha passato un sorvegliante che a sua volta non sapeva che fare, mi ha passato un collega che gentilmente mi ha risposto che non era di loro competenza perché le camere mortuarie hanno una gestione separata.
Dopo 15 minuti, quindici minuti con approssimazione per difetto, stavo per chiamare i carabinieri quando ho visto un conoscente che lavora nella struttura.
Ecco la raccomandazione.
Gentilmente ha telefonato a un altro suo conoscente, ( sembra una barzelletta all'italiana maniera) che per favore e solo per favore personale, è venuto ad aprire la sbarra!!!!
Sono una disabile raccomandata.
Vi sembra concepibile?
Lettera firmata
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