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Difendiamo Casa Urbani dal Museo del Gatto!

di Walter Mazzitti
6 minuti

Caro Sindaco, sono indignato.

Noncurante del disagio che stiamo vivendo in una città ridotta ad una brutta periferia che vive nell’isolamento e nel degrado più totale, lei osa gioire affermando che Teramo conquisterà un primato nazionale nella istituzione del “Museo del Gatto “, unico caso in Italia! Ma non le dice nulla il fatto che in Italia a farlo prima di lei non ci abbia pensato nessuno?
E più che evidente.
Perché l’idea è semplicemente demenziale.
Non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei sentito obbligato a reagire ad un’ iniziativa di così modesto valore.
Si tratta infatti di un tema che a fronte delle serie criticità che attanaglia la vita dei cittadini in una città in totale decadimento, non dovrebbe neanche lontanamente entrare nel dibattito.
Con tristezza e con un senso di autentico smarrimento, non riesco ad accettare l’idea che una città con duemila anni di storia alle spalle possa pensare di trovare visibilità nel Paese attraverso un museo dedicato al gatto!
Di musei del gatto dicono che ne esistono alcuni in Olanda ed in Indonesia!
Stiamo toccando il fondo.
Questo è il segno della più profonda decadenza della nostra città.
Come si fa a definire museo un miscuglio di souvenir, stampe, francobolli, e riproduzioni in ferro o peluche, raccolti durante viaggi di piacere da una persona che amava i felini?
Caro sindaco, che quello che lei e il suo “partner scientifico” ( Istituto Zooprofilattico) vorreste realizzare, è una banale raccolta, ovvero un deposito di souvenir di un appassionato raccoglitore, altro che Museo.
Il Museo è ben altra cosa.
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, solo per farle un esempio, ha istituito diversi musei dedicati ad animali, al lupo, al cervo, al camoscio. Questi musei raccontano e descrivono, su basi scientifiche e didattiche, la natura e le caratteristiche, la vita e il rapporto dell’animale con il contesto territoriale e con l’uomo.
Le è chiaro Sindaco?
                                                                                                                                                                                                                  La questione è di una tale demenzialità che non merita ulteriore attenzione.Ma la preoccupazione che l’ amministrazione comunale di una città capoluogo di provincia, di questa realizzazione possa farne un vanto per la città, è molto seria.Ma purtroppo c’è un fattore ben più importante che mi spinge a preannunciarle la mia più convinta opposizione all’idea che lei e la sua amministrazione abbiate deciso di collocare il “ museo del gatto ” ( haimè) all’interno di Casa Urbani, uno dei più significativi monumenti storici della città di Teramo.
Questo sarebbe un autentico sfregio, un’offesa alla storia e alla cultura.
Lei sindaco non ricorderà, perché allora pensava a ben altro, che alcuni decenni fa, tanti di noi, amanti della nostra città, hanno lottato per recuperare i nobili resti di quella abitazione storica che versava in gravissime condizioni.
L’amica e compianta Fulvia Celommi, primo presidente di Italia Nostra ( nella foto ), donna di grande cultura e strenuo difensore della storia della città, organizzò negli anno ’80 il primo sit-in dinanzi ai resti medioevali di Casa Urbani invocandone il recupero.
Dopo quasi mezzo secolo di manifestazioni e proteste l’edificio è stato restaurato con risorse finanziarie pubbliche e nel tempo ha ospitato il FAI e l’Istituto musicale Braga.
Il solo pensiero che dopo duemila anni quell’immobile, oggi tornato a vivere e restituito alla collettività, quale raro testimone della nostra storia, possa essere destinato ad ospitare una collezione di souvenir sul gatto, mi fa accapponare la pelle.

Signor Sindaco, la prego
, provi a non chiamare museo ciò che museo non può essere e ove voglia perseguire il suo obiettivo, si dia da fare per individuare una sede corrispondente al valore e all’interesse di una mera collezione di souvenir in altro luogo (in una scuola o altro edificio comunale o presso l’IZS ) ma che non sia Casa Urbani. Accolga questo caloroso invito. Non facciamo altro male a questa nostra città già oltremodo ferita. Caro Sindaco, un museo del gatto non fa per noi. Abbiamo bisogno di ben altro! Rivolgo un caloroso appello a tutti coloro che amano la città di Teramo di far sentire la propria voce per scongiurare il pericolo che Casa Urbani possa divenire un banale contenitore di un’ esposizione di souvenir.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Difendiamo casa Urbani!  










































