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Scandalo all'Ente Parco. Walter Mazzitti non è più Presidente...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Il dopo è una conseguenza del prima.
Un gioco temporale e altri poteri politici.

Diaconale e Maranella non sarebbero stati Maranella e Diaconale se l'ex Governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco,  non avesse posto un veto sull'ingombrante presenta dell'Avv. Walter Mazzitti.
Io rimango coerente e per me Diaconale e Maranella sono due supereroi moderni.
Vi ricordate la loro storia?
Ecco la sintesi di uno dei nostri tanti articoli a sfondo agiografico.
" La stipula di un atto di Fondazione, valore 50 mila euro. 
Settembre 2013.
I sottoscritti erano i nostri miti di riti.
Arturo Diaconale e Marcello Maranella. 
"La Fondazione Gran Sasso che tra l'altro vuole perseguire finalità di solidarietà sociale, di tutela ambientale e di valorizzazione del territorio, anche mediante la promozione di tutte le attività correlate al territorio del Parco". 
In fondo ciò che fa anche il Parco ma questa è un'altra storia.
In fondo la Fondazione Gran Sasso è una brillante e legale idea, vicina al Bio Parco Laziale e capace nel futuro prossimo il recupero di aree, borghi, centri e attività relativi al territorio ricompreso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Applausi.
Tutto ovviamente regolare.

Vi lascio con una domanda.

Chi ha compartecipato, anzi, quale ente pubblico, di cui noi siamo a conoscenza, ha compartecipato alla Fondazione sottoscritta dal duo Diaconale/Maranella?
L'Ente Parco, ovviamente, del Presidente Diaconale e dell'ex direttore Maranella.
Esattamente con 41.283 euro di cui 40mila come quota associativa e 1283 euro per acquisto mobili e attrezzature.
Mentre sogno di presentare Diaconale e Maranella della Fondazione Gran Sasso a Diaconale Maranella dell'Ente Parco, mentre la Uil del duo Di Giammartino-Matè continua a scrivere per ricevere atti e notizie sul fondo salario accessorio per gli anni 2012, 2013, 2014...mentre succede tutto...nel più assoluto silenzio...c'è un consiglio che aleggia.
Razzi ci suggerisce di farci....una Fondazione nostra.....
Fate vobis.....".

Walter Mazzitti, poteva essere riconfermato Presidente della sua creatura, di quell'ente parco preso come modello in tutto il mondo?
L'autostrada dei Parchi e altre invenzioni? 
No.
Assolutamente no per un eccesso di preparazione, di contatti diplomatici, di progettualità, di competenze, di conoscenze romane, di futuro., di arheologo degli scheletri politici.
In fondo il piano lavoro della Strada Maestra, fu definito un modello universale e in quei cinque anni di epoca mazzittiana, il territorio tutelato dall'Ente Parco, vide un netto incremento delle imprese per oltre il 30%, un aumento del valore immobiliare con il recupero di molti ruderi, cresciuto in maniera esponenziale.
Lo sviluppo per un buon 20% delle strutture ricettive.
L'incremento delle presenze turistice per quasi il 13%.
Maggiori servizi per gli anziani, una nuova cultura per l'estetica del paesaggio, il miglioramento della qualità della vita, la valorizzazione delle produzioni tipiche e innovativi criteri per l'affidamento della gestione del distretto, la coltivazione burocratica del prodotto tipico diventato un punto storico geografico di riferimento culturale.
Poi, l'oro della vita.
L'acqua che diventa espressione politica del territorio.
Moneta sonante.
Punto cruciale come nuova via delle spezie.
Marco Polo e il suo milione.
La Carta dell'Acqua presentata al Congresso Mondiale dei Parchi a Durban in Sudafrica, prima ancora, nel 2006, i dieci appuntamenti inseriti nell'evento della Giornata dell'Acqua  tra clima, geologia, archeologia, alimentazione, scienza, storia, arte, musica e letteratura.
Il modello brevettato di Santo Stefano di Sessanio, il Gran Sasso che chiamava il Kilimanjaro, le balene fossili e ancora, Medinet Madi come Città dei Faraoni. 
Tutto il resto era poesia e fotografia con il maestro Anselmi, le immagini di Antonio Di Loreto e un gruppo di infaticabili sulla strada del Gran Sasso e di quell'ippovia che sussurrava altri scenari.

