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Stabilità sismica. La reale situazione delle scuole teramane

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Una premessa.
Le scuole teramane non hanno subito dei danni dai riflessi del terremoto di Amatrice.
Almeno non tutte.
Quel non tutte ha creato allarmismo e non le parole attente di un professionista come il geometra Bellabona.
Il sindaco Brucchi non è un tecnico e ripete come di dovere la litaia dei propri uffici.
Nessun dubbio sulla validità e sulla preparazione dei funzionari comunali.
Poi si pensa a San Giuliano e alla scuola appena inaugurata di Amatrice.
L'edificio scolastico crollato era inserito nell'elenco dei luoghi sicuri.
A Rieti, ora, la Procura indaga sui certificati antisismici anche sulle chiese e sulle caserme, sul palazzo del Governo e sulla questura.
Ventuno casi, per ora, di presunti collaudi falsificati. 

In Abruzzo.
A Teramo?

Il nostro ospedale, per esempio, dell'ala nuova di cardiochirurgia, chi conserva gelosamente i certificati di stabilità sismica?
Esistono?
Quelli della Questura?
Quelli del Comune di Teramo?
Secondo voi?
Poi, si pensa che in questi casi nulla deve essere tinto da un'inopportuna sicurezza. 
L'attenzione è tutta puntata verso la scuola San Giuseppe, per esempio, il Pascal ( Provincia) e l'Alessandrini ( provincia):
Sul  mistero amministrativo di tutti gli altri edifici scolastici.
Non parleremo degli ultimi terremoti de L'Aquila, di Amatrice o della provincia di Ascoli.
Non parleremo delle faglie dormienti del Gorzano, per esempio o delle altre che sonnecchiano sotto il nostro Abruzzo, a pochi chilometri da Teramo.
www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/
Per studiare le previsioni vi invito a consultare il sito dell'INGV.
La nostra è una domanda nata da tecnici certificati, quei pochi che possiedono un simile e riconosciuto attestato.
Le nostre scuole, i nostri asili hanno la certificazione di stabilità sismica, l'agibilità, il collaudo?
I dati, ricordando le schede di valutazione, sono terrificanti.

Asili, Elementari e Medie..... " Nido Fantasia", via Brigiotti, Piano Solare, via Diaz, Nido DE Albentiis, Nido Gammarana, Collatterato Basso, Frondarola, Villa Ripa, Fornaci Cona,Michelessi, Piano della Lenta, via del Baluardo, Aereoporto, via Tevere, Villa Mosca, Varano, Nepezzano, via Taraschi,  Villa Pompetti, villa Tofo, Peep, San Giuseppe, Brigiotti, Sant'Atto, Poggio San Vittorino, Miano, Villa Vomano, Noè Lucidi, Risorgiemnto, Savini, Zippilli, D'Alessandro, De Jacobis, San Berardo etc .
Schede uguali per tutti.
Nido, Elementari e Medie.

Collaudo statico:  si  no anno: 1Certificato agibilità:  si  no anno: Certificato di conformità Imp. elettrico e di messa a terra:  si  no anno: Certificato di conformità Imp. scariche atmosf.:  si  no anno: Certificato di conformità Imp. termico:  si  no anno: Libretto impianto termico:  si  no anno: Certificato di conformità Imp. idrico-antincendio  si  no anno: Certificati di conformità Imp. speciali (funi, gas, calore ecc.):  si  no anno: Verifiche periodiche impianto di terra:  si  no anno: Verifiche periodiche scariche atmosferiche:  si  no anno: Parere conformità antincendio VV FF:  si  no anno: Certificato prevenzioni incendi:  si  no anno: Omologazione imp. ascensore:  si  no anno: Libretto Manutenzione ascensore:  si  no anno: 3.3 VALUTAZIONE DEI RISCHI  si  no anno: 

