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Teramo: A Loro le poltrone, a noi le panchine al verde...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Le tante facce di una crisi politica.
Litigano per le poltrone nel centro destra teramano.
Si litiga per far parte della Giunta di qualità.

Si litiga per far parte del nuovo Ruzzo, ora che ci sono i soldi per tanti lavori in corso e in progetto, dopo la presidenza e il risanamento del presidente Forlini.
Si litiga per non essere ricordati come la peggiore giunta di sempre.
Si litiga per cancellare dalla memoria dei teramani di essere stato un assessore di quella Giunta.
Si litiga per l'appoggio esterno in modo da poter far cadere la prossima giunta incapace, più incapace della precedente.
Si litiga per far litigare.
Si litiga per far apparire Morra come l'ultimo degli arrivisti per la mancata nomina in Fondazione Tercas.
Signore e Signori, Morra era incompatibile per via della sua recente (troppo recente per la legge) esperienza in Regione.
Si litiga per sventare la minaccia Giacomino Di Pietro o Di Lucanardo alla guida del nuovo Ruzzo.
Si litiga senza sapere che Di Pietro non potrà fare mai il presidente del Ruzzo.
Si litiga senza sapere che Di Lucanardo non potrà fare mai il presidente del Ruzzo.
Si litiga perchè Dodo è apparso come un gigante in mezzo ai nani urbani.
Si litiga perchè Futuro In sente la mancanza di Rudy Di Stefano e i Dalmati ( cit. Patrizia Lombardi) di quel saclà del buon Di Giovangiacomo.
Si litiga perchè Sbraccia e Micheli non vogliono nulla.
Si litiga perchè Canzio e Fracassa sarebbero migliori di tutti i precedenti assessori, anche senza fare nulla.
Si litiga perchè nessuno vuole tornare a casa, ( la vera forza del sindaco Brucchi), nessuno vuole mollare la poltrona ( l'altra forza del sindaco Brucchi) e tutti si sentono di meritare una poltrona al sole ( Brucchi avrà gioco facile)...
Si litiga ma gli assessori si sono dimessi e ora?
Si litiga perchè Paolo Gatti e Paolo Tancredi hanno imposto i peggiori dei loro uomini, solo perchè erano i migliori tra gli eletti.
Si litiga perchè è colpa nostra, di noi elettori, ma al cospetto della fame, della salute, della speranza non c'è altra preferenza.
Dopo un pò, il voto popolare di fronte all'imbarazzo, va sciolto come atto di fede verso i cittadini.
Si litiga perchè Paolo Gatti non dirà mai di aver sbagliato.
Si litiga perchè di recente Papa Francesco ha chiesto scusa, Gatti no.
Si litiga perchè Paolo Tancredi, prima o poi si accorgerà, dove si trova, con chi si trova e come ci si trova.
Si litiga percè Tancredi è senza bussola tra centro destra, centro sinistra e al centro con tutti.

Ai teramani?
Una Teramo senza cura e dignità.
Senza lavoro.
Senza futuro.
Senza sicurezza.
Senza programmazione.
Senza una banca del territorio.
Senza una vera e propria industria teramana.
Senza conoscenza urbanistica. 
Un'immagine su tutte.
Quella panchina che Angelo ha fotografato.
Intorno c'era di tutto ma che rimane una seduta scomoda.
Umiliante.
Degradante.
Mortificante.
Priva di sicurezza e di rispetto.
Si litiga mentre Teramo muore, si litiga. 
Questo è umiliante per noi.

 

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Commenti

Allora come la mettiamo??? È legale far restare una città così. . Abbandonata ... senza assessori. .. giunta... sindaco... prefetto ooooooiiiiio ci pensi Lei
Tutto irritante come la panchina della foto avvolta dalle ortiche....
Hai ragione. Siamo veramente stufi. Mi chiedo però quanti teramani siano veramente consapevoli dei teatrini o se ancora si fanno spallucce e " tira a campa' ".... Mi piacerebbe saperlo.
ieri dopo anni sono tornato all'Acquaviva con mio figlio a fare due tiri ... una desolazione e un degrado assoluti ...piscina allo sfascio ... erbacce altissime dappertutto ... mi veniva da piangere ... ti ricordi quante partite Giancà? basterebbe tanto poco per tenere bene le cose ...
Caro Falco teramo è già morta, il suo cadavere è in avanzato stato di decomposizione e gli sciacalli lo stanno smembrando...fine.
oppovra a ma!!!!!!!