Poi arrivarono Diaconale e Maranella.

 

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Commenti

Scandalo de che?
Conosciuto Walter Mazzitti nei nostri anni al Senato. Ricordi Giancarlo? Articolo ironico meraviglios. Non aggiungo altro. Bravo.
Walter Mazzitti rimarrà sempre il MIO PRESIDENTE per tutte le qualità che tu, Giancarlo, hai esplicato con la solita intelligenza. Su di lui non ci sono mai stati dubbi, tantomeno sulla sua conferibilita'.
Walter Mazzitti: una persona competente in un territorio di nani.Ricordo con piacere e nostalgia che aria si respirava nella nostro magnifico parco all'epoca della Presidenza Mazzitti.
L'attuale "presidente" del parco ha commesso un errore nel non partecipare all'incontro di ieri, in quanto avrebbe potuto imparare come si gestisce un parco. Ops.... dimenticavo che lui non può avere capacità gestionali dirette, secondo quanto stabilito dall'anac nella fatica di renderlo conferibile.
Finiamola con questo parco.E'diventato solo una torta da dividere tra pochi.intanto la montagna si spopola sempre di più e opportunità di lavoro inesistente
Ci siamo incontrati Giancarlo prima dell'inizio della presentezione del libro e non dopo. La sala era gremitissima e per due ore,volate fra l'altro via velocemente,il buon Walter Mazzitti e' riuscito a trasmettere a noi presenti,il suo grande entusiasmo e la voglia di "SOGNARE" Conosco Walter da decenni,sono stato anche involontariamente una sua vittima ai tempi della sua presidenza all'archeo club di Teramo,ma ne ho sempre apprezzato il suo immenso entusiasmo e le sue splendide idee.Molte delle cose da lui narrate non le conoscevo,e per questo lo ringrazio immensamente, non nascondo in alcuni momenti nelle sua narrazioni una certa commozione.Non ho avuto modo di esprimerti a fine presentazioni,queste mie modeste riflessioni,vorrei ringraziarlo ancora una volta per tutto quello che ha fatto per la valorizzazione del nostro amato Gran Sasso,per il nostro Abruzzo e per la mostra provincia. GRAZIE ANCORA WALTER........... CARLO
Panem et circenses. E gli allocchi abboccano.
all'appello tra mazzitti e diaconale non manca qualcuno? ripensaci bene che magari ricordi anche qualche altro bel nome della politica teramana!
A Pappagone.......... Se cortesemente vuol essere più' chiaro e spiegarcene i motivi delle sue considerazioni per altro offensive,visto che gli allocchi non hanno purtroppo la sua perspicacia....... Grazie Carlo
Quando il Parco lo stavano ammazzando, nessuno (escluso I due Punti) ha alzato la voce per denunciare o protestare su quanto stava accadendo. Come solito, solo quando ci sono eventi mediatici tutti si fanno avanti per avere il minuto di popolarità oppure interessarsi improvvisamente all'Ente Parco. Quando stavano facendo fuori Mazzitti chi ha parlato? Mazzitti è stato un eccellente comunicatore (anche se un approccio militare con i dipendenti non lo ha fatto totalmente apprezzare all'interno) ma nulla ha potuto con la politichetta da strapazzo che ha partorito i Maranella, i Diaconale, i Buzzi (Mafia Capitale) e dulcis in fundo l'arresto ieri di Guerrato (servizi manutenzione) tutti personaggi protagonisti diretti o indiretti della morte di un Ente che ha (aveva?) potenzialità enormi.
Per una volta non sono d'accordo con te Falco, anche Mazzitti ha badato sempre e solo ad avere una bella poltrona sotto il culo.
Walter Mazzitti, è stato e rimarrà il PRESIDENTE migliore possibile per tutte le qualità che ai sopra elencate e che hai illustrato con la solita intelligenza. Dopo il Presidente Mazzitti, si è verificato il diluvio, tranne che la breve parentesi del Presidente Morra. Il Parco Gran Sasso Laga non esiste più, mi domando, dove sono i Sindaci che dovrebbero controllare? Esiste ancora la Comunità del Parco? se sì, perché non vi dimettete tutti?. Grazie Presidente Mazzitti, ieri sera nella sua esposizione, mi hanno fatto ripercorrere la realizzazione delle tante opere, progettate, realizzate e inaugurate. Ricordo con nostalgia le numerose iniziative Culturali, realizzate con il coinvolgimento delle numerose Associazioni locali. Grazie di nuovo Presidente, che in due ore mi ha fatto ripercorrere i tanti momenti di gioia e di feste, che si sono susseguite in tutte le Frazioni dei quarantaquattro comuni durante la sua Presidenza.
