Protocollo sanitario.
Il silenziatore ministeriale.
Non si può scrivere di nuove malattie sul territorio nazionale, di casi di tubercolosi o di migranti che spacciano per italiani a poco prezzo.
Non si può creare dell'allarme sociale.
Le regoile non valgono per tutti.
Non siamo tutti uguali.
Poi succede l'imponderabile e qualcosa inizia ad uscire fuori.
A Teramo c'è chi si domanda come possono tanti migranti avere telefonini di ultimissima generazione o monili preziosi e a Roseto, una polmonite, una sospetta polmonite era in realtà, tubercolosi.
L'Asl di Teramo cerca di spegnere il visur sul nascere e scrive a firma della direttrice Sanitaria, Maria Mattucci “Poco fa è stata confermata la diagnosi di Tubercolosi da Micobacterium Complex (TBC) dall’ospedale di Pescara su uno degli ospiti della struttura di accoglienza di Roseto. Sono spiacente di dover comunicare che, al contrario di ciò che ieri auspicavo anche su alcuni organi di informazione, il paziente ricoverato a Pescara, a differenza di tutti gli altri, risulta affetto da TBC.
Siamo in buone mani...l'importante è incassare e far incassare la diaria giornaliera per ogni migrante.
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