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Ronde a difesa di Teramo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La scena è stata anche imbarazzante.
Un gruppo di ragazzi alticci, vestiti un pò tutti uguali a ricordare i metallari o i paninari degli anni 80, qui erano in versione da rap e sette ultra quarantenni insonni.
Le 11 di sera tra piazza Sant'Anna e piazza Martiri.
Avanti e dietro è il movimento di questa ronda di salutisti.
" Siamo alla quarta sera" ci dice Luca.
" In fondo fa bene camminare e aiuta a dormire meglio, giusto?".
A Paolo gli hanno distrutto un vetro dell'auto nuovo.
A Sandro il motorino.
" Siamo solo armati di telefonini e siamo pronti a fotografare e chiamare le forze dell'ordine", avrà anche ragione Antonio ma una ronda è sempre la sconfitta delle Istituzioni che non riescono a dare attenzione, presenza e prevenzione.
Sarà terminato il tavolo sulla sicurezza?
 

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Non è questione di sconfitta delle Istituzioni bensì è inadeguatezza del sistema finto pubblico in mano agli assunti a vita nel pubblico impiego. In democrazia ogni potere dello Stato va periodicamente restituito al popolo. Il Potere Legislativo è da tempo soggetto a questo fondamento democratico. Il Potere Amministrativo ed il Potere Giudiziario al contrario sono rimasti come ai tempi del fascismo, della monarchia, della tirannide: dati a vita ad una minoranza che così diventa dispotica CASTA ed impedisce una generale partecipazione alla vita economica, politica e sociale del Paese. Bisogna democratizzare ogni pubblico impiego/ruolo/potere, licenziando in tronco gli assunti a vita nel pubblico ed assumendo con mandato temporaneo persone competenti e preparate, professionali ma disposte a tornare semplici cittadini alla fine del mandato. Solo così si costruisce una società democratica, giusta, dove è bello vivere, dove si pensa più a far del bene che a distruggere quello che capita davanti.

Questa è LA SCONFITTA DI TUTTA LA COMUNITA’ TERAMANA.

Ad iniziare dalle Istituzioni, da quel che sembra ASSENTI, per passare al Sindaco, a mio avviso NON SUFFICIENTEMENTE DETERMINATO, e finire ai cittadini, VITTIME DEI PRIMI DUE.

Non me la sento, oggi, di addossare una colpa specifica a questi ultimi, almeno fintanto che non saranno (magari!) individuati i responsabili dei fatti di microcriminalità che stanno accadendo a Teramo e, quindi, accertate le loro provenienza ed età. Di questo, eventualmente, ne riparleremo in seguito.

Ciò sul quale, invece, faccio una riflessione è che adesso, probabilmente, si desteranno dal torpore i professori con la matita rossa e blu, istituzionali e non, a disquisire con linguaggio giuridico e forbito sulla legalità e sulla pericolosità delle ronde, a mettere in guardia chi le svolge dai possibili profili di responsabilità personale. Ciò senza minimamente chiedersi il PERCHE’ si è arrivati a questo primo, COMPRENSIBILE, episodio della specie e senza andare a ricercare le RESPONSABILITA’ MORALI di chi aveva il dovere di agire e non lo ha fatto. O quantomeno lo ha fatto male.

Se ciò dovesse accadere, dico sin d’ora che è troppo facile puntare il dito su chi, esasperato dalla inerzia/inefficienza istituzionale, pone in essere, a propria tutela, iniziative che personalmente non condivido ma che, da quel che leggo, hanno solo il fine di “fotografare e chiamare le forze dell’ordine”. Ad onor del vero chiunque di noi in qualsiasi momento può e, sotto certi aspetti, deve rilevare qualcosa che non ritiene illecito e rappresentarlo alle Forze di Polizia.

Ciò che è grave ed allarmante è che ci si ORGANIZZI per farlo.

Questa è LA SCONFITTA DI TUTTA LA COMUNITA’ TERAMANA.

Basta andare a piazza Sant’Anna. E li che si sfasciano prima di andare a distruggere le auto. Ma tanto ci vuole?

Errata corrige: “...deve rilevare qualcosa che non ritiene lecito...”.