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Regione Abruzzo: Altri 10 milioni di euro in pubblicità sugli aerei...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Dieci milioni di euro in pubblicità internazionale per il brand ( marchio) della regione Abruzzo.
Si legge "l’appalto finalizzato all’acquisizione di servizi di promozione e comunicazione per la realizzazione di una campagna di “advertising” finalizzata a promo-commercializzare il “Brand Abruzzo” nei mercati di riferimento nazionali e internazionali di riferimento. Quanto sopra nell’intento di valorizzare il Brand del territorio Abruzzese nel suo complesso (Mare, Montagna, Natura e Cultura), predisponendo una serie di azioni di promozione e comunicazione attraverso i seguenti strumenti:  social media marketing;  promo-pubblicità a bordo degli aeromobili (personalizzazioni su poggiatesta, cappelliere, ecc., video, giornali);  altri canali e media".
Si legge ancora "Nel contesto nazionale, l’Abruzzo è 18° nella statistica degli arrivi di turisti stranieri in Italia, con dati in calo nel 2014: 174.171 arrivi (-7%) e 870.288 presenze (-11%). Oltre ad un basso livello di internazionalizzazione, anche la spesa dei turisti stranieri in Abruzzo segna in lieve calo: 194 milioni di euro (-1%) rispetto al 2014. Per quanto concerne la competitività nazionale, dal movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, dati 2014, nelle prime 10 regioni italiane, emerge che l’Abruzzo è visitato in particolare da turisti locali o delle regioni vicine come Lazio, Campania, Puglia, con un 2°posto di provenienze dalla Regione Lombardia. Vien da sé che il turismo in Abruzzo è principalmente di corto raggio e la regione non appare ben introdotta nei circuiti internazionali. Il turismo si dimostra quindi sempre più un volano strategico di sviluppo e occupazione in grado di contribuire al rilancio competitivo dei sistemi economici nazionali. La concorrenza tra le destinazioni turistiche è sempre più intensa e ogni destinazione è potenzialmente raggiungibile in poche ore e si trova quindi a competere con nuovi concorrenti sempre più numerosi".

Non si legge che il turismo in Abruzzo è in calo non per la bellezza delle colline, della montagna, del mare, della storia, della cucina ma per l'inquinamento, la mancanza atavica di infrastrutture e di sostegno di una seria azione di rilancio delle aree montane.
La mancanza totale di programmazione politica ricettiva e delle peculiarità tipiche.
La soluzione?
 Regalare altri 10 milioni di euro in pubblicità alle compagnie aeree.
Un dazio per aver risolto il nodo dell'abbandono dell'aereoporto di Pescara?
Si legge nel capitolato " Sono ammessi a partecipare alla gara compagnie aeree nazionali o estere e/o raggruppamenti di compagnie aeree (alleanze) e/o concessionarie di spazi pubblicitari controllate da compagnie aeree".

...e noi paghiamo...

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Commenti

Giustissimo pubblicizzare la propria terra, anche se mi pare una manovra in extremis visto il referendum che nel caso del "si" non permetterà più alle Regioni di occuparsi di questa materia, ma mi chiedo, chi ha deciso che la priorità di spesa deve essere questa invece che investire dove c'è ne più bisogno? Il turismo e più importante della sanità, dei trasporti delle scuole e del sociale? Ma... punti di vista differenti.
Altri milioni buttati per aria