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Atri. L'Ospedale San Liberatore si declassa per Tutti...

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Purtroppo sì è avverato tutto quello che abbiamo sempre gridato nelle manifestazioni da noi organizzate. 

Non solo chiusura del punto nascita ma anche il conseguente e facilmente intuibile declassamento del reparto di pediatria.
Ora si torna a parlare nuovamente di mobilitazione, ma forse ci si dimentica che ad Atri ci sono state già due mobilitazioni organizzate dal nostro comitato unitamente al comitato difesa ospedale (alle quali hanno partecipato anche i sindaci ed esponenti politici locali, dei comuni limitrofi e regionali) ed i due comitati hanno anche raccolto 16000 firme di cittadini dell'Area Vasta che sono rimaste senza alcun riscontro.
Da anni solo penalizzazioni del nostro nosocomio e declassamenti e le uniche voci, che si sono sollevate sempre contro queste politiche senza colori accomunate dall'obiettivo di ridimensionare il nostro ospedale, sono quelle dei comitati civici.
Il sindaco si è svestito della veste politica aderendo al comitato e così ci aspettiamo che facciano anche tanti altri che rivestono un ruolo politico, ma che devono ricordarsi di essere principalmente sempre cittadini come noi penalizzati da questi tagli.
Questa è una battaglia dei cittadini e che deve rimanere tale per essere credibile e soprattutto efficace, perché la politica regionale, negli ultimi anni, sulla sanità ci ha solo colpito smembrando l'ospedale.
Agli attuali politici regionali di maggioranza ricordiamo che stiamo aspettando, da mesi ormai, ancora l'incontro pubblico previsto ed annunciato ad Atri per presentare il piano di rilancio del San Liberatore.
Non vi state limitando a distruggere l'ospedale ma ancor più gravemente state prendendo in giro i cittadini con ripetuti annunci che non hanno alcun riscontro concreto.
VERGOGNATEVI, CI RICORDEREMO TUTTO!

Il San Liberatore non si tocca

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Commenti

Io e la mia famiglia abbiamo sempre preferito da Teramo recarci ad Atri. UNA ECCELLENZA. La mancanza di veri e competenti politici atriani ha portato a tutto questo. Fuori le palle altrimenti il San Liberatore finirà nella "monnezza".
politici, dirigenti incapaci , raccomandati , pagati per distruggere . chiudere, declassare, ridurre, senza mai fare una verifica sul loro operato , senza mai fare un bilancio sulle decisioni prese per dimostrare la giustezza delle loro decisioni sindacati inermi e/o complici di queste decisioni cittadini rassegnati perchè non c'è mai una denuncia per interruzione di pubblico esercizio?
X Anonimo: Credo sei un atriano mascherato da teramano. Una eccellenza forse 20 anni fa...ora è un piccolo presidio con pochi servizi, il personale è composto quasi esclusivamente dai raccomandati di zio Rocco e Mattucci e soprattutto non ha strade decenti intorno. Non esiste che un paesino di neanche 10 mila abitanti isolato dal resto del territorio possa avere un ospedale!!! Ospedale unico a Teramo.
@anonimo Suvvia, dai....non hai alcuna credibilità! Definire un'eccellenza l'ospedale di Atri, tra l'altro rispetto a quello di Teramo, è una barzelletta che non fà ridere per nulla.....quello di Teramo avrà i suoi 1000 difetti, non ultimo il fatto che sia una struttura datata (e di questi tempi, con la terra che trema di continuo....), ma quello di Atri, per carità, definirlo Ospedale è già una bestemmia!!
X Gianluca evidentemente lei non ha frequentato l'ospedale di Teramo nè quello di Atri, dico ciò perchè non sa che l'ospedale di Teramo sta scoppiando , non riesce già ora a garantire la buona sanità , basta vedere che per prendere l'ascensore si aspettano ore .... o vedere di rifiutarsi un ricovero per mancanza di posti letto o ancora aspettare molto tempo per operarsi e ancora la mobilità passiva verso le Marche; per quanto riguarda l'ospedale di Atri vi è da dire che da quando siamo passati sotto la ASL di Teramo ci hanno volutamente e caparbiamente rovinato e anche se confermo quello che dice lei sui raccomandati di Rocco , Emilio e se vogliamo anche Remo , ma nonostante ciò il personale è stato sempre all'altezza di dare una buona sanità. Non bisogna chiudere gli ospedali , bisogna saperli fare funzionare e bene , diversificare i servizi offerti secondo me l'incapacità di farli funzionare porta alla chiusura e per questo non abbiamo bisogno di pagare lautamente i manager tutti sono capaci.
Non ho mai dato del "testa di cazzo" a nessuno, almeno su questo blog e non lo faccio neppure adesso. Sono stato operato ad Atri diverse volte, dopo le cazzate subite a Teramo, la mia signora lo stesso. Ripeto: L'ospedale di Atri era una ECCELLENZA, chi l'ha ridotto così? Perchè? Rocco, Emilio e Remo, lontanissimi dal mio mondo politico, eppure facevano gli interessi del loro territorio e non solo. Adesso chi abbiamo? Fate i paragoni, sono curioso di leggerli. Non auguro a nessuno di entrate nell'ospedale di Teramo, almeno per "cose serie".