Siamo in Abruzzo.
Non c'è dubbio.
In fondo è la Regione di Bussi, delle discariche sequestrate a Celano, delle tre discariche di contrada Santa Lucia e del cancro di Stato.
Nessuna sorpresa che il dirigente di ritorno, l'uomo delle proroghe, Franco Gerardini, possa con un provvedimento disporre la sospensione del conferimento dell'organico al Cirsu con alcune specifiche prescrizioni.
Massimo 35 mila tonnellate.
I rifiuti ex Sogesa dovranno essere trasferiti, sotto stretto controllo della Curatela e dell'Arta, nelle aie di fermentazione.
Piccole domande in calce.
Ci piacerebbe sapere quali sistemi avrebbero realizzato per garantire la mancanza di emissioni.
Ci piacerebbe sapere come si fa ad accettare l'organico che ha tempi di trattamento molto lunghi, quando il giudice li ha autorizzati a gestire il cirsu solo fino a fine luglio.
Ci piacerebbe sapere come può l'arta consentire la riapertura, dopo tutti i rilievi che sono stati fatti.
Ci piacerebbe sapere come i curatori possano permettere questo, dopo il disastro a cui hanno assistito.
Perchè risulta evidente che ci sono delle carenze strutturali talmente profonde che non si può consentire l'esercizio senza importanti ristrutturazioni!
Se il dirigente Gerardini dovesse aver smarrito il dossier dell'arta può leggere questo articolo.
www.iduepunti.it/20_gennaio_2016/esclusiva-relazione-dellarta-il-cirsu-inquina
La palla passa al sindaco di Notaresco, Di Bonaventura.
Accetterà la puzza e quell'aria da altro mondo?
Così, giusto per la salute pubblica.
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