Dare e avere.
La partita doppia che sta uccidendo Teramo.
Politicanti alla fiera del Sabato del Villaggio.
Il resto una mera questione di coerenza.
Dodo che punterebbe al Ruzzo per i suoi amici di coalizione.
Dodo che avrebbe adottato, in assoluto, la migliore strategia politica.
Nel senso che si naviga a vista,pronto a tirare la corda fino allo stucco.
Un barbatrucco.
Di Lucanardo e Giacomino.
Differenti, per fortuna.
I Dalmati ( cit. Patrizia Lombardi) che impongono Giorgio Di Giovangiacomo.
Gatti che impone a turno i suoi e solo i suoi migliori, spacciandoli per migliori, appunto.
Lo spaccio politico.
Molto rumore per nulla quando alla riunione dell'ottimo Di Stefano, il Gatti regionale avrebbe detto che non vede uomini o donne migliori, disappunto, al cospetto di Francesca Lucantoni e Rudy Di Stefano.
Saranno contenti gli altri membri di Futuro In.
Tutti per uno e uno per se stesso.
Narcisi e civicando beatamente pretendono un assessore o un incarico.
Questione di politica, così almeno viene chiamata senza appello.
Nella peggiore stagione per Teramo Capoluogo con i peggiori rappresentanti di ogni tempo ed epoca.
Morra?
Nulla.
Coerente e pronto a ritirare il simbolo per evitare confusione tra qualche improvviso senso di fame.
Micheli e Sbraccia condividono la forza etica e morale del loro coordinatore.
Nessun tavolo politico con il sindaco Brucchi.
Troppi gomiti.
Questione di educazione.
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