Che cosa deciderà il Partito Democratico di Teramo sulla ASL Unica?
Passerà la linea del capogruppo regionale, Sandro Mariani e quindi dell'Assessore regionale Dino Pepe e poi a sigillo del segretario ( si fa per dire) provinciale, Gabriele Minosse o di Silvio Paolucci, assessore commissariato alla Sanità?
Si voterà per la difesa del territorio o per l'isolamento di Teramo, della sua provincia, del suo indotto, delle sue aziende, dei suoi appalti?
Al documento di Mariani, da dover presentare in un prossimo coordinamento regionale, sarà contrapposto una linea di opposizione interna dettata dall'assente ma presente, Silvio Paolucci?
Documento contro documento?
Quale sarà valido?
Chi rappresenterà a memoria come in una commedia dell'arte, la parte di Paolucci ?
Chi reciterà con Paolucci nascosto nella buca del suggeritore il documento Dalfonsiano?
Che cosa ha da riscuotere Paolucci a Teramo?
Chi dovrà restituire qualcosa a D'Alfonso?
Ipotesi le nostre, ma non esiste coordinamento senza due correnti; non esiste coordinamento senza una bella talpa che di coscienza cede all'imbarazzo.
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