Spett.le redazione
vi scrivo per denunciare la completa inefficienza del sistema "Pubblica Amministrazione".
Nel Novembre del 2011 ho ricevuto una sanzione per una violazione del codice della strada (sosta vietata) che a mio avviso non era leggittima; decido cosi di inoltrare ricorso secondo legge alla Prefettura di Teramo la quale mi da torto e mi ratifica la sanzione che pago nei modi e nei termini previsti dalla legge. Fin qui tutto regolare.
Ad Agosto di quest'anno tornando dalle ferie trovo nella cassetta della posta una notifica di Equitalia che su mandato della stessa Prefettura mi invitava a pagare la sanzione con tutte le morositè e spese di notifiche del caso, salvo qualora avessi già pagato, presentare il documento di pagamento in Prefettura.
Dal momento che io la "multa" l'avevo pagata ed essendo nuovo a queste vicende mi documento sull'orario di ricevimento al pubblico dell'ufficio; questi risulta essere aperto al pubblico per 1 ora al giorno quattro giorni a settimana.
Già apprendere che un ufficio come la prefettura che dovrebbe offrire dei servizi ai cittadini sia fruibile dagli stessi solo un ora al giorno dal lunedì al giovedì mi aveva lasciato di stucco, anche se il colmo è stato raggiunto oggi pomeriggio.
Dal momento che sul sito istituzionale l'ufficio il giovedì risultava aperto dalle ore 15:00 alle ore 16:00 alle 15 mi sono recato in Prefettura
Ho chiesto del funzionario indicatomi sulla notifica e la risposta è stata "oggi non è venuto a lavoro. Deve ritornare".
A quel punto ho chiesto maggiori spiegazioni poichè trovo impossibile che un cittadino per far notificare qualcosa che ha gia pagato debba recarsi in un ufficio nei tempi che LORO ci indicano e sentirsi dire molto tranquillamente RITORNI.
Sono un ragazzo di 30 anni che crede nelle istituzioni e che ritiene che non tutto sia da buttare. Tuttavia ritengo che bisogna denunciare i disservizi poichè è assurdo che per produrre un documento bisogna perdere una giornata di lavoro sperando di riuscire nell'impresa.
Non bisogna lamentarsi senza farsi sentire; se vogliamo che le cose cambino dobbiamo esserne convinti in prima persona e non pensare che tanto non serve, tanto non cambia nulla, tanto le cose andranno sempre così.
A quel punto non vale la pena nemmeno lamentarsi.
Per lo stesso motivo e perchè sono fermamente convinto che le cose possano cambiare domani chiederò un appuntamento al Prefetto per esporgli la vicenda, magari seppur di poco qualcosa cambierà.
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