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Tagli al sociale: I disabili, le famiglie e gli assistenti pronti alla protesta...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

I 21 della maggioranza hanno votato il bilancio.
Ricordatevi i loro nomi e Lunedì 3 Agosto accompagnate i disabili nel loro sit in sotto al Comune di Teramo.
Ore 16 e 30.

Ci scrivono" Nel mese di marzo, l'assessorato alle politiche sociali del comune di Teramo, ha richiesto, per gli usufruenti dei servizi di assistenza domiciliare a disabili gravi, la riformulazione dell'isee, con il fine di rendere il servizio più efficiente, permettere l'ingresso a nuovi beneficiari in lista da anni, e migliorarne l'economicità. Requisito per beneficiare e continuare a beneficiare dei servizi, un isee non superiore a 5000 euro annui( basta la pensione per superarlo). Criterio inaccettabile per chi ha ogni giorno spese costosissime legate alla disabilità, che è già di per se causa di impoverimento. Chi supera la quota potrà beneficiare di assistenza a pagamento dal comune alla modica cifra di 13 euro ad ora di assistenza. Un prezzo oneroso sia per chi affronta la spesa c usufruire di poche ore ma anche anti concorrenziali x gli operatori stessi.
L'iter burocratico per la riformulazione delle nuove graduatorie di beneficiari, si è protratta oltre il termine stabilito nella circolare, e operando nel silenzio e contro i principi di trasparenza e pubblicità, ha fatto recapitare il giorno 29 luglio per mano degli operatori, una comunicazione recante la notizia della sospensione del servizio per la maggior parte delle persone usufruenti, e la riduzione drastica del monte ore per le altre, inserendo nel nuovo elenco pochissimi nuovi beneficiari di altrettanto poche ore di assistenza. Un taglio, insomma di 2/3 sulle ore toltali. A partire dal 1 agosto.
In 3 giorni le famiglie di ritrovano abbandonate, senza l'aiuto di nessuno, e alle loro richieste di aiuto e di chiarezza non risponde nessuno. A rimanere con loro nella disperazione e nell'incertezza più di 50 lavoratori, operatori che con le persone disabili hanno costruito un legame profondo durato anni. Per loro la prospettiva è cassa integrazione a partire da settembre e licenziamento per altri.
Non c'è più lavoro. Chiediamo risposte e chiediamo chiarezza.
Chiediamo al comune di Teramo di far luce su questa situazione dando delle motivazioni per questo abbandono verso persone che già versano in una situazione di disagio e verso i lavoratori che in 3 giorni si sono trovati spalle al muro senza essere stati neanche avvertiti di una decisione così drastica. Chiediamo che Teramo si comporti da stato sociale e solidale come si prefigge di essere una comunità".

Nessuno della Maggioranza ha saputo leggere questo grido di allarme.
Le chiacchiere dei tecnici, l'oratoria da urinatoio lascia il tempo che trova e di solito non pulisce il water.
Taglio della Cultura, taglio al sociale, taglio al futuro, senza il minimo pensiero verso le differenze che fanno famiglia.
La peggiore Giunta di sempre con la peggiore maggioranza.
Nessuno ha avuto il coraggio di ascoltare il cuore della gente, quella che vive il quotidiano tra mille difficoltà.
Teramo dice no...noi Lunedì saremo con tutte quelle famiglie che rivendicano i loro diritti.
Fino alla fine, come sempre...
 


 

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Commenti

E sti cazzi?
E' possibile che in questa Italia nessuno ha gli attributi per reagire , ormai ci fanno pagare tutto senza restituire in dietro nulla! Siamo diventati i pupazzi della politica! Opponiamoci, facciamoci sentire! ......svegliamoci!!!!
In che senso e sti cazzi! Occhio perché non tutti non possono difendersi! Occhio che ti puoi far male!!
Bisognerebbe pero' far capire meglio il problema,in maniera tale che poi persone come Anonimo delle 20:08 non scriva piu' "E sti cazzi ?" potrebbe averne bisogno anche Lui o i figli ,la moglie ,di un sostegno sociale da parte del comune. Il " uovo" certificato Isee non tutti sanno che si ottiene sommando i redditi oltre fonti di risparmio (libretti conti in banca o postali )di tutti i componenti familiari del richiedente,il comune di Teramo in questione ha abbassato la soglia a 15000 Euro per poter usufruire di alcuni servizi . Arrivare a 15ooo euro basta avere una modesta casa di proprietà ed un lavoro precario e malpagato. L'amm/ne comunale cosi' facendo a messo TUTTI o omeglio dire TUTTE quelle famiglie aventi un portatore di Handicap grave in mezzo ad una strada fregandosene altamente sbandierando la loro buona fede perche' si attengono a delle regole da loro create come la soglia dei 15000 quanto molti comuni adottano cifre molto piu alte. Poi non bisogna stupirsi se le persone si esaltano e vanno in escandescenze .