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Abruzzo. Cari politici andate a visitare gli ospedali come cittadini...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Siate gli ultimi.
Lo stesso invito che feci, a suo tempo, al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.

Lo stesso invito che rivolgo a tutti i consiglieri regionali e al Governatore Luciano D'Alfonso.
Adottate un ospedale.
Sedetevi nelle sale d'attesa e parlate con i famigliari in visita, con i pazienti, con i medici e gli infermieri sotto organico.
Scoprirete un mondo diverso, una realtà opposta ai numeri della riforma sanitaria.
Pazienti oncologici sballottati in altri reparti senza la minima decenza e il rispetto di pazienti diversi da altre patologie.
Pazienti oncologici privati del supporto psicologico e con i famigliari che devono sottostare al regolamento del nuovo reparto.
Il cancro non è un'affezione polmonare o la frattura di un osso, per esempio.
Consiglio, un giro a Medicina generale o in tutti i piani dell'Ospedale Mazzini, San Liberatore di Atri, Maria SS dello Splendore di Giulianova.
Tutti gli altri ospedali d'Abruzzo. 
Fate alcune domande.
Potreste ricevere qualche risposta vera e maturare un'altra coscienza.
Non è difficile.

Maria che direbbe al Governatore D'Alfonso?
" Cari consiglieri perchè i medici chattano quando ci visitano? Cari consiglieri perchè ci trattano senza rispetto e ci fanno sentire un peso? Marta.
Perchè, siamo solo noi a essere decenti nei nostri pigiami e loro si presentano con camici sbottonati e l'aria di chi correbbe stare al mare?".
Roberto
"
Perchè mi hanno rinviata l'operazione tre volte e senza nessuna motivazione?
Marco.
Perchè non ho nessuno al mondo e non sono nessuno, sono costretto a subire senza poter vedere rispettare i miei diritti?
Giovanna.
Perchè parlate di mobilità passiva e poi leggiamo che vi fate curare fuori Regione?
Floriana. 
"Caro Presidente , oggi ho accompagnato una mia amica a San Benedetto per acquistare una parrucca, perché la mia amica si sottopone a cure di chemioterapia ed il farmaco le sta causando l'alopecia.
Nella regione Marche signor presidente è previsto un rimborso fisso di 196 euro per le motivazioni di tali acquisti, in Abruzzo non è previsto nulla, zero,NIENTE. Signor presidente, perché avete penalizzato la categoria dei malati che non hanno nemmeno più diritto alla esenzione totale dei medicinali?
Signor presidente Luciano D'Alfonso perché tu e la tua giunta regionale ha deciso di penalizzare la categoria più debole al mondo?

Eppure cara politica le aspettative erano diverse.
Scriveva l'assessore Marinella Sclocco.
Interventi sociali a favore delle donne con patologie oncologiche.
Art. 1 (Contributi alle donne sottoposte ad interventi sanitari correlati a patologie oncologiche) 1. Le donne residenti nei Comuni della Regione Abruzzo, sottoposte ad interventi sanitari correlati a patologie oncologiche, possono richiedere contributi per: a) acquisto di parrucche tricologiche per le donne colpite da alopecia; b) reggiseno postoperatorio per le donne sottoposte ad intervento di mastectomia".


Che fine ha fatto questa proposta di legge?
Che fine ha fatto la coscienza sociale?
Che fine ha fatto l'umanizzazione sanitaria?
Che fine ha fatto la rete oncologica?
Andate negli ospedali.
Andate nei luoghi di sofferenza.
Parlate con la gente.
Si chiama Politica, non fa paura.

Pietas.

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Commenti

Passano da dietro ed in 5 minuti fanno quello che devono fare senza pagare e senza file... Vergognatevi
Visitare gli ammalati: la prima comunione è lontana ma la dottrina è quella e il dovere morale senza dottrina dovrebbe funzionare. Ma non obbliga a quanto pare, mai visto un politico in corsia e mai visto un politico in sala d’attesa aspettando l’ora della visita. E giacché ci sono, mai visto, caro Giancarlo, un politico fare la fila al CUP con l’impegnativa del medico e mai avuta l’opportunità di assistere allo sconcerto della visita tra un anno. Mai visto un politico in attesa in un ambulatorio medico seduto ad aspettare con le carte in mano. Mai visto un politico così. Poi penso che i politici hanno una salute di ferro o come tutti o quasi tutti il santo in paradiso.
Già... la storia si ripete inesorabile... e quando la politica non mette più il paziente al centro del sistema... quando far quadrare i conti é più importante del benessere fisico del cittadino... quando la gestione del territorio diventa campanilismo elettorale... quando la grave disabilità viene confusa con 'grave fastidio sociale'... quando l'amministrare la sanità dipende soprattuto dalle strategie politiche del momento... quando si legifera ed interviene per gli altri, ma si conservano ed incrementano i propri privilegi... quando l'accesso alle migliori cure e trattamenti é condizionato dalla propria capacità economica... allora la politica non è più politica, ma mero esercizio del potere... Mi ripeto: "Chi non impara dalle lezioni della storia, é condannato a ripeterne gli errori!" (cit.)
Verissimo e' vergognoso assistere ai privilegi di chi conosce e trova tutte le strade aperte: Il meglio ed in brevissimo tempo. BASTA FARE UN GIRO DI TELEFONATE E neppure tanto lungo. E poi se ne vantano pure. Mentre per i comuni mortali le liste d'attesa sono di mesi...di anni. Vergogna.
Ma di che cosa parliamo non abbiamo neanche la PET, caro Fagnano abbi il coraggio e non aspettare che qualche politico ti "porti" lascia un segno del tuo passaggio, altrimenti sarai ricordato come un D.G. senza .......... Fagnano credi in te stesso e vai avanti senza remore. Vogliamo la PET a Teramo.
essere ricoverati un un reparto di medicina insieme a d altri tre pazienti di cui uno terminale con 40 gradi ,questo dovrebbero provare i politici della nostra regione !!.Alle nostre rimostranze verso i medici del reparto l'unica risposta è quella della mancanza di fondi,pero nei loro stanzini l'aria condizionata era presente,certo che il paziente viene dopo le maestranze....poveri noi!!