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Incendio Ancarano: Che fine ha fatto la nube tossica?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Noi come tanti eravamo di fronte all'incendio di Ancarano.
Alla ItalPannelli di Ancarano.

C'erano gli eroi dei Vigili del Fuoco di Teramo, Nereto,Roseto, Ascoli, San Benedetto, L'Aquila, Pescara e quell'elicottero che guidava le operazioni dall'alto.
C'era quel pompiere stordito dalle esalazioni durante le operazioni condotte con estrema professionalità e ricoverato all'Ospedale di Ascoli dopo aver battuto la testa.
A lui va il nostro pensiero. 
C'erano le forze delle varie Polizie Locali, dello Stato, i Carabinieri, il Corpo della Guardia Forestale, le Polizie Provinciali tra Teramo e Ascoli, il  fragore e l'odore delle fiamme.
C'era l'arta e c'era l'Asl.
C'erano i contadini e i cittadini.
C'erano gli automobilisti e i ciclisti.
Giornalisti e blogger.
Eravamo in tanti.
Una scintilla di una fiamma ossidrica sul tetto e altre ipotesi alla base dell'incendio. 
Il fumo pesante.
Denso e nero come quella poltiglia unta che si depositava a pochi metri e che si alzava con il vento caldo.
Sotto traccia e poi l'attesa delle analisi dell'Arta, dell
’ASUR e dell’ARPAM.
Abruzzo e Marche.
La riunione dei Prefetti di Teramo e  il Vicario della Prefettura di Ascoli, ha prodotto un invito a tutti i sindaci interessati dalla coltre plumbea di emettere in via precauzionale, ordinanze di divieto di utilizzo, per un’area ricadente nel raggio di un chilometro circa dall’incendio, di: ortaggi e frutta, acqua di pozzo per uso irriguo e per alimentazione animali, prodotti commestibili da animali domestici.
Il sindaco di Ancarano, Angelo Panichi è preciso e puntuale con la sua comunicazione sul sito Istituzionale.
Ore 22.
www.comune.ancarano.te.it/po/mostra_news.php
La preoccupazione per i bambini, gli anziani e i soggetti più deboli come gli asmatici e le donne in gravidanza.
C'è tensione e l'uso moderato delle parole che possono creare panico.

L'ovvio insegue il banale.

Se c'è del fumo nella vostra zona non usate i condizionatori dell'aria e tenete le finestre chiuse.
La domanda delle domande.
La Nube era tossica?
Secondo voi?
Aria di alta montagna con essenza di menta?
Chi controllerà nei prossimi mesi gli ortaggi locali?
Le falde acquifere per gli animali e per gli orti?
Il nostro cibo e la nostra acqua?
Chi deciderà che fine abbia fatto la nube tossica?
Chi garantirà la sicurezza?
Tra poche ore non rimarrà più nulla di queste domande.
Solo un vociare e una certezza.

Nel cielo.
Insieme a tanto altro inquinamento umano.


 

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Commenti

Bellissimo articolo fatto con professionalità e senza enfatizzare la notizia .grazie x la considerazione precisa sui vigili del fuoco.
Ed io mi chiedo anche: chi ha controllato che nell'azienda fosse tutto a norma? Le prescrizioni sulla sicurezza erano rispettate? Prevenire è meglio che curare.
Si sa di sicuro che sia tossico? Quali elementi chimici scientifici lo attestano? Grazie. Così possiamo essere sicuri