Non ci sono altri termini.
D'Alfonso ha promesso i fondi e i fondi non arriveranno.
I dissesti idrogeologici possono aspettare, in fondo siamo solo in autunno; in fondo ha appena nevicato; in fondo siamo solo alle porte dell'inverno; in fondo stanno sorgendo ( lentamente) a Colleparco i nuovi marciapiedi; in fondo tutto intorno può anche franare ma almeno ci sono i nuovi marciapiedi; in fondo a Colleparco la frana continua a franare in maniera anarchica.
D'Alfonso promette a Brucchi e Brucchi fa finta di credere, sperare e annunciare.
Nel frattempo nessuno ha avvertito la frana di attendere i contributi regionali.
Nonostante i grandi interventi strutturali del Comune di Teramo, nonostante il divieto di allargarsi e di rendere pericoloso il manto stradale, oramai al limite della percorrenza, la frana non ha ubbidito.
Non ha rispettato la fettuccia bianco rossa, quella usata anche per la serie B e con fare anti calcistico, ha inalato una serie di auto gol.
La gente intanto ha paura.
Teme.
Segnalazioni su segnalazioni.
Ognuno con il proprio metodo di valutazione.
Chi sente la differenza con il suo motorino, chi ha sistemato un segnale con il gessetto nero, chi è pronto a certificare lo spostamento di molti centimetri.
A piazza Orsini tutto tace.
In arrivo altri chilometri di fettuccia bianco rossa.
Ci sono altre frane da sistemare...chi supera il segnale, sarà arrestato.
Una volta per arrestare una frana si chiamavano geologi, gli ingegneri, i tecnici, oggi, la polizia municipale.
La politica moderna per il resto ha firmato una serie di motivati e studiati suggerimenti.
Andate piano, fermatevi, andate a piedi, fate le scale, non mangiate grasso, non dormite con il telefonino accanto, non costruite vicino i fossati anche se a Teramo vi autorizzano, cambiate casa.
Fa tutto bene alla salute...buon inverno a tutti.
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