I risultati?
Brividi amministrativi.
Quasi tutti gli edifici sembrerebbero senza collaudo statico e di agibilità con alcune valutazioni rischi vecchie di 50 anni.
Almeno non sarebbero state registrate nei report ufficiali.
Ci sono schede di vulnerabilità, di collaudo statico, risalenti al 1968.
Che cosa risponde il Primo Cittadino di Teramo, il suo assessore, passato, presente e i tecnici?
Nel tavolo tecnico potrebbe essere invitato il geometra Bellabona, la sua associazione, "meccanici Terrestri "e una rappresentanza dei genitori?
Una mera questione di competenze.
Ora il sindaco Brucchi ha una grande occasione.
Pretendere di poter spendere per la prevenzione e non in attesa dell'evento luttuoso.
Avrebbe dovuto farlo anni fa con il primo se stesso, così come con Gianni Chiodi o Angelo Sperandio.
Chi certificherebbe la stabilità sismica?
Quale tecnico comunale?
Chi in comune di Teramo sa distinguere tra una parziale stabilità o totale?
Chi saprebbe riconoscere un'inagibilità per motivi esterni ?
Che corsi di aggiornamento hanno fatto?
Dove?
Come sono stati formati?
Perchè non dite la verità?
Ci volevano soldi per le verifiche, soldi per i progetti e poi, tanti soldi per adeguare
 sismicamente le scuole.
Abbiamo la necessita di aprire un confronto tecnico sulla reale situazione delle scuole teramane.
E fuori Teramo?
In Provincia?
La situazione è praticamente identica.
La Procura di Teramo?
Aspettiamo...risposte. 




 

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Commenti

Abbiamo tanta paura....non del terremoto ma dai mancati lavori, controlli, supervisioni di tutti gli edifici pubblici. Come si dice a Teramo: "tranquillo Combà".... Queste sono le risposte che daranno i nostri amministratori.
Che "io sappia" i geometri non hanno competenze per le verifiche e i calcoli in zone sismiche, quindi Bellabona e' un genitore che se vuole vedere la documentazione amministrativa relativa allo stato delle scuole, può richiederla tramite un formale accesso agli atti ed essere "invitato" al tavolo tecnico in veste di genitore preoccupato. Invece, la domanda che dovrebbe sorgere spontanea e' questa: come mai l'ordine degli ingegneri di Teramo, tace?

Le preoccupazioni di Plinio sono giustissime e sacrosante e dovrebbero essere condivise da tutti i genitori teramani. Il problema è enorme, visto che secondo me e sottolineo secondo me (ma non ho alcuna competenza in materia) nessuna scuola teramana è antisismica. Certamente non mi rassicura il fatto che non abbiano subito danni per le lievi scosse dei giorni passati. E’ evidente che è in atto una situazione di straordinaria intensità e nessuno può prevederne le evoluzioni. La nostra città è in una zona ad altissimo rischio sismico e non oso pensare a cosa potrebbe accadere in caso di scossa più forte. Ho visto le scuole di L’Aquila totalmente sbriciolate, sono immagini che non scorderò più, nello stesso tempo ricordo anche tutti i messaggi rassicuranti dei sapienti che prima del 6 aprile dicevano che non c’era nessun pericolo. Quindi secondo me andrebbero prese decisioni drastiche perché non possiamo mandare i nostri ragazzi in edifici di cui nessuno possa certificare la resistenza a sisma di magnitudo importanti. Delocalizziamo le classi in edifici con uno standard di sicurezza più elevato, ad esempio si potrebbero utilizzare le aule dell’Università posticipando gli orari dei corsi di laurea nel pomeriggio, si potrebbero utilizzare i locali del Parco della Scienza, insomma andrebbero individuate tutte le soluzioni utili per delocalizzare le classi site in edifici poco sicuri. Addirittura si dovrebbero realizzare dei MUSP (strutture prefabbricate antisismiche) in sostituzione degli edifici meno affidabili in attesa di realizzare un polo scolastico in grado di assicurare ai nostri ragazzi, una condizione di sicurezza, da mondo civile.