Tex mi permetta una considerazione, Se Mazzitti come Lei dice ,ha badato sempre ad avere una poltrona sotto il culo..........se non altro, ha saputo molto bene tenersela sotto il culo e,a differenza di molti altri, ha saputo farlo inseguendo ottimi risultati e successi e soprattutto senza rubare un solo centesimo a nessuno,non crede?grazie Carlo
....e quindi con tutta questa competenza e con tutta questo amore per una " sua creatura" questo signore possibile che non si sia ribellato pubblicamente denunciando eventuali errori?
Egregio CarloAnonimo, non sempre è oro tutto ciò che luccica. È legittimo battere le mani e sventolare le bandierine ma, talvolta, lo sarebbe anche l'andare a dare una sbirciatina sotto il tappeto. Cari saluti e, la prego, non si senta offeso perchè non era quella la mia intenzione.
Dajje che stà volta je la poffà. Annove? A sindeco de Teramo, nooo. Ma nuccè provò na vorta? Er PD je stroncò le gamme ( sapeste chi?) Ma nuffà parte dè renziani nazionali docche? E allora damoje tembo..no? Ma ar documento che presentò al PD che fine ja fatto a fa? Lo ricaccerà? A Giancà, ma miche lo vojjo abbruscià.
Peccato che nessuno dei tanti sbandierati progetti abbia portato dei risultati più che soddisfacenti. Il tanto decantato Santo Stefano di Sessanio ha vissuto di una grande risonanza pubblicitaria pagata dal pubblico e non solo dal privato. Provate a vedere quante erano le imprese che funzionavano prima, quante durante ed ora, sempre quelle al massimo 1 in più o in meno. La pubblicità del Parco di cui alcuni di voi parlano non ha mai svalicato i confini regionali, non ci vuole molto a realizzare progetti internazionali, difatti e purtroppo ogni giorno se ne ha notizia di uno nuovo spezzo realizzato con finanziamenti europei che purtroppo sono fine a se stessi. Non vi scordate che il prode Maranella c'era anche durante la presidenza Mazzitti. Sicuramente il dottor Mazzitti è persona capace e lo dimostrano i tanti importanti incarichi che ricopre per sua sfortuna quando ha provato a camminare con le sue gambe intraprendendo l'attività di ristoratore malgrado la pubblicità ed i proclami si è dovuto arrendere dopo pochi mesi, pochi clienti??? Il Parco purtroppo ormai sopravvive a se stesso, ogni volta si propongono progetti miracolosi ma questo vale per tutti i progetti della Camera di Commercio, BIM, Gal (poveri noi) e via correre. Ogni lavoro non si inventa ma si impara con il tempo, l'attenzione e la passione e non certo per nomine politiche o amicizie di Associazioni. Buona fortuna Gran Sasso e ancora di più ai Monti della Laga
Per pappagone........ La ringrazio per avermi precisato che non era Sua intenzione offendere,ma purtroppo pur volendo vedere sotto il tappeto,tutto ciò' non è' possibile per me farlo e resto sempre con un dubbio che lei mi ha trasmesso ,e che spero non mi faccia cambiare parere sull'onesra' di questa persona che conosco da oltre 40 anni. Buona giornata
x Anonimo dell 8,08 Egr. Sig. Anonimo, io non ho dubbi su quello che Lei afferma, cioè che il Sig. Mazzitti non ha mai rubato un centesimo e infatti non l'ho mai detto. Io ho detto , e i fatti mi danno ragione , che il Sig. Mazzitti ha sempre avuto una bella poltrona sotto il culo, Soprintendenza, Acque, Parco ecc. , che poi abbia fatto tanto bene il suo lavoro ho molti dubbi, anche perchè quando aveva lo studio in Corso de Michetti 64 e faceva parte della Soprintendenza, sopra di lui hanno distrutto delle volte affrescate di rara bellezza per ribassare il solaio e fare un altro piano e il Sig. Mazzitti non si accorse di nulla ? Inoltre non mi pare che l'Ente Parco abbia fatto tutte queste meraviglie, certo se non c'era lui su quella poltrona ci sarebbe stato un'altro e magari di peggio, però da questo a santificarlo mi pare che ce ne corre.
