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La Banca Popolare di Bari tra gli Istituti meno solidi...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

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Una questione tecnica e uno studio attento e rigoroso.Semplicemnete condividiamo un articolo del Corriere Economia e dal sito Qui Finanza.
Si legge
 In tempi di tassi negativi, rischio bail in ed economie tutt’altro che in ripresa, il periodo è particolarmente delicato per le banche e per i correntisti che ad esse affidano i propri risparmi. E visti gli ultimi episodi di istituti collassati sotto il peso di troppi crediti inesigibili, è fondamentale avere le necessarie informazioni sulla solidità dell’istituto bancario di riferimento.

Solidità che è certificata dall’indicatore Cet1 (Common equity tier 1), indicatore che rapporta il patrimonio netto della banca (capitale sociale più riserve) ai rischi assunti, ovvero si misura il totale delle attività poderate per il rischio. Le norme europee prevedono come ‘pavimento minimo’ per le banche un Cet1 Ratio dell’8% (ma può venire alzato dalla Bce, che fissa l’obiettivo banca per banca), che equivale a dire che una banca può effettuare investimenti (finanziamenti, prestiti, mutui,investimenti su titoli ecc) ponderati per il rischio superiori a 12,5 volte il capitale proprio. Più questo indicatore è elevato, maggiore dovrebbe essere la solidità dell’istituto, ovvero lacapacità di affrontare eventuali scenari negativi. In generale un livello sotto il 9% non è considerato sufficiente, e sotto l’8% è assolutamente a rischio.
ediamo dunque, grazie ai dati sulle trimestrali 2016 elaborati dell’Università Bocconi di Milano perCorriere Economia, due tabelle fondamentali: la prima è la classifica sulla ‘solidità’ delle banche italiane basata appunto sul Cet1 di ogni istituto, la seconda riguarda la redditività, ovvero il rapporto fra margine d’intermediazione e totale attivo (dati 2015). Non mancano dati contrastanti: ad esempio Deutsche Bank è nettamente prima per redditività, ma penultima in temini di solidità"....


A voi le tabelle...fate i vostri conti.
Questa volta.


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Commenti

perché mai le due tabelle non sono ordinate per lo stesso criterio ? forse per indurre a erronee deduzioni ? come può aver senso un confronto così limitato come questo, con banche di tipologie così diverse tra loro ? ma davvero il sig. Falconi crede di aver fornito un utile contributo alla "gente" sì da poter valutare opportunamente la propria banca o altre banche ? temo che anche questo ennesimo tentativo dell' informazione di fare "fare informazione" si trasformi solo in inutile e pericoloso gossip. buona fortuna a tutti (anche questa da sempre scarsa)
L'art.10 comma 1 del TUBC definisce attività bancaria "La raccolta di risparmio tra il pubblico E l'esercizio del credito". E già vedere al primo posto della classifica di banche solide, una banca che a tutti gli effetti NON esercita l'attività bancaria (ma è semplicemente una commerciale che intermedia prodotti finanziari altrui, senza rischiare un centesimo proprio) la dice lunga sulla affidabilità di queste classifiche. Se poi con un piccolo sforzo di memoria si torna indietro di qualche anno, qualcuno ricorderà come, tanto per fare un esempio a caso, la cassa di risparmio teramana svettasse nelle classifiche di solidità, redditività e produttività delle banche dell'intero stivale... sappiamo poi come andò a finire...una specie di Lehman Brothers "de noantri".... Vedere poi tra le banche redditizie una Deutsche Bank, la cui esposizione ai derivati la espone a perdite potenziali quantificabili nell'ordine di decine di multipli del PIL dell'intera UE, allora proprio viene da ridere (riso amaro s'intenda) nel realizzare l'acume finanziario di cotanta scienza finanziaria che ha spremuto le meningi nello stilare codeste classifiche. I bocconiani, prima di mettere mano a calcolatrici e bilanci, spolverassero dalle loro librerie qualche libro di storia o ancor meglio di filosofia, presupposto propedeutico fondamentale per la comprensione di qualsiasi realtà, persino la più banale. Infine, ad ogni modo, tali classifiche elencano le prime 20 banche di una realtà, quella italiana, che conta qualche centinaio di banche.... fosse vero, ma essere tra le prime venti, non sarebbe neanche così male, o no?