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Commenti

Accolgo l'appello e il "dolore" in questo articolo è lo stesso che provo anche io! Tanto impegno e tanto spreco per nulla quando a Teramo abbiamo bisogno di molto, di tanto, di altro ma non di gatto!
Avvocato Mazzitti la ringrazio per questo suo intervento. Noi cittadini dobbiamo riconquistare la nostra città altrimenti moriremo con essa. Proviamo a chiedere a D'Amico se il gatto può iscriversi al DAMS. Tutto un decadimento. Mazzitti Sindaco.
Concordo ogni pensiero ed ogni parola del Signore Mazzitti,hanno tolto casa urbani alla musica per consegnarla a un deposito di figurine e oggetti vari. La CULTURA URLA IL SUO DOLORE.
Se fosse solo una mostra temporanea sarebbe anche tollerabile, ma come una cosa permanente no di certo. Vogliamo anche un orto botanico in questa città e un museo di scienze naturali!
Ricordo ancora le belle parole della Prof.ssa Fulvia Celommi, quando, appena ventenne, in quel lontano 7 novembre 1998 parlai in municipio del nostro Castello Della Monica. Era presente in sala anche lei, che alla fine prese la parola e mi ringraziò, quasi commossa, dicendo che «in questa Città purtroppo si è perso il gusto del bello». E aveva ragione, straordinariamente ragione. Non dimenticherò mai le sue parole. Siamo abituati al brutto, al banale, all'utile. E tutto ciò che va oltre questo è percepito come superfluo. Il Museo del Gatto è una stupidità colossale: l'ho detto e lo ripeto da mesi. 100.000 euro di denaro pubblico regionale, poi dimezzati, per allestire un'esposizione sostanzialmente inutile a livello culturale e come ritorno economico collettivo. Un'offesa per la Storia di questa Città e per tutti coloro che da decenni si spendono per recuperare una parte del patrimonio teramano, materiale e immateriale, e che troppo spesso sentono ripetere la solita, stanca litania del «non ci sono i soldi». Quando la gestione della cosa pubblica, soprattutto in materia di beni culturali, è da troppo tempo in mano a incompetenti, ignoranti, omini piccoli piccoli... le conseguenze sono e saranno solo queste. Un corso ottocentesco sistemato con materiali hi-tech, pavimenti multicolor, led a terra e acciaio corten. Un Castello trasformato in museo della scemenza, con capre e galline nel giardino, albergo per «creativi», graffitari e «videoartisti» al terzo livello e due misere stanzette al piano terra dedicate a Gennaro Della Monica. Un Museo del Gatto la cui semplice pronuncia offende la Città, la sua Storia e chi l'ha sempre animata. Benvenuti a Teramo.
Ovviamente non posso non concordare con l'avv. Walter Mazzitti.
Almeno non chiamiamolo museo... alcune proposte che ritengo più consone: - Paccottaglia monosoggetto - Musetto del Gatto Tenerello e Coccolone - Tantigatti Pochiratti Viaggio nel Non Sense - Questo Non È un Museo - B.E.S.T.I.A. - Banalizziamo Edificio Storico Teramo Insegna Ancora - Nederland and Indonesian Flavour
Come si fa a non essere d'accordo su tutto quanto ha scritto l'amico Walter? E' una decisione che non ha alcun fondamento culturale e che è lo specchio di quanto è stato fatto in questi anni da questa amministrazione. Ma forse mi sbaglio...Qualcosa è stato fatto: vedi le rotonde,le varie statue spostate da un posto all'altro,l'inaugurazione di una variante nata vecchia e c on la sfilata al seguito delle macchine,lavori appaltati,iniziati e mai completati ,il castello della Monica e l'anfiteatro romano che seguitano a vivere di promesse e date mai rispettate ecc.Per non parlare poi del degrado della città e della conseguente perdita continua delle attività commerciali. Ma ora,finalmente siamo SALVI! Il nostro sindaco ha trovato il modo di far confluire sulla nostra città un enorme flusso turistico che ridarà vita e splendore ad un capoluogo in agonia..... Ecco il MUSEO DEL GATTO....Ma può darsi che questa amministrazione - anche per caso - non ne ha mai indovinata una?
Da troppo tempo la nostra bella città è stata stuprata dai nostri incapaci amministratori, i quali non hanno fatto altro che deturpare (non valorizzare) i bei monumenti e le memorie storiche. Per favore, lasciate perdere Casa Urbani con quella "cagata" chiamata museo del gatto.
Potrei sbagliarmi ma mi sembra che il finanziamento con fondi europei PAR FSC (!!!) relativi al Museo del Gatto sia legato a quello del Polo culturale "Parco della scienza". Mi chiedo se la richiesta di tale finanziamento (nonché la sua assegnazione e mantenimento) prevedeva sin dall'origine l'ubicazione del Museo all'interno di Casa Urbani oppure si tratta di una variazione in corso di progettazione. Nel secondo caso tale modifica è possibile? Di sicuro il R.U.P. Dott.ssa Scaramazza saprà dare le giuste informazioni in merito.