Tex, La ringrazio per alcuni suoi chiarimenti di cui non ne ero a conoscenza. Carlo
Ogni santa sera me capita de passà a porta Madonna e me vanno l'occhi a quer capannone de fero che copre quattro serci; e penso ma coprimo puro er colosseo noooo. Ma ve recordate chiè lo fece fà? Madonna Sanda che vegogna! Ma famolo sindeco nooooo.
Sono stato testimone diretto di una delle "grandi vigliaccate" contro Teramo e i teramani. Una giornata calda del 2007, pranzo al ristorante "Il duomo", con Franco Marini, segretario dei Popolari, come ospite d'onore. Ero stato invitato per spiegare a Marini perché l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dovesse essere riconosciuto come Ente a carattere nazionale, pena il suo ridimensionamento a “misura di Teramo”. Iniziò un cammino positivo, bisogna riconoscerlo a Marini e all’allora Ministro(a) Livia Turco, poi, però, prima il pauci-alfabetizzato di Collelongo e poi la banda dei quattro (Chiodi, Gatti, Di Dalmazio e Mozzarella) ci misero le loro menti straordinarie per impedire che ciò accadesse! Comunque, cominciano le solite "petizioni" dei clientes a fine pranzo. Due personaggi: una signora che io non conoscevo e il "pennellone rosetano" - al secolo Tommy Ginoble - si avvicinano a Marini. La signora, tutto d'un fiato, con voce piena di pathos fa: "Mazzitti non deve essere rieletto alla presidenza del Parco". Marini è attonito prova a rispondere: “Ma perché, voi lo sapete sono di San Pio delle Camere in Pieno Parco! Tutti i sindaci del territorio sono entusiasti del lavoro di Mazzitti, anch’io ho notato che gran lavoro ha fatto, mi sembra una sciocchezza non rinominarlo”. E qui “Il pennellone” non da nessuna spiegazione logica, non si cura minimamente di contraddire Marini, ma con fare grave e ponderoso pronuncia la frase canonica di chi, in questo tipo di situazioni, non ha nulla da dire, ma cerca disperatamente di apparire intelligente: “Per noi è un problema politico!”. Orcogggiuda!, penso io. Ma che cacchio biascica questo qui? È un problema politico rinominare uno che dal nulla ha creato una realtà che ha innescato un processo credibile di rivitalizzazione di territori abbandonati da Dio e dagli uomini? Ha dato concretezza all’idea che i Parchi possono generare ricchezza e ha spazzato via l’ideologico archetipo della intangibilità del territorio, coniugando sviluppo economico e rispetto ambientale. Uno che “da solo” con la sua fantasia e la sua volontà si è inventato un nuovo modello di Parco? E che cavolo!!! Ancora una volta i piccoli borghesi di Teramo e del teramano devono distruggere una bella cosa e “abbattere” ciò che è stato creato da un teramano solo perché è uno che si eleva al di sopra della mediocrità? Ancora una volta l’invidia cupa e distruttiva deve prevalere su ingegno, fantasia e capacità? Ancora una volta i soliti piccoli parassiti si devono impadronire di qualcosa che qualcuno ha creato sudando le proverbiali sette camice? Mi aspettavo che Marini rispondesse in modo deciso con un “Non se ne parla nemmeno”! Non lo fece, poi a chiudere definitivamente la partita ci pensò il becchino del Partito Socialista Italiano e la frittata fu fatta e servita a Teramo e all’Abruzzo! Se mai si scriverà la storia di Teramo e dell’Abruzzo agli albori del 3° millennio, si dovrà assolutamente ricordare il ruolo avuto dai neo-democristiani teramani equamente distribuiti nel centro-destra e nel Partito Democratico (Cristiano) di para-sinistra. I nomi dei vari compagnucci vari della parrocchietta come Ginoble, Mariani e le molteplici generazioni dei Chiodi e dei Gatti con amici e clientes annessi - nullità di cui non val nemmeno la pena di citare i nomi - dovranno essere ricordati come i rappresentanti autentici di una politica che, nel nome della 2^ Repubblica, prima, secondo il principio del “livite tu ca’ me ce mette jii” - meglio noto come “discontinuità” – è riuscita nella titanica impresa di riportare indietro e di non poco, l’orologio dello sviluppo economico e sociale di Teramo e della sua Provincia. Gente che ha fatto della fuga sistematica dal confronto il proprio modus operandi, gente che è rappresenta in modo autentico quella parte di teramani che ha sostituito lo storico motto dei Melatini con il pensiero unico dei piccoli borghesi corrosi dall’invidia “Ma che vo’ fa cussù, dua vo jii cussì?”. Con lo spocchioso e arrogante atteggiamento di chi poco sa e altrettanto poco fa, agiscono sempre convinti che “Se lu po’ fa cussù lu pozze fa’ pure jii”. Nel nome della “discontinuità” e del “rinnovamento” hanno distrutto in modo sistematico, quasi ossessivo, tutto quello che Mazzitti ed altri come lui hanno cercavano faticosamente di costruire, nonostante loro, in questo “Mondo piccolo” piccolo che è Teramo. L’unico loro obbiettivo era, è e resterà solo la loro rielezione. E il consenso a Teramo si fonda sul fare poco o, ancora meglio, sul fare nulla. Così tutti felici e che nessuno osi costringere chi che sia a confrontarsi scoprendo la propria incommensurabile mediocrità! L’unica strategia di questa classe politica post-democristiana è il “controllo” anche se, ormai non resta più nulla da controllare. Il vero messaggio del “Modello strategico per Teramo” di questo bi-partitismo post- democristiano che impera dall’inizio del secolo è: “Parce metu, manent immota fata”. Un messaggio di vecchi - l’anagrafe non conta nulla, sono vecchi già a vent’anni - per una città di vecchi. I giovani migliori, insofferenti a tanta tracotanza insulsa, se ne vanno lontano per costruire il loro futuro di donne e uomini liberi! Il Parco de facto è ormai solo un simulacro? La Cassa di Risparmio e la Banca Popolare sono tutte “assorbite” da altre Banche del Sud e del Nord, l’Università ha una dimensione tale per cui, al di là dei proclami, la chiusura appare come un rischio incombente? Quello che era il miglior Ospedale d’Abruzzo è ormai declassato e il rischio che se ne costruisca un altro più vicino alla costa è sempre più evidente? Prefettura e INPS, seguiranno le sorti della Banca d’Italia, dell’ENEL, di Telecom e chi più ne ha più ne metta? Echissenefreca!? A questi post-democristiani che ci prendono per i fondelli da destra e dalla diversamente-sinistra basta essere rieletti e rieletti e rieletti. Poi, naturalmente, verranno i loro figli e i figli dei loro figli!!!! E il futuro? E i figli degli altri? E chissenefreca!? Speriamo solo che tutto questo finisca al più presto perché questo non può, non deve essere l’unico possibile “modello”, Speriamo che, finalmente, ci sia chi a Teramo ha voglia di scommettere su un futuro diverso. Anche a Teramo deve essere possibile cambiare questo destino cinico e baro e costruire un futuro migliore? Un sogno? Sognare si può, anzi si deve! Basta che l’ottimismo della volontà sostituisca il cinismo del fatalismo protestatario!
Poi arrivarono Diaconale e Maranella.... Quando di un Ente Parco si legge una relazione (alle prime 3-4 pagine) del genere..... -l'Ente non ha ancora adottato gli strumenti di programmazione del territorio e delle attività previsti dalla legge quadro (Piano per il parco, Regolamento per il parco e Piano pluriennale economico sociale); -i risultati contabili registrano una situazione finanziaria ed economico-patrimoniale che presenta le seguenti criticità: Per chi vuole proseguire nella lettura e leggere "tra le righe".... https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/974374.pdf
Leggo solo ora il commento magnifico del dott. Caporale. Oltre a condividere in pieno quanto da lui esplicato, non posso non pensare a quanto possano vivere male la signora in rosso di cui si parla nel commento ed altri nominati a capo si enti chiaramente inconferibili. Questi personaggi in cerca di autore passano la loro vita nel segno dell'invidia nei confronti di chi, come Walter Mazzitti, ha capacità da vendere. Siete dei nani da circo, servite solo per intrattenere il pubblico pagante e non lo sapete neanche fare. Tuttavia, qualcosa mi dice che questi parassiti avranno vita breve...