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Teramo: I Nas chiudono un negozio di ortofrutta

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La denuncia, sarebbe partita e protocollata da un consigliere comunale di Teramo.
L'ispezione condotta dai Nas di Pescara è stata coadiuvata dall'asl di Teramo.
La segnalazione è risultata fondata e l'esercizio di ortofrutta, gestito a Teramo da un nordafricano, è stato chiuso per le scarse condizioni igieniche sanitarie.
Identiche tipologie di violazioni sono state riscontrate nel deposito.
Il proprietario per riottenere la licenza dovrà ottemperare ad alcune prescrizioni di legge.
Nel frattempo i Nas e l'Asl di Teramo continueranno i controlli mirati sul territorio comunale a tutela della salute pubblica.
 

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Commenti

Sarebbe il caso che le condizioni igieniche di tutti i negozi o depositi di ortofrutta gestiti dai nordafricani,venissero controllati dai NAS non solo quest'ultimo,per altro operazione condivisa e lodevole a garanzia della nostra salute. Carlo
Farei un giretto anche a viale crucioli.....
si pero' dovete dire quali sono i negozi in questi casi così una persona non ci mette piu' piede !!!!!!!!!!
Nonostante tutto il pellegrinaggio di clienti è ancora continuo. Tutti che si affacciano alla saracinesca e vorrebbero farla rialzare e si allontanano con aria sconcertata. Le condizioni igieniche erano evidenti, ma c'era sempre il pienone. E' anche colpa di chi chiude gli occhi e addirittura arriva a mangiare l'uva o le mele direttamente sul posto...dalla cassa...
Ma che ve lo devono dire i Nas se un negozio è sporco?? Ci entrate, guardate il negozio invece di guardare il telefonino, e se non vi piace uscite e cambiate negozio... è facile... non ci vuole tanto...
Che vi aspettate , chiamano negozi perché sono in Italia altrimenti da loro sono solo banchi da mercato. Agli italiani fanno multe se non specificano la provenienza a loro boh!
Fausto,lei ha perfettamente ragione,nessun controllo sulla provenienza e la tracciabilita' dei prodotti,l'Italia è un paese strano. Dove chi è' in regola al 80/90% ha sempre continui controlli,e questo è' giustissimo, chi invece ,come questi nordafricani,per i quali per altro ,non ho nessuna remora anzi,ne apprezzo la loro grande volontà" di lavorare,i controlli sono abbastanza rari e molto blandi.Tutto questo non è giusto,non si possono applicare due pesi e due misure. Carlo
Ma ne vogliamo parlare dell'approprio del suolo pubblico che a via crucioli ha invaso persino anche le vetrine dei negozi di fianco? Io non capisco perché ciò non viene denunciato dagli altri esercenti, impassibili davanti a questo scempio. Ma il comune controlla tutto questo? Dove sono i vigili? Spesso vanno a contestare una scritta o un'insegna di una vetrina piu grande di 30 centimetri, mentre, qui non ci passano nemmeno. Inoltre vengono regolarmente coperte le bocche di lupo del palazzo che sono per il ricircolo d'aria dei garage sottostanti. Ma i vigili del fuoco non vanno a fare i controlli? O dobbiamo sempre aspettare che succeda qualcosa!!!
Queste ispezioni dovrebbero essere fatte anche a Teramo presso due negozi ortofrutticoli i cui proprietari espongono i loro prodotti anche fuori del loro esercizio. Uno di questi è situato di fronte ad un parcheggio di fronte alla vecchia sede dell'Università, restando aperto tutta la settimana, con orari allargati a dismisura, causando una notevole mole di traffico presso Viale Crucioli con tutti i problemi annessi. L'altro, lungo Viale Crispi, vicino al Bar Paradiso, con gli stessi problemi.
La concorrenza portata all'estremo, grazie ad uno stato assente, ha ucciso la qualita' e agli italiani interessa solo risparmiare. Nient'altro.