Santo subito... sindaco mai....
Meglio il Museo del gatto che il FAI....
Finalmente una persona capace di manifestare con forza un pensiero che mi auguro sia comune a tanti altri cittadini . Penso anche Avvocato che la sua rabbia e la sua indignazione siano dettate da una sincera "tutela amorosa" verso questa città. In realtà nulla ci impedisce di avere un "Museo del Gatto" al pari di poche città europee, ma sicuramente non in quella sede così prestigiosa.
Ora che non ha più nessun servitore alla Corte del modello Teramo che voglia immolarsi contro il dominio felino alla cultura al museo cosa fa re Brucchi?? Non può lasciare un intero settore formalmente senza titolare.. anche se miagola forte... anziché portare un assessore introvabile.. porta così il personale della Cultura . .. vicino a qualcun'altro che possa governarli al posto suo.. uno due tre Banca!!! Uffici trasferiti in via della Banca.... è la fine... fino a ieri è già da tanto quei locali erano pericolosi.... e l'urp e il museo? ... mha... forse il dato ci sta dando una mano a mettere alla porta qualcuno.....
Scusate ma se è vero che il Palazzo Savino del museo è pericoloso... il museo è chiuso... assessore non c'è... nessuna mostra... a che caxxo di titolo stiamo pagando la cooperativa Reis???? Se il bando ora non è attuabile allora che facciamo lì proroghiamo a vita e per non fare nulla li paghiamo???? Sindaco ti tieni tu la delega??? Rispondi tu ....
...ma nel museo del gatto sarà presente un'ala dedicata alla mitica Maria la gattara??
Complimenti per la tempestività! Il "museo del gatto" e' gia' stato deliberato ed esecutivo...fervono già i lavori. Benvenga!! Anzicche' lasciare Casa Urbani in balia di escrementi canini ed umani, dopo averlo sottratto al Braga. Lunga vita ai...Gatti!!
...ciao, lo so sono monotematico, come Bubba in Forrest Gamb....ma Santo Dio perché non abbiamo nemmeno una sede, eppure ne siamo veramente tanti, forse politicamente interessanti ma lontani dai politici...parlo dei fungaioli...parlo della nostra malandata Associazione Micologica AMENA che comunque cerca di fare informazione nel mondo della Micologia,....il nostro lavoro utile alla collettività, capace di far risparmiare soldi al bilancio della Sanità....immaginate il costo di un trapianto di fegato.....ma avete visto l'unico museo in Italia del Fungo?...ad Acri (CS), Cittadella della Micologia...da noi solo in Provincia ci sono 8000 tesserati, sarebbe una cosa interessantissima......ma forse il Museo del Gatto lo sarà ancora di più sicuramente.....sarà molto visitato, almeno dai cinesi. ciao bruno https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10207492098405028&set=pcb.10207…
MUSEO DEL GATTO? perché no! D'altronde i gatti, nemici dei ratti, nelle nostre contrade sono amati e rispettati da oltre 10.000 cittadini. Per compiace il detrattore dei museali felini si potrebbe istituire, accanto, il museo delle MAZZE , delle MAZZETTE e loro derivati. honi soit qui mal y pense
Adesso gli facciamo pure il museo a " Gatti"complimenti sindaco si proprio nu'
Gà ragione Antonietta ed aggiungo che ora forse La Reis dovrà trovarsi un'altra sede sua a Teramo ... visto che fino ad oggi ha fatto da padrona con tutto il suo personale all' interno del museo .... telefonate comprese... attrezzature e pc.... basta paga l'affitto come tutti... fuori.... Sindaco che fai trasferisci pure loro in via della Banca???? Portale a casa tua.. che non è il comune...
Sindaco si tiene il trono e la delega alla cultura?? Rispondi: post sisma come sta il Castello della Monica?? O reperti al museo??? Sant'Anna?? Ponte messato??? Ecc... stop Alternanza scuola lavoro presso i siti museo civici e siti ... per sicurezza ... stop visite bimbi scuola... ma allora che fa??? I vari bandi per proroghe.... si tiene la seggiola... ma che fa??? Ha fatto ordinanza per decidere qualcosa o per ora come sempre si amenta che ha troppo da fare per pensare ad altro??? Arvatten a la cas... e purt pur la Reis ... altro che 10000,00 euro al mese... per far che?? Già non aprivano prima o siti.. figurati adesso... dignità gente.
Sindaco visto che non rispondi ti diciamo noi.. anziché per la cooperativa a 360000,00 euro investirli pari pari per le indagini e certificazioni di agibilità post terremoto visto che non provengono da un bando europeo destinato solo a quello e non ad altro... anzi.. sono soldi dei teramani e tolti dal nostro bilancio. E dicumentaci in trasparenza che cosa sta facendo e dove e come e quando la Reis si sta incassando i nostri 10000.00 euro ogni mese. Basta proroga.. pagaci gli aiuti ai terremotati.
SINDACO il Nostro Castello crollaaaaaaa
Mari' ma pur durand lu terremot pinz alla reis???? L invidia t s sta